(App. III, I, p. 245)
Giurista e filosofo. Ha insegnato Filosofia del diritto e poi Filosofia della politica nell'università di Torino fino al 1984. Socio nazionale dei Lincei (1966); senatore a vita della [...] due svolte importanti nei rapporti col positivismo kelseniano. Da un lato B. mostra che la tesi positivistica dell'avalutatività della scienza giuridica non corrisponde alla prassi effettiva ed esprime piuttosto una prescrizione di neutralità ...
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ESPOSITO, Carlo
Fulco Lanchester
Nato a Napoli da Michele, noleggiatore marittimo, e Concetta Angelino il 18 ag. 1902, compì in quella città gli studi medi ed universitari e conseguì - con lode e pubblicazione [...] al formalismo astratto del positivismo liberale. L'E. adotta infatti un metodo che recepisce solo formalmente la tecnica positivistica e la utilizza per pervenire a precisi obiettivi.
Il tentativo di mediazione fra ordine sociale e ordine giuridico ...
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Storia del Regno di Napoli
Aurelio Musi
Un’avvertenza importante
Scritta in tre mesi, la Storia del Regno di Napoli esce a puntate nel 1923-1924 su «La Critica» ed è pubblicata in volume nel 1925. L’“Avvertenza” [...] problemi della storia di Napoli, proporne un’interpretazione. La storiografia non è, come ritiene la visione positivistica che Croce contesta, accumulazione dei fatti e delle loro rappresentazioni attraverso i documenti, ma pensiero storico.
La ...
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PAULUCCI DI CALBOLI, Raniero
Elena Papadia
PAULUCCI DI CALBOLI, Raniero. – Nacque a Roma il 15 marzo 1861 dal marchese Annibale e da Mary Ann Simpkinson de Wesselow.
Il padre, discendente da un antico [...] di Bologna, discutendo con Oreste Regnoli una tesi sulla condizione dei figli naturali nel codice civile. L’impronta positivistica della scuola bolognese, di cui era massimo esponente il futuro leader socialista Enrico Ferri, divenne un tratto ...
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GAROFALO, Raffaele
Paolo Camponeschi
Nacque a Napoli il 18 nov. 1851 da Giovanni, di un'antica famiglia di origine catalana, e da Carolina Zezza di Zapponeta.
Terminati nel 1872 gli studi di giurisprudenza, [...] rapporto sia alla personalità del delinquente, sia all'osservazione scientifica dei fatti e all'indagine statistica.
L'impostazione positivistica rimane alla base dei numerosi scritti che il G. dedicò a questioni particolari di diritto penale, come ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] Europa, e del ‛progresso-svolgimento' si facesse perciò un'idea, essa stessa già per molti versi positivistica, è ovvio. Ma non certo positivistica è tuttavia l'intenzione profonda della sua critica; e per comprenderlo, basterà non tanto ricordare il ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Pena, istituti di
Massimo Pavarini
L'origine storica del sistema monistico delle sanzioni
I sistemi di diritto penale moderni si differenziano da quelli precedenti per l'adozione di un criterio monistico [...] del concetto di pericolosità deve quindi essere intesa in un diverso modo, come crisi di quei criteri di positivistica memoria che confidano che alcuni dati di conoscenza personologica dell'autore di un delitto possano essere predittivi di future ...
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Alfieri e la ‘religione civile’
Giuseppe Nicoletti
Preistoria alfieriana di Gentile
Al nome di Vittorio Alfieri, Giovanni Gentile ebbe la ventura di associare il proprio almeno a far data dal 1893, [...] base di una contrapposizione tra riformismo e rivoluzione alla cui eziologia forse non era estranea una sua positivistica valutazione circa le rispettive appartenenze (ed estrazioni) sociali:
[Giuseppe Parini] figlio di poveri genitori, aveva passato ...
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Costanzo, Giuseppe Aurelio
Franco Lanza
Letterato e poeta siciliano (Melilli 1843 - Roma 1913). Insegnò nella Scuola Normale Superiore di Cosenza e, dal 1880, nella Scuola Superiore di Magistero femminile [...] i luoghi topici dell'allegorismo dantesco, dalla selva oscura alla divina foresta) cercava di superare l'erudizione positivistica mirando alle idee vissute e sofferte dal poeta e censurando nel contempo gli anacronismi romantico-ghibellini che ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] fondamentali contributi di E. Garin allo studio del rapporto tra umanesimo e nuova scienza, che rovesciava tenaci preconcetti di stampo positivistico, e i lavori di P. Rossi (Sarton Medal per il 1985), N. Badaloni (1960), P. Casini (1969), T. Gregory ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.