BARBATO, Nicolò (Nicola)
Massimo Ganci
Nacque a Piana dei Greci (od. Piana degli Albanesi) da Giuseppe e da Antonina Mandalà il 5 ott. 1856. Piccolo centro agricolo dell'entroterra palermitano, circondato [...] B. fu dignitoso e fiero: la sua Autodifesa, entrata nella agiografia socialista, fu una professione di fede nella cultura positivistica e negli ideali del movimento operaío, oltre a costituire un vero e proprio atto di accusa contro la borghesia. In ...
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PAULUCCI DI CALBOLI, Raniero
Elena Papadia
PAULUCCI DI CALBOLI, Raniero. – Nacque a Roma il 15 marzo 1861 dal marchese Annibale e da Mary Ann Simpkinson de Wesselow.
Il padre, discendente da un antico [...] di Bologna, discutendo con Oreste Regnoli una tesi sulla condizione dei figli naturali nel codice civile. L’impronta positivistica della scuola bolognese, di cui era massimo esponente il futuro leader socialista Enrico Ferri, divenne un tratto ...
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GAROFALO, Raffaele
Paolo Camponeschi
Nacque a Napoli il 18 nov. 1851 da Giovanni, di un'antica famiglia di origine catalana, e da Carolina Zezza di Zapponeta.
Terminati nel 1872 gli studi di giurisprudenza, [...] rapporto sia alla personalità del delinquente, sia all'osservazione scientifica dei fatti e all'indagine statistica.
L'impostazione positivistica rimane alla base dei numerosi scritti che il G. dedicò a questioni particolari di diritto penale, come ...
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BELLONI, Antonio
Carmine Jannaco
Figlio di Gio. Battista e di Marina Maggioni, nacque il 19 dic. 1868 a Padova, ove si i laureò in lettere nel 1891. Ordinario di materie letterarie dal 1892 nelginnasio [...] questo primo incontro coi Seicento è mantenuto fermo il giudizio di condanna unanimemente espresso dalla contemporanea cultura positivistica sull'età della Controriforma, considerata un'epoca di deplorevole decadenza, ma si afferma nel tempo stesso ...
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PAGNOTTA, Remigio
Giuseppe Moricola
PAGNOTTA, Remigio. – Nacque ad Avellino il 29 settembre 1869, da Domenico, orologiaio, e da Ortensia Capaldo.
Ultimo di tre figli, rimase orfano di padre quando aveva [...] di fede meridionali, si nutrì di un pensiero abbastanza eclettico, poggiante su un ampio sostrato di cultura positivistica, che ebbe nell’anticlericalismo, nel massimalismo e nel bloccardismo i connotati più appariscenti.
Negli anni precedenti lo ...
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ORSI, Paolo
Irene Calloud
ORSI, Paolo (Pietro Paolo Giorgio). – Nacque il 17 ottobre 1859 a Rovereto – allora appartenente all’Austria, oggi in provincia di Trento – settimo di otto fratelli, da Pietro [...] reperti mobili, indizi di toponomastica ed epigrafia, nonché confronti di tipo naturalistico, esito di una formazione di impostazione positivistica e filologica.
Tra il 1881 e il 1883 avviò i primi scavi in tre siti preistorici trentini: il Colombo ...
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MAZZETTI, Giuseppe
Paolo Serventi
– Nacque il 18 ag. 1818 a San Martino, una frazione del Comune di Montese, nell’Appennino modenese, primogenito di Paolo e Francesca Zeni, in una famiglia tra le più [...] si pronunciò per l’autonomia dell’ambito scientifico da quello religioso, dall’altro però respinse la tesi positivistica che la fede rappresenti un abito mentale intrinsecamente antiscientifico.
Animato da profondo spirito liberale, strinse amicizie ...
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DE PIETRI TONELLI, Alfonso
Denis Giva
Nacque a Carpi (Modena) il 2 giugno 1883 da Tommaso ed Elvira Rossi. Laureatosi in scienze economiche all'università di Venezia nel 1908, fu docente dapprima all'istituto [...] della cultura socialista tra Ottocento e Novecento. Egli, infatti, non soltanto si impegnava in una critica della interpretazione positivistica del marxismo (Carlo Marx e l'idea religiosa e La morale sessuale e la critica marxista, apparsi entrambi ...
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CAVALLI, Ferdinando
Giannantonio Paladini
Nacque a Chiari (Brescia) il 7 ott. 1810, primogenito di Paolo, conte di Sant'Orso, e di Elisa Renier. In quanto pronipote del penultimo doge di Venezia, Paolo [...] minori, alla storia culturale e letteraria del Veneto. Se sono pregi dell'opera lo spirito di esattezza e di quasi positivistica verità, certamente essa non oltrepassa il confine di un lavoro di compilazione.
Anche il posto occupato dal C. nella ...
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FERMI, Stefano
Piero Treves
Nacque a Piacenza l'8 maggio 1879, da Emesto e Giulia Baldini, di impiegatizia e modesta famiglia caorsana. Vinto un posto gratuito di liceista presso i Signori della missione [...] di Parma e Piacenza" (cit. in Treves, pp. 211 s.).
Giordani fu il grande amore del F. che però, posseduto dall'utopia positivistica della monografia complessiva, cui non si doveva giungere se non mercé il vaglio e l'analisi d'infiniti documenti e la ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.