Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] prose di Giordani, Giuseppe Lisio, ecc.), molti dei quali non tardarono a confluire nella scuola storica positivistica. Infine, all’alveo del classicismo ottocentesco vanno ricondotte le due principali grammatiche italiane di fine Ottocento, quella ...
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Francesco De Sanctis: Opere – Introduzione
Natalino Sapegno
Pur senza entrare nel merito delle riserve, che più volte e fondatamente sono state espresse, circa l’attendibilità nei particolari della [...] , e in particolare del Capuana, durante e contro la fase di incomprensione e di sprezzante oblio dell’età carducciana e positivistica. Esso è alle radici più tardi dell’amorosa e penetrante fatica di ricostruzione filologica del Croce, per cui la ...
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VAGAGGINI, Cipriano (Leonello). – Nacque a Piancastagnaio (Siena)
Maria Paiano
il 3 ottobre 1909 da Giuseppe e da Concetta.
Ebbe tre sorelle (Nella, Loretta e Silia, una delle quali entrò in monastero) [...] verso i suoi detrattori, che l’aveva spinta ad abbandonare la speculazione e a ricercare la prova apologetica storico-positivistica della «tesi» dalle fonti (Scrittura e Tradizione). Nel postconcilio si sarebbe invece configurato un nuovo modello di ...
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TARGIONI TOZZETTI, Adolfo.
Daniele Vergari
– Nacque a Firenze il 13 febbraio 1823 da Giovanni, secondogenito di Ottaviano e fratello di Antonio, e da Elena Ferrati.
Il padre, avvocato e magistrato, [...] ’affermazione – non senza qualche reticenza, come nei confronti del darwinismo – di una nuova concezione della scienza positivistica e materialistica, di cui fu testimone e promotore.
Opere. Rapporto generale della Commissione della R. Accademia dei ...
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PSICOANALISI
Sergio Bordi
(XXVIII, p. 455; App. II, II, p. 627; III, II, p. 516; IV, III, p. 83)
Nelle ultime due decadi la p. è stata ricca di fermenti e di mutamenti così insoliti che per essa si [...] nel dominio generale della conoscenza.
Secondo la prospettiva classica, che risente ancora dell'originaria impostazione positivistica, l'interpretazione è un enunciato sufficiente, compendiante una conoscenza derivata da una popolazione di casi ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] della sua pretesa di sistemare e interpretare ultimamente i risultati di quelle.
Tipico della grande ripresa empiristica e positivistica che si manifesta nella seconda metà dell'Ottocento è quindi il grido Keine Metaphysik mehr! ("Non più metafisica ...
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Etica
Pietro Piovani
di Pietro Piovani
Etica
sommario: 1. Introduzione. 2. Alla ricerca dell'oggettività dei valori. 3. Mobilità, relatività, storicità. 4. Autonomia e ambiguità. 5. Logica del disordine [...] . La sua mente corre alla visione di esperienze vicine e lontane, presenti e remote, che la seconda generazione positivistica ha messo in evidenza grazie a una metodologia più ambiziosa di conoscenze specifiche approfondite che di leggi generali ...
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Gli archivi
Francesca Cavazzana Romanelli
Memorie nazionali, memorie locali
Istituito nel 1874(1) quale organo consultivo del Ministero dell’Interno cui erano state giusto allora attribuite — non senza [...] della città e della regione si sarebbe prolungato a lungo nel tempo, ben oltre l’affievolirsi della stessa cultura positivistica(25).
Ne furono protagonisti, da entro l’ambiente dell’Archivio, figure quali il già rievocato Riccardo Predelli(26 ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] il volto ecclesiastico del centro. A Firenze il risanamento del 1885-1895, condotto secondo una visione «positivistica, ingegneresca e retorica» in cui era portato a dimensione urbanistica lo stile neorinascimentale, produsse allargamenti e ...
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Francesca da Rimini
Antonio Enzo Quaglio
Matilde Luberti
Figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna, F. (o Franceschina) andò sposa, intorno al 1275-1282, a Gianni Ciotto (" zoppo, sciancato [...] morali e strutturali del testo, la F. del Foscolo usciva indenne dalle prime dissezioni aneddotiche della critica erudita e positivistica, tutte, più o meno, dipendenti criticamente dall'impostazione foscoliana, e approdava al saggio di F. De Sanctis ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.