Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] letteratura come 'specchio', l'autore - nella fraseologia romantica - come 'lampada' o 'profeta' e - nella concezione positivistica - come storico e descrittore dei costumi. Queste 'cifre simboliche' indicavano determinate regole di valutazione della ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] nazionalismo e, nell’imminenza della guerra, sull’interventismo27.
Il problema degli studenti, insidiati dalla cultura positivistica e anticlericale, preoccupava da tempo i responsabili del movimento cattolico. Per quanto concerne gli universitari ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] aspetto è quella del Lisio, L'arte del periodo: " fu un esordio serio e dignitoso, anche se l'impronta positivistica dell'opera suscitò non poche critiche da parte di filologi di inclinazione idealistica " (Scaglione). Più tardi, alcuni studiosi come ...
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Medicina
Nicola Dioguardi e Riccardo de Sanctis
La medicina è la scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e prevenzione. Pratiche terapeutiche e sistemi che riguardano la salute [...] l'uso di questa pratica fu introdotto e diffuso in chirurgia dalla medicina militare.
La corrente di pensiero positivistica favorì anche lo sviluppo e la diffusione dei principi darwiniani dell'evoluzione naturale. Parallelamente a questi fermenti ...
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Cinema
Luigi Chiarini
di Luigi Chiarini
Cinema
sommario: 1. Il cinema come industria culturale. 2. Il film come fatto artistico: polemiche e discussioni. □ Bibliografia.
1. Il cinema come industria [...] Hildebrandt (come ha osservato giustamente il Ragghianti), e le teorie chiamate psicoformalistiche con le loro ascendenze nell'estetica positivistica ‛sperimentale' che è, come è noto, all'origine di molte poetiche artistiche del Novecento. Non c'è ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] a quesiti quale la misura in cui la scienza galileiana fu matematico-astrattiva o sperimentale ("platonica" o "positivistica"). Tra 1602 e 1604, concentrata la ricerca sul moto uniformemente accelerato, sostituita alla caduta verticale quella su ...
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Etnologia
Francesco Remotti
sommario: 1. Oscillazioni terminologiche. 2. Le dimensioni anthropos e ethnos. 3. L'attrazione dell'antropologia. 4. Convergenze sul terreno. 5. Un presente prima della modernità. [...] (in America) che non tra etnologia e antropologia sociale (in Gran Bretagna). Spostandosi verso la sociologia (la positivistica scienza della società, quale era stata delineata da Auguste Comte, da Herbert Spencer, da Émile Durkheim), l'antropologia ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] l'alto ceto medio, sul partito filosofico e sul ceto operaio". Perciò contro lo Stato neutro, che la Sinistra positivistica andava bandendo, e contro la tirannide d'ogni colore ma specialmente della demagogia popolare, bisogna rivolgersi a "colui che ...
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BISOGNI
Stefano Zamagni e Riccardo Luccio
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Il problema della soddisfazione dei bisogni e della ricerca dei mezzi più idonei a tal fine ha rappresentato lo scopo [...] grande fisiologo americano W. B. Cannon (v., 1932), ma concetti analoghi erano già presenti, nel secolo scorso, nella biologia positivistica e in particolare in Claude Bernard (v., 1878-1879), che aveva rilevato come i limiti di variazione dei fluidi ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] concreta che ne rimase fu l'inserimento dell'educazione fisica tra le materie d'insegnamento: un omaggio alla rivalutazione positivistica dell'uomo fisico). Nel 1880, colpito da una grave malattia agli occhi, lasciò l'incarico ministeriale e dedicò i ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.