La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Sistemi di organizzazione della conoscenza
Fu Daiwie
Georges Métailié
Ina Asim
Sistemi di organizzazione della conoscenza
La fioritura di un nuovo genere di [...] anni Cinquanta del XX sec., resta forse la migliore edizione critica di quest'opera, anche se risente di una visione positivistica della storia della scienza, tipica di quegli anni. Sulla base delle numerose annotazioni raccolte da Hu e tratte da ...
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L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] evoluzione per stadi successivi ‒ teologico, metafisico e scientifico ‒ ha un carattere cumulativo, sia la classificazione positivistica delle scienze. Secondo Comte, una volta raggiunto lo stadio scientifico, il sapere aveva caratteristiche analoghe ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] revirement di pensiero e di stile storiografico: se cioè quegli storici abbiano superato del tutto il loro orizzonte tardo-positivistico. In genere no, ma alcune eccezioni si incontrano.
Si pensi alla parabola di Anzilotti, che si era laureato nel ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] , Napoli 1960, p. 45); Gibbon, se non altro, gli deve il titolo della sua storia.
In età romantica e positivistica B. fu riconosciuto, nei rispettivi ambiti, "quodammodo parentem" (W. A. Becker, 1842) delle moderne discipline scientifiche. Si tratta ...
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BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] . non volle mai, per una radicata convinzione metodologica che sembra quasi prefigurare posizioni della ricerca erudita nell'età positivistica, cedere alle tentazioni, se pure mai ne ha avute, di un più aperto esercizio di ricostruzione storiografica ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] contato, eccome, quale trait d’union fra la cultura laica risorgimentale di impronta illuministica e massonica e la cultura positivistica in ascesa proprio a partire dai primi anni Sessanta. L’inno trionfale alla ragione, alla «materia / che mai non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] per la storiografia italiana che dall’inizio del 20° sec. dimostrò di aver fatto maggiore tesoro sia dell’esperienza positivistica, per lo spirito di ricerca e di rigore filologico, che dell’esperienza marxistica, per il senso della realtà economica ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.