DE FELICE GIUFFRIDA, Giuseppe
Francesco Maria Biscione
Nato a Catania il 17 sett. 1859 da Sebastiano e Maria Giuffrida (il cui cognome il D. si aggiunse), in una famiglia sottoproletaria e di ambigua [...] ma ancor più lo influenzò il pensiero di N. Colajanni, la cui interpretazione del socialismo in chiave strettamente positivistica e gradualista (e sostanzialmente non marxista) fu dal D. integralmente accolta. Va inoltre segnalato come l'adesione del ...
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BONER, Edoardo Giacomo
Luciano Zagari
Nacque a Messina il 29 febbr. 1864 (così risulta da un registro di atti di stato civile conservato nel locale Archivio di Stato, da Federico, cittadino svizzero, [...] meccanica recezione dei metodi tedeschi di ricerca e a un provinciale interesse per i rapporti e gli "influssi" (positivisticamente intesi) fra le due letterature e le due lingue. Il bizzarro incrocio fra un attardato romanticismo (in qualche misura ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] autorità universale e razionale, ma anche storicamente concreta e politica in senso forte, è andata distrutta nella logica positivistica secondo cui la legge vale solo perché 'posta' dallo Stato (Legalità e legittimità, 1932). L'autorità deve oggi ...
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DE NINO, Antonio
Damiano V. Fucinese
Nacque a Pratola Peligna (L'Aquila) il 15 giugno 1833 e non 1836) da Gianferdinando, agrimensore, e da Anna Maria Puglielli, filatrice. Suo primo maestro fu il padre. [...] giudizio, insieme con la sua formazione romantica, pesò su di lui in un periodo in cui, sotto la spinta positivistica, si esigeva l'assoluta estraneità del raccoglitore nei confronti del materiale folclorico. Il giudizio di scarsa scientificità delle ...
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LOMBARDI, Gabrio
Maria Floriana Cursi
Nacque a Napoli il 14 luglio 1913, ultimo di sette figli, da Luigi, ingegnere e professore di elettrotecnica presso l'Università di Napoli, e da Emma Vallauri.
Un [...] et documenta historiae et iuris, XVI (1950), pp. 255 ss. - risponde all'esigenza di "superare la concezione meramente positivistica e statualistica del diritto" per arrivare a un "diritto umano": un complesso di precetti e di istituti comuni ai vari ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] e garanzia di progresso. Esso non contrasta dunque con la moderna mentalità scientifica, purché questa si sollevi dalla positivistica riduzione ai frammentari dati di fatto. La correlazione dei fenomeni nell'ordine causale e nel finalistico divenire ...
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GUZZO, Augusto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Napoli il 24 genn. 1894 da Federico e Luisa Scognamiglio. Il padre, avvocato, allievo e collaboratore di F. Persico, morì quando il G. aveva cinque anni.
A [...] . Vi avevano fatto scuola personalità come E. Juvalta, A. Faggi, A. Pastore, G. Vidari, che appartenevano alla cultura positivistica e neokantiana che l'idealismo si proponeva precisamente di rinnovare. Il G. introduceva perciò l'idealismo a Torino ...
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COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] Stato e "ordinamento giuridico" (Lo Stato corporativo quale Stato di diritto, Roma 1928) e, in parte, anche la concezione "positivistica" dei compiti dei giuristi, chiamati, in quanto tali, a comprendere il diritto come fenomeno storico, e dunque "in ...
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ALIOTTA, Antonio
Sergio Belardinelli
Nacque a Palermo il 18 genn. 1881 da Gaetano e da Antonina Latona. Nella città natale seguì gli studi classici e si iscrisse al primo anno di filosofia, fondando [...] 113, 360-375).
In questi scritti l'A. prendeva posizione contro l'intellettualismo scientifico, contro la pretesa positivistica di sostituire alla concretezza della vita le astrazioni di una scienza mal compresa nei suoi presupposti epistemologici, e ...
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PERTILE, Antonio
Stefano Tabacchi
PERTILE, Antonio. – Nacque ad Agordo, nei pressi di Belluno, il 10 novembre 1830 da Angelo (1799-1863) e da Elisabetta Vellajo. Il padre, originario di Gallio vicentino, [...] Il metodo espositivo privilegiava in effetti il contatto diretto con i documenti, nell’ambito di una concezione sostanzialmente positivistica dei fatti giuridici, che dava più valore all’analisi puntuale che al disegno evolutivo complessivo, segnando ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.