JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] memoria L'unità sintetica kantiana e l'esigenza positivista (ibid. 1885) il filosofo si propose di conciliare l'esigenza positivistica, che nega elementi a priori e che è invece interessata a ricostruire geneticamente il formarsi dei fenomeni, e l ...
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LIMENTANI, Ludovico
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Ferrara il 18 ag. 1884 da Gilmo e da Eugenia Bassano. Frequentò il liceo di Ferrara, dove ebbe come maestro A. Groppali in un clima dominato dal positivismo, [...] del Paradiso" (p. 36).
Il L. faceva però un uso particolare di questa tesi soggettivista. In linea con l'ispirazione positivistica di fondo, non si fermava a enunciare il criterio formale dell'etica nel soggettivismo, ma lo usava per mettere in luce ...
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DE BELLA, Antonino
Giuseppe Masi
Nacque a Nicotera (Catanzaro) il 10ag. 1850 da Francesco e da Teresa Mamone. Compiuti gli studi secondari nel locale seminario, s'iscrisse all'università di Napoli, [...] meridionale, alla quale risposero numerosi studiosi, alcuni seguaci della scuola antropologica, altri seguendo un'interpretazione storica e positivistica. Il D. si colloca tra questi ultimi con uno scritto originale, che non apparve sulla rivista in ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] ), negava il rapporto tra il lavoro storiografico e la prospettiva filosofica (di qui la taccia di mentalità positivistica e la svalutazione del suo operato della posteriore cultura italiana, in vario modo influenzata dall'idealismo).
La critica ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] 1934; E. Troilo, Figure e dottrine dipensatori, Padova 1941, pp. 149-191; C. Mazzantini, Un filosofospiritualista nell'epoca positivistica: F. B., in Filosofia perenne e personalità filosofiche, Padova 1942, pp. 161-188; G. Alliney, Ipensatori della ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] del pensiero scientifico di fondare l'oggettività del reale su base trascendentale. Scartata la prospettiva ottocentesca e positivistica di un materialismo metafisico, e superata la prospettiva idealistica che aveva negato "l'esistenza della materia ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] di nuovo pronto a sottrarsi alla nostra presa; e ciò per non ricadere nella chiusura idealistica (ma altresì positivistica, esistenzialistica e marxistica) delle articolazioni della coscienza. Il B. ritiene che questa unità, suprema e mai interamente ...
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CONTI, Augusto
Mario Themelly
Nacque a San Pietro alle Fonti, fraz. di San Miniato (Pisa), il 6 dic. 1822 da Natale e Anna Passetti. Nelle scuole di quel comune trasse "dallo studio dei poeti e dalla [...] per gente oziosa, manesca, che vuol vivere con la roba d'altri", II, p. 195), contro la scuola positivistica e i professori "sciupateste".
Nell'Imminenza. della crisi chiedeva il rafforzamento delle prerogative regie, il superamento della "rissa dei ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] a propria immagine l'assetto sociale esistente.
Il pensiero ardigoiano offrì una base ideologica alla "democrazia positivistica", d'intonazione radical-repubblicana, propugnata dai redattori e dai collaboratori della Rivista, tra i primi era ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] l'alto ceto medio, sul partito filosofico e sul ceto operaio". Perciò contro lo Stato neutro, che la Sinistra positivistica andava bandendo, e contro la tirannide d'ogni colore ma specialmente della demagogia popolare, bisogna rivolgersi a "colui che ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.