DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] e garanzia di progresso. Esso non contrasta dunque con la moderna mentalità scientifica, purché questa si sollevi dalla positivistica riduzione ai frammentari dati di fatto. La correlazione dei fenomeni nell'ordine causale e nel finalistico divenire ...
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Filosofo e uomo politico (Torcenay, Langres, 1809 - Parigi 1897), succedette nel 1839 a V. Cousin come prof. di filosofia alla Sorbona; liberale, lasciò la cattedra (1852) dopo il colpo di stato di Luigi [...] d'Alexandrie (3 voll., 1846-51); Démocratie (1859), per cui subì un anno di carcere; d'impostazione eclettica, colorata di neokantismo positivistico, sono La métaphysique et la science (1858); La science et la conscience (1862); La religion (1868). ...
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scientismo Il particolare atteggiamento intellettuale di chi ritiene unico sapere valido quello delle scienze fisiche e sperimentali, e svaluta quindi ogni altra forma di sapere che non accetti i metodi [...] es., H. Taine); di contro impiegarono spregiativamente il termine coloro che, come E. Boutroux, vedevano nel determinismo positivistico e nell’affermazione dell’oggettiva necessità delle leggi naturali, estese anche al mondo umano, l’espressione di ...
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SOUDAY, Paul
Salvatore Rosati
Giornalista e critico, nato a Le Havre nel 1869, morto a Neuilly-sur-Seine nel 1929. Abbandonato un progetto di carriera didattica per il quale aveva cominciato a seguire [...] letteraria al Temps e la tenne fino alla morte.
Critico coscienzioso e indipendente, tenne sempre fede al suo razionalismo positivistico e più che a problemi strettamente estetici mirò alle idee.
Del S. si ricordano: Les livres du "Temps" (1913 ...
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Storico della filosofia italiano (Mercato San Severino 1923 - Roma 2005). Allievo di A. Aliotta all'univ. di Napoli, insegnò nelle univ. di Urbino, Bari e nella seconda università di Roma (1980-97). I [...] teoretico di Ugo Spirito (1964); Schiller e la morale di Kant (1968); A. Comte e l'umanesimo positivistico (1971); Giovanni Gentile (2 voll., 1975); Nietzsche: storia e cultura (1978); Trittico materialistico: Georg Büchner, Jakob Moleschott ...
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Antropologia
Società primitive
Termine introdotto nella seconda metà dell’Ottocento dagli antropologi evoluzionisti in riferimento alle prime società umane e alle loro usanze; per estensione, alle società [...] significativa rispetto a tale punto di partenza comune. Più tardi, abbandonate le concezioni evoluzionistiche rigide del periodo positivistico, l’espressione continuò a essere usata per indicare, anche se con molte riserve, quei gruppi umani, a ...
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Nato a Shutesbury (Massachusetts, S. U. A.), il 16 aprile 1850; morto a Amherst, il 30 luglio 1901. Allievo in Germania del Bluntschli e dell'Erdmannsdorfer, l'A. fu professore di storia alla Johns Hopkins [...] all'antica pedagogia, letteraria e moralizzante, l'indirizzo del cosiddetto metodo storico, da lui inteso in senso positivistico. Fondò, nel 1882, gli Studies in Historical and Political Science della John Hopkins University, in cui applicò ...
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neokantismo
Denominazione con la quale vengono designate una serie di scuole e correnti filosofiche affermatesi in Germania nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento e diffusesi [...] , von Helmholtz e Lange, che stimolarono uno studio approfondito dell’opera kantiana. Sviluppi del kantismo in senso positivistico-realistico si ebbero con Riehl, mentre altri studiosi ne tentavano un’elaborazione più o meno apertamente metafisica ...
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Filosofo e pedagogista americano vivente, nato a Burlington il 20 ottobre 1859. Professore all'università di Chicago dal 1894 al 1904, vi formò la cosiddetta Scuola di Chicago, d'ispirazione prammatistica. [...] e la fisiologia: lo spirito - egli dice - è quale lo fa il corpo. Ma ciò non è da intendere in senso positivistico: la coscienza e la vita spirituale trae sì ogni primo impulso dagli stimoli sensibili, ma considerandoli come punti di partenza dell ...
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MARTINEAU, James
Guido Calogero
Pensatore e pastore unitariano inglese, nato a Norwich il 21 aprile 1805, morto a Londra l'11 gennaio 1900. Dal 1840 professore di psicologia, filosofia morale ed economia [...] della reazione spiritualistica, orientata in senso dualistico e religioso, che l'Ottocento inglese oppose all'evoluzionismo positivistico.
Suoi scritti filosofici: The Rationale of Religious Inquiry (1836); Lectures in the Liverpool Controversy (1839 ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...