MARCHESETTI, Carlo
Antonella Parisi
Nacque a Trieste il 17 genn. 1850 da Giuseppe, imperial regio commissario di polizia, e da Teresa Malli. Mostrò un precoce interesse per gli studi botanici e naturalistici [...] attraverso ricerche topografiche, indagini di superficie e scavi. Rigoroso nel metodo appreso alla scuola naturalistica positivistica viennese, si applicò con moderna sistematicità alla documentazione degli scavi e all'archiviazione dei reperti ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] di nuovo pronto a sottrarsi alla nostra presa; e ciò per non ricadere nella chiusura idealistica (ma altresì positivistica, esistenzialistica e marxistica) delle articolazioni della coscienza. Il B. ritiene che questa unità, suprema e mai interamente ...
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FANELLI, Lelio Maria
Mario Castellana
Nacque a Martina Franca (Taranto) nel 1793, da Angelo Martino e Cecilia Grazia Alò.
Appartenente a una famiglia agiata con diversi componenti che ebbero incarichi [...] fruttificare molto in ingegni potenti”. Si recepiscono in tale breve scritto non a caso alcune idee di impronta positivistica che stavano venendo a maturazione in quel periodo, nel presentarlo come “un manuale dei manuali, un catechismo dei ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] il G., pur collocandosi tra le file dei neogrammatici (soprattutto per la sua sostanziale fedeltà alla concezione fisiologico-positivistica delle leggi fonetiche, cfr. il discorso Le alterazioni fonetiche del linguaggio e le loro cause. Delle leggi ...
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CONTI, Augusto
Mario Themelly
Nacque a San Pietro alle Fonti, fraz. di San Miniato (Pisa), il 6 dic. 1822 da Natale e Anna Passetti. Nelle scuole di quel comune trasse "dallo studio dei poeti e dalla [...] per gente oziosa, manesca, che vuol vivere con la roba d'altri", II, p. 195), contro la scuola positivistica e i professori "sciupateste".
Nell'Imminenza. della crisi chiedeva il rafforzamento delle prerogative regie, il superamento della "rissa dei ...
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GIOVAGNOLI, Raffaello
Raffaella Di Castro
Nacque a Roma, il 13 maggio 1838, da Francesco e Clotilde Staderini.
Il padre, Francesco, nato a Monterotondo nel 1810, magistrato, dopo aver preso parte attiva [...] a ritenerlo degno di essere annoverato fra i grandi protagonisti del Risorgimento.
Il G. aveva una concezione positivistica della storia come ininterrotta catena di sillogismi intimamente congiunti tra loro da leggi necessarie, che lo storico deve ...
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VAGAGGINI, Cipriano (Leonello). – Nacque a Piancastagnaio (Siena)
Maria Paiano
il 3 ottobre 1909 da Giuseppe e da Concetta.
Ebbe tre sorelle (Nella, Loretta e Silia, una delle quali entrò in monastero) [...] verso i suoi detrattori, che l’aveva spinta ad abbandonare la speculazione e a ricercare la prova apologetica storico-positivistica della «tesi» dalle fonti (Scrittura e Tradizione). Nel postconcilio si sarebbe invece configurato un nuovo modello di ...
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TARGIONI TOZZETTI, Adolfo.
Daniele Vergari
– Nacque a Firenze il 13 febbraio 1823 da Giovanni, secondogenito di Ottaviano e fratello di Antonio, e da Elena Ferrati.
Il padre, avvocato e magistrato, [...] ’affermazione – non senza qualche reticenza, come nei confronti del darwinismo – di una nuova concezione della scienza positivistica e materialistica, di cui fu testimone e promotore.
Opere. Rapporto generale della Commissione della R. Accademia dei ...
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FORTUNATO, Giustino
Maurizio Griffo
Nacque il 4 sett. 1848 a Rionero in Vulture (Potenza) da Pasquale e Antonia Rapolla, terzo di otto figli e primo maschio, in una famiglia molto unita.
Il clima in [...] Da questo derivava anche, in gran parte, quella che è stata definita la sua visione "positivistica", nella quale tuttavia proprio l'atteggiamento positivistico, per quanto evidente, non era né decisivo né determinante. Più che una scelta di pensiero ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] a propria immagine l'assetto sociale esistente.
Il pensiero ardigoiano offrì una base ideologica alla "democrazia positivistica", d'intonazione radical-repubblicana, propugnata dai redattori e dai collaboratori della Rivista, tra i primi era ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.