DAL PRA, Mario
Gianni Paganini
Nacque a Montecchio Maggiore (in provincia di Vicenza) il 29 aprile 1914, da Carlo, panificatore, e Cecilia Longo.
Studi, insegnamento e primi scritti
A causa delle ristrettezze [...] , Dal Pra scrisse in Ragione e storia di aver voluto staccare il pensiero di Hume dalle interpretazioni positivistiche per soffermarsi piuttosto su un diverso tipo di «enigma» consistente nella «contraddittorietà della nozione di istinto» (M ...
Leggi Tutto
Individualismo metodologico
Raymond Boudon
Introduzione
L'espressione 'individualismo metodologico' indica in forma sintetica un concetto generale proprio delle scienze sociali; in una parola, indica [...] stato oggetto di un accordo unanime. Al contrario, ha dovuto sempre coesistere con altri paradigmi, come per esempio quello positivistico, al quale si affida uno studioso dell'importanza di Durkheim. Tutto questo è sufficiente per dimostrare che l ...
Leggi Tutto
Bruno Carotti
Abstract
Oggetto quotidiano di dibattito pubblico, su rilevanti e diversissime questioni – dal controllo dei contenuti alle infrastrutture, dalla circolazione incontrollata dei dati personali [...] i segni più evolutivi dei regimi regolatori internazionali; tratti unitari lo rendono coeso, pur senza pretese, positivistiche o idealistiche, di esaustività e coerenza interna (Koskenniemi, M., Constitutionalism as Mindset: Reflections on Kantian ...
Leggi Tutto
ROMANZO
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
F. G.
*
Emerico VARADY
Oriente. - Se la differenziazione del romanzo dalla novella va cercata in una diversità quantitativa, cioè in una maggiore lunghezza [...] . Z. Miłkowski (T. T. Jeż), talento più personale di quello del Kraszewski, fuse nei suoi racconti tendenze romantiche e positivistiche. A queste ultime appartengono i romanzi di E. Orzeszkowa (Meir Ezofowicz, Nad Niemnem) e di B. Prus (Lalka, Faraon ...
Leggi Tutto
Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] letteratura come 'specchio', l'autore - nella fraseologia romantica - come 'lampada' o 'profeta' e - nella concezione positivistica - come storico e descrittore dei costumi. Queste 'cifre simboliche' indicavano determinate regole di valutazione della ...
Leggi Tutto
Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] si giova anche dell’aggiunta di ventotto tavole di un’eccellente qualità. La rappresentazione dello studioso è dichiaratamente positivistica, quando arricchisce il resoconto di citazioni tratte da fonti che spiega poi in modo più critico nelle note ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Concetti generali di materia e moto
James Evans
Concetti generali di materia e moto
Nel 1726, in seguito ai contrasti con le autorità francesi, [...] contrario all'uso delle ipotesi in filosofia naturale. Nel corso del Settecento, si registrò una decisa svolta verso posizioni positivistiche.
A partire dal 1770, la maggior parte degli studiosi di fisica cessarono di tentare di spiegare la gravità e ...
Leggi Tutto
Pio XII
Francesco Traniello
Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876 da Filippo e da Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di piccola nobiltà pontificia, originaria di Acquapendente, distintasi [...] il richiamo agli imprescindibili fondamenti morali della vita associata e dei relativi ordinamenti, contrapposti alle concezioni positivistiche, utilitarie o soggettivistiche della legge, e l'affermazione dell'eminente compito pedagogico della Chiesa ...
Leggi Tutto
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
S. Tabaczynski
L'a. medievale è l'applicazione delle tecniche archeologiche allo studio del periodo che, nell'Europa mediterranea e occidentale, ebbe inizio con la caduta dell'Impero [...] legati tra loro, sia perché si staccano dalla visione del mondo fenomenologica e individualistica contenuta nelle concezioni positivistiche, sia perché ambedue, anche se in modo differente, si richiamano al materialismo storico (Tilley, 1981; Leone ...
Leggi Tutto
Geografia umana
Paul Claval
Introduzione
La geografia umana è oggi una disciplina multiforme e ambiziosa. Si potrebbe cercare di definirla con una formula lapidaria dicendo che studia l'uomo sulla Terra, [...] destino dei ceti più deboli rischia infatti di essere ancora più duro.
La protesta radicale contro le concezioni positivistiche della nuova geografia riguarda quasi sempre lo scenario urbano. I geografi anglosassoni, che hanno un ruolo essenziale in ...
Leggi Tutto
positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
crisi
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Nel linguaggio medico: a. Repentina modificazione, in senso favorevole, o anche sfavorevole,...