FILOMUSI GUELFI, Francesco
Stefania Torre
Nacque a Tocco da Casauria (ora provincia di Pescara) il 21 nov. 1842, primogenito di Michele e di Eufrosina Scamolla.
In un clima culturale inasprito dalla [...] che rivendicavano ormai una collocazione stabile nei corsi di laurea. La battaglia intrapresa contro l'imporsi degli approcci positivistici alle questioni giuridiche si caricava per tali ragioni di uno specifico significato. Il F. opponeva, a coloro ...
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MASI, Ernesto
Stefano Miccolis
– Nacque a Bologna, il 4 ag. 1836 da Vito e Virginia Sabatini, di antica famiglia romagnola.
Laureatosi in diritto all’Università di Bologna il 2 luglio 1858, l’anno successivo [...] psicologica» (L’Italia al rompere della Rivoluzione francese, cit., pp. 3-5): formule eclettiche (non prive di echi positivistici transalpini), che tradivano una scarsa solidità teorica.
B. Croce, che gli fu a lungo amico, e che nel recensire ...
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Nel linguaggio comune s'indica col termine delinquente colui che ha commesso un delitto o più delitti, attribuendosi al termine stesso un significato che implica riprovazione morale per la gravità della [...] molte delle conclusioni di cui, in ordine al delinquente, era pervenuta la scuola positiva. Nonostante i principî non positivistici a cui in molte parti esso si è ispirato, le disposizioni del codice Rocco, esplicitamente o implicitamente, vengono ...
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FALLETTI (Falletti di Villafalletto), Pio Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Torino il 9 apr. 1848, figlio naturale del conte di Villafalletto Francesco Giuseppe (Villafalletto, 16 febbr. 1805-Torino, [...] , F. Bosdari, L. Ciaccio, M. Longhi e L. Carcereri. Tutto volto alla diffusione della metodologia e dei principi positivistici del Villari, pur non avendo una mente speculativa e non occupandosi mai di problemi dichiaratamente metodologici, il F ...
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Scrittore inglese, nato il 4 dicembre 1795 a Ecclefechan (Dumfriesshire), morto a Londra il 4 febbraio 1881: personalità complessa, internamente agitata e discorde, ma di elementare potenza, tale che nemmeno [...] invettive, dell'incontrollato abbandono, della lirica esaltazione. Di fronte all'evolversi del pensiero verso principî positivistici, di giorno in giorno sempre più universalmente accettati, fu l'irreducibile affermatore delle ragioni eterne dell ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] spirito, ecc.). Questo non significa per Lyotard il passaggio a un'epoca, per così dire, scientista in senso positivistico o deterministico - o comunque tale da escludere il ricorso a ‛piccoli racconti' frutto dell'immaginazione inventiva per la ...
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Forme del sacro
Luigi Berzano
Premessa
Questo secolo inizia con un nuovo spettro che si aggira nel cuore di tutte le società moderne avanzate. Lo spettro del sacro. Le sue forme sarebbero quelle del [...] di classe, istanze economiche, politiche e ideologiche, pratiche sociali.
La cultura positivistica
Il terzo fattore è dipendente, da un lato, dagli interessi positivistici dell’inizio della cultura contemporanea e, dall’altro, dalla prevalenza che in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ferdinando Galiani
Pier Luigi Porta
Ferdinando Galiani è universalmente considerato tra i massimi economisti di ogni tempo. Appartiene infatti al gruppo ristretto di economisti italiani annoverati tra [...] si presta a teoremi fissi. Diciamo che il paradosso è naturalmente presto dissolto se pensiamo, in termini positivistici, alla distinzione tra economia positiva (l’economia politica) ed economia normativa, ossia la politica economica. Galiani diventa ...
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riviste
Le r. filosofiche nacquero sul modello delle prime r. scientifiche, che vennero fondate nella seconda metà del Seicento, secolo in cui si diffuse la stampa quotidiana e periodica, che nel Settecento [...] C. Lombroso e E. von Hartmann e che sotto la direzione di L. Lévy-Bruhl spostò il proprio baricentro dai temi positivistici alla filosofia teoretica. Anche la Rivista di filosofia, ancora edita, si sviluppò, attraverso una serie di filiazioni, da una ...
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DE RUGGIERO, Ettore
Maria Elefante
Nacque a Napoli il 20 ag. 1839 da Celestino ed Emilia Nudi. Il padre, ricco proprietario, non incolto, assicurò al giovane una buona educazione, che fu, secondo le [...] , ispirata a due iniziative della cultura tedesca, la Real Encyklopedie (Stuttgart 1837) ed il CIL. I presupposti positivistici della ricerca epigrafica si sposavano felicemente con il largo senso della storia e del diritto, proprio del D., evitando ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...