Filosofo e uomo politico italiano (Cassino 1843 - Roma 1904). Tra i massimi studiosi italiani del marxismo, dopo aver iniziato lo studio sistematico dei testi di K. Marx e F. Engels, s'impegnò in un'opera [...] in Italia. La sua polemica si svolse su due fronti: contro le revisioni e le volgarizzazioni deterministiche e positivistiche del marxismo, ne affermò il significato integralmente storicistico e antimetafisico; contro i fautori della "crisi" e del ...
Leggi Tutto
FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] . Anche presso l'università di Bologna, dove il F. studiò giurisprudenza, visse in un ambiente ricettivo alle tendenze positivistiche. Laureatosi nel 1877 con una tesi su La teorica dell'imputabilità e la negazione del libero arbitrio (Bologna 1878 ...
Leggi Tutto
Storico francese (Vouziers, Ardenne, 1828 - Parigi 1893). T. è una delle figure più rappresentative del mondo culturale europeo del sec. 19º. La sua attività di intellettuale spaziò dalla filosofia alla [...] idealismo germanico e di positivismo inglese, fu soprattutto un volgarizzatore), critico di lettere e arti con tendenze positivistiche e materialistiche, ma anche con un gusto finissimo, storico viziato da schemi pseudofilosofici e socializzanti, ma ...
Leggi Tutto
BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] Achille Coen, il quale rappresentava un metodo e una fase anteriori alla cosiddetta storiografia scientifica di origini positivistiche e di stampo germanico, donde sostanzialmente derivarono la sua sterilità e la sua oscurità accademica.
Forse questa ...
Leggi Tutto
DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] (discorso inaugurale letto all'univ. di Padova il 9 dic. 1867, Padova 1868).
Facendo ampie concessioni alle incalzanti concezioni positivistiche, il D. si volgeva con occhio critico alla storia della Rinascenza, e ne vedeva i limiti nel "difetto di ...
Leggi Tutto
Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] crisi dei sistemi politici e delle teorie morali la via alla soluzione dei rinascenti problemi è stata cercata in visioni positivistiche, e l'irrequieta e perennemente inappagata ricerca di stabilità e di certezza nel mondo delle realtà quotidiane ha ...
Leggi Tutto
progresso
Sviluppo verso forme di vita più elevate e più complesse, perseguito attraverso l’avanzamento della cultura, delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, dell’organizzazione sociale, il raggiungimento [...] lo Stato ottocentesco è il maggiore esempio. Influenzato dal concetto hegeliano di dialettica, e poi anche dalle concezioni positivistiche, è il marxismo, che, almeno nelle formulazioni dottrinarie, ha visto nella storia un’evoluzione inevitabile e ...
Leggi Tutto
CONTI, Augusto
Mario Themelly
Nacque a San Pietro alle Fonti, fraz. di San Miniato (Pisa), il 6 dic. 1822 da Natale e Anna Passetti. Nelle scuole di quel comune trasse "dallo studio dei poeti e dalla [...] per gente oziosa, manesca, che vuol vivere con la roba d'altri", II, p. 195), contro la scuola positivistica e i professori "sciupateste".
Nell'Imminenza. della crisi chiedeva il rafforzamento delle prerogative regie, il superamento della "rissa dei ...
Leggi Tutto
RAZZISMO
. Neologismo (dal francese racisme, da race), attestato in Italia fin dal 1935, diffuso dal 1938 in poi, per indicare: a) le dottrine che pongono a fondamento della storia politica, sociale, [...] sui popoli conquistatori e sui loro diritti entro gli stati, teorie che risalgono al Boulainvilliers), e le dottrine positivistiche della lotta per l'esistenza, della selezione naturale delle razze o specie più forti, della ereditarietà dei caratteri ...
Leggi Tutto
COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] Bissolati, C. Prampolini e F. Turati carteggiarono col C., che divenne uno dei maggiori esponenti italiani del socialismo positivistico ed evoluzionistico, di ispirazione darwiniana, con l'opera Il socialismo, pubblicato a Catania nel 1884, una delle ...
Leggi Tutto
positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
crisi
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Nel linguaggio medico: a. Repentina modificazione, in senso favorevole, o anche sfavorevole,...