Gino Capponi e la cultura toscana nel secolo decimonono
Cosimo Ceccuti
Genesi del libro
La genesi degli articoli pubblicati fra il 1916 e il 1920 sulla «Critica» e poi raccolti nel volume Gino Capponi [...] Paoli e allo stesso Villari – si poneva su posizioni assai distanti, nel solco di una forte, matura e vitale temperie positivistica: in tal senso, tutti costoro ebbero una grossa rilevanza, non solo sugli studenti ma anche all’esterno, che Gentile ...
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ORIANI, Alfredo
Eugenio Ragni
ORIANI, Alfredo (Mario, Francesco, Pellegrino, Clemente). – Terzogenito di Luigi, avvocato possidente, e di Clementina Bertoni, appartenente a famiglia altoborghese con [...] sull’amico fisiologo Angelo Camillo De Meis – è per la prima volta rappresentato sub specie narrativa il fallimento della cultura positivistica di fronte alle domande ultime dell’uomo, di cui, come s’è visto, Oriani avvertiva da tempo i segni nella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Salvemini
Fulvio Conti
Storico e uomo politico, per tutta la vita concepì questi due ambiti di attività come strettamente correlati. Animato da un profondo senso morale, trasse dalla contemporaneità [...] della mente» (p. 46).
Egli, in sostanza, per affermare la natura scientifica del metodo storiografico criticò l’idea positivistica di una scienza oggettiva e imparziale, immune da qualsiasi influenza esterna, e mise invece in risalto i numerosi punti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Storiografia giuridica
Francesco Di Donato
Medioevo italiano: padre della storia e padrone della storiografia
Due fondamenti essenziali caratterizzano la storiografia giuridica italiana dalla sua fondazione [...] , con la sua celebrazione imperiale dell’italianità quale erede diretta della civiltà romana antica, il metodo aprioristico e positivistico adottato per necessità da Pertile e seguito da altri storici del diritto, tra i quali in primo luogo Francesco ...
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DUSI, Bartolomeo
Achille De Nitto
Nacque a Cologna Veneta (Verona) il 1° giugno 1866, da Michelangelo e Chiara Dal Ge'. Frequentò le scuole elementari e le prime classi delle tecniche inferiori nel [...] . 745 ss. (ove, tornando con diversa padronanza sopra argomenti cosi discussi, affermava, con toni di stretta osservanza positivistica, l'efficacia della regola interpretativa di cui all'art. 3 delle preleggi - ricorso ai principi generali di diritto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Santi Romano
Maurizio Fioravanti
Uno dei massimi giuristi del Novecento. Giuspubblicista, coltivò parimenti i campi del diritto costituzionale e del diritto amministrativo, fornendo contributi decisivi, [...] nuova esperienza dell’Assemblea costituente, Romano è dunque integralmente giurista della tradizione, figlio di quella cultura positivistica e statualistica che era stata dominante anche in Italia tra Otto e Novecento. Di quella tradizione Romano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà dell’Ottocento la letteratura analizza la realtà, denunciando le [...] si annida dietro i fasti della nuova società industriale, promuovendo così l’inevitabile riforma sociale. E proprio la fiducia positivistica nella scienza e nel progresso determina il successo di Zola e delle sue ingenue profezie: “si entrerà in un ...
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COSSALI, Pietro
Ugo Baldini
Nacque a Verona il 29 giugno 1748 dal conte Benassù e dalla contessa Laura Malmignati. Mancano notizie di rilievo sui primi anni di vita; convittore nel locale collegio gesuitico, [...] modo da tramite tra le testimonianze settecentesche e lo sviluppo d'una storia critica della scienza in età positivistica. In particolare l'elogio dello Stellini, che espone diffusamente le sue idee etiche e religiose, documenta certi atteggiamenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Paolo Mantegazza
Paola Govoni
Medico, patologo, igienista, antropologo, Paolo Mantegazza fu tra i protagonisti del dibattito italiano sull’evoluzionismo. I suoi interventi sulle razze e sulla donna, [...] et de l’évolution, éd. P. Tort, 1° vol., Paris 1996, ad vocem.
A. Rossi-Doria, Antisemitismo e antifemminismo nella cultura positivistica, in Nel nome della razza: il razzismo nella storia d’Italia 1870-1945, a cura di A. Burgio, Bologna 1999, pp ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] di pensiero, che può annoverare fra i suoi maestri Vico e De Sanctis, apparentemente spezzati dalla breve parentesi positivistica, e si rivive, approfondendola, con mente spregiudicata e con grande libertà di movenze, l'esperienza speculativa non ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.