ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] avvicinato alla Commedia F. De Sanctis in reazione all'interpretazione spesso schematica e fredda cui giungeva la critica storico-positivistica: cfr., oltre il cap. La "Commedia" nella Storia della Letter. Ital., ediz. a cura di B. Croce, Bari, 1912 ...
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Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] anche le differenze fra i due tipi di sapere. Pur respingendo la datata e insostenibile concezione illuministica e positivistica "di una marcia trionfale del sapere scientifico attraverso le tenebre e le superstizioni della magia"; pur consapevole ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] ).
Così la vecchia critica retorico-erudita del '700 e, più di cento anni dopo, la storiografia letteraria di derivazione positivistica si chiudevano con un giudizio più o meno recisamente negativo sulla nostra poesia barocca.
Ma più importa a noi ...
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GANDHĀRA, Arte del (v.vol. III, p. 776)
M. Taddei
Si intende oggi con «arte del G.» una produzione artistica, prevalentemente rappresentata da rilievi in pietra o in materiale plastico (argilla, «stucco»), [...] A. K. Coomaraswamy con foga e con argomenti non sempre facili da intendere per gli studiosi occidentali di salda educazione positivistica.
Un punto fermo a favore di Mathurā parve esser raggiunto nel 1949 con il ben noto contributo di Johanna E. van ...
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Evoluzione biologica ed evoluzione culturale
Francesco Ferretti
Secondo una definizione che si impone per la chiarezza intuitiva, l’essere umano è un «animale culturale». Dietro l’immediatezza di questo [...] analizzati nella loro purezza. Ma anche per Émile Durkheim – le cui celebri tesi sono ascrivibili a una visione positivistica delle scienze umane –, i fatti sociali hanno uno statuto autonomo e indipendente rispetto ai fatti biocognitivi e il lavoro ...
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Riccardo Pisillo Mazzeschi
Abstract
Vengono esaminati i profili generali della teoria dei diritti umani nell’ordinamento internazionale e soprattutto l’incidenza notevole che tale teoria ha prodotto [...] che motivazioni di carattere umanitario. Il terzo limite è che la dottrina all’epoca prevalente, di formazione positivistica, continuava ad interpretare tali trattati come formalmente regolanti solo rapporti fra Stati, dai quali non discendevano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Idealismo e non idealismo
Michele Ciliberto
Sulla filosofia italiana dall’inizio del 20° sec. al 1945 pesano tre pregiudizi di cui occorre liberarsi: la contrapposizione frontale tra Ottocento e Novecento, [...] imporla ‒ la tesi di un’opposizione frontale fra 19° e 20° sec. e di una rinascita della filosofia dopo la decadenza positivistica. È stata, anche in questo caso, la storiografia a creare un ‘oggetto’ che non ha corrispondenza sul piano storico, come ...
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Assise di Capua
Aurelio Cernigliaro
Le Assise di Capua costituiscono il primo complesso normativo emanato da Federico II al rientro nel Regno dopo l'assenza per la conquista della corona imperiale e [...] e condizionato dall'ambiguità tipica dei momenti di transizione. Sottraendosi alle 'lusinghe' di una lettura meramente 'positivistica' dell'operato giuridico fridericiano, il contestuale quadro dell'esperienza appare, infatti, ricco e dinamico a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Achille Loria
Stefano Perri
Nell’ultimo ventennio del 19° sec. Achille Loria fu considerato uno dei più autorevoli economisti italiani e raggiunse fama internazionale. La seconda metà dell’Ottocento [...] scientifica va quindi ricondotto alla sua inattualità, al fatto cioè di essere rimasto ancorato a una visione positivistica della scienza sociale in generale e dell’economia in particolare, individuando l’oggetto principale dell’analisi nella ...
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CAGGESE, Romolo
Mario Simonetti
Figlio di Potito e di Amalia Ursomando, nacque ad Ascoli Satriano (Foggia) il 26 giugno del 1881.Alunno fino ai sedici anni del seminario locale, proseguì gli studi classici [...] connessa con l'evidente influsso del pessimismo naturalistico di G. Fortunato, sommatosi per una affinità di matrice positivistica alle convinzioni metodologiche da lui nuovamente ribadite e financo teorizzate in pagine nelle quali è da sottolineare ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.