Filosofo e storico tedesco (Biebrich 1833 - Seis, od. Siusi, 1911). Tra i più importanti esponenti dello storicismo contemporaneo, venne influenzato dalla cultura neokantiana, positivistica, e dalla cultura [...] romantica tedesca. Nel suo pensiero, espresso compiutamente nella "Introduzione alle scienze dello spirito" (Einleitung in die Geisteswissenschaften, 1883), il problema centrale è stato quello elaborare ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] crisi dei sistemi politici e delle teorie morali la via alla soluzione dei rinascenti problemi è stata cercata in visioni positivistiche, e l'irrequieta e perennemente inappagata ricerca di stabilità e di certezza nel mondo delle realtà quotidiane ha ...
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GROPPALI, Alessandro
Franco Tamassia
Nacque a Cremona il 5 maggio 1874 da Stefano e da Caterina Ghilardotti. Seguì gli studi universitari a Cremona (dove fu allievo di A. Ghisleri), quindi a Padova. [...] del solidarismo, Genova 1914, pp. 45, 86, 119 ss.).
Anche negli ultimi scritti il G. ribadì l'impostazione positivistica (Avviamento allo studio del diritto, Milano 1951; Studi giuridici e sociali, cit.; Sociologia e teoria generale del diritto, cit ...
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storicismo
In generale, tendenza a comprendere ogni manifestazione umana, riportandola al concreto momento storico e all’ambiente in cui è emersa. Il termine compare già saltuariamente in Novalis e più [...] una concezione della storia in contrasto sia con la filosofia romantica e idealistica della storia sia con l’equiparazione positivistica delle scienze umane alle scienze della natura. Lo s. nasce in seguito al grande sviluppo degli studi storici ...
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KORSCH, Karl
Giuseppe Bedeschi
Uomo politico, sociologo e filosofo tedesco, nato a Tostedt nel 1886, morto a Cambridge (Massachusetts) nel 1961. Nel 1920 aderì al Partito Comunista Tedesco Unificato [...] .
In Marxismus und Philosophie K. respinge qualunque deformazione riformistica del marxismo sul piano politico, e qualunque deformazione positivistica e antidialettica di esso sul piano teorico. Decisivo per K. è il concetto di totalità, in forza ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] a Napoli nel 1893, La storia ridotta sotto il concetto generale dell'arte (Primi saggi, 1927). La tesi del C. parte dal rifiuto della concezione positivistica ed edonistica dell'arte. In questo modo egli può respingere anche l'interpretazione ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] le forme di vita e della cultura del popolo; oppure la nozione di società che sta a base della sociologia positivistica o della marxiana scienza della società. Dall'altro lato si sono avuti invece modelli fondati sull'analogia tra organismo sociale ...
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BARTOLOMEI, Alfredo
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Nacque il 10 marzo 1874 a Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino), da Luigi e da Rosa Lembo. Avviatosi agli studi di giurisprudenza, si laureò a Bologna nel 1896. Il suo primo lavoro, [...] Napoli, dove tenne la medesima cattedra sino al 1949, anno del suo collocamento a riposo.
Il distacco dalle posizioni positivistiche si manifestava nel B. attraverso una cauta ed empirica adesione al neo-kantismo tedesco, con implicito richiamo alla ...
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Scrittore politico francese (Cherbourg 1847 - Boulogne-sur-Seine 1922). Allievo all'École Polytechnique, divenne ingegnere civile di ponti e strade, attività alla quale si dedicò dal 1870 al 1892. Ritiratosi [...] in questi anni (1905-08) un tentativo per recuperare la sostanza rivoluzionaria del socialismo, fuori della cultura positivistica della socialdemocrazia europea. Egli respinse le pretese scientifiche dell'economia politica marxista e, soprattutto, il ...
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PETRONE, Igino
Jonathan Salina
PETRONE, Igino. – Nacque a Limosano, presso Campobasso, il 21 settembre 1870, da Errico, notaio, e da Giulia Iacovone.
Dopo i primi studi, compiuti nella provincia natale [...] del problema giuridico al problema morale; critica radicale dell’astrattezza metodologica di matrice materialistica e positivistica; rivendicazione dell’assolutezza e della spiritualità dei valori.
Già in quegli anni Petrone denominava la ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.