WEININGER, Otto
Delio Cantimori
Filosofo e psicologo austriaco, nato a Vienna il 3 aprile 1880, e ivi morto il 4 ottobre 1903, suicida. Ebbe notorietà nel mondo culturale tedesco dell'anteguerra per [...] ebraica nella quale era nato per quella cristiana (protestante). La sua dottrina è un misto di ricordi di psicologia positivistica (fu scolaro dell'Avenarius) e di reminiscenze neoplatoniche.
Dopo la sua morte il suo amico M. Rappaport pubblicò altri ...
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autorità Fondamento di legittimità del potere in generale. Nel Digesto (533) di Giustiniano, fonte di autentica a. è solo Dio, garante della giustizia. L’elaborazione del concetto moderno e laico di a., [...] fiducia nell’a. sovrana dello Stato di diritto e l’attenzione si sposta sull’ordinamento giuridico. La concezione positivistica del diritto e dello Stato pone l’accento sulla legittimità della legge effettivamente vigente quale unica fonte del potere ...
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SCHÄFFLE, Albert Eberhard Friedrich
Anna Maria Ratti
Economista e sociologo nato a Nürtingen (Württemberg) il 24 febbraio 1831, morto a Stoccarda il 25 dicembre 1903. Redattore dello Schwäbischer Merkur [...] umano e quelle sociali, lo Sch. in complesso è più vicino alla filosofia idealistica tedesca che alla sociologia positivistica. Egli mirava soprattutto a dare un'interpretazione spiritualistica della storia, come ancor più chiaramente si deduce dalla ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] mistica e magica dei papiniani" (Garin, 1963, pp. 287 s.).
Nel C. in effetti, si vede chiarissima sia la derivazione positivistica che il desiderio di essere filosofo di una rinascita positivista capace di fare a meno, proprio a causa della più ...
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GARGANO, Giuseppe Saverio
Domenico Proietti
Nacque a Napoli l'11 apr. 1859, da genitori napoletani: Filomena D'Ambrosio e Luigi, ufficiale di marina, che ben presto si trasferì con la famiglia a La [...] . In primo luogo, sin dalle pagine del già ricordato Prologo, la battaglia per una critica che, superate le angustie positivistiche del metodo storico, coniugasse la lezione del Nencioni con lo storicismo di F. De Sanctis, creando una nuova figura di ...
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TROELTSCH, Ernst
Delio Cantimori
Teologo, filosofo, storico tedesco, nato ad Augusta il 17 febbraio 1865, morto a Berlino nel 1923. Dal 1891 professore di teologia evangelica in varie università tedesche, [...] studio e nella considerazione della storia, ha avuto una sua ragion d'essere contro la cristallizzazione della storiografia positivistica in schemi pseudoscientifici. Scolaro di A. Ritschl, in teologia, di H. Treitschke come storico, il Tr. come ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] le forme di vita e della cultura del popolo; oppure la nozione di società che sta a base della sociologia positivistica o della marxiana scienza della società. Dall'altro lato si sono avuti invece modelli fondati sull'analogia tra organismo sociale ...
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BARBATO, Nicolò (Nicola)
Massimo Ganci
Nacque a Piana dei Greci (od. Piana degli Albanesi) da Giuseppe e da Antonina Mandalà il 5 ott. 1856. Piccolo centro agricolo dell'entroterra palermitano, circondato [...] B. fu dignitoso e fiero: la sua Autodifesa, entrata nella agiografia socialista, fu una professione di fede nella cultura positivistica e negli ideali del movimento operaío, oltre a costituire un vero e proprio atto di accusa contro la borghesia. In ...
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Sapegno, Natalino
Achille Tartaro
, Critico e storico letterario, nato ad Aosta nel 1901; ordinario di letteratura italiana (dal 1936) nelle università di Palermo e poi (1937) di Roma; socio nazionale [...] ', seguita da una scelta delle altre opere minori (Firenze 1931). In polemica con le interpretazioni correnti in età positivistica, quella realistico-biografica e quella allegorizzante, nella sua introduzione il S. riporta la Vita Nuova ai modi di ...
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Termine ted., spesso reso in italiano con l’espressione «esperienza vissuta» o «vivente». È un termine relativamente recente, entrato nella lingua e nella cultura tedesca sul declinare del 19° sec. soprattutto [...] Dilthey nelle Idee per una psicologia descrittiva e analitica (1894). E la vita psichica, contrariamente a ogni impostazione positivistica e materialistica, è il fattore trainante e creativo della storia. Al centro della vita psichica, e quindi della ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.