LAZZERI, Gerolamo
Roberto Pertici
Nacque l'11 maggio 1894 a Bola di Tresana, in Lunigiana, da Antonio e da Elvira Pizzi, in una famiglia di possidenti segnata precocemente dal suicidio del padre e da [...] conseguenze sul suo impegno politico e sulla qualità del suo socialismo, che divenne presto estraneo al marxismo positivistico che circolava nel partito e si aprì alle suggestioni di quello nuovo, ricco di suggestioni volontaristiche, attivistiche ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] per la storiografia italiana che dall’inizio del 20° sec. dimostrò di aver fatto maggiore tesoro sia dell’esperienza positivistica, per lo spirito di ricerca e di rigore filologico, che dell’esperienza marxistica, per il senso della realtà economica ...
Leggi Tutto
CARDINALI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Roma l'8 giugno 1879 da Fortunato e da Marianna Ricci. Di famiglia borghese non disagiata né incolta, si iscrisse alla facoltà di lettere dell'università di [...] di storia e di diritto pubblico"; e sin dalla prefazione, d'altronde, il C., pur indulgendo al gergo fra positivistico e massonico allora comune, avverte che la prima parte, "i cenni storici", sugli eventi pergameni dalle origini del principato ...
Leggi Tutto
DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] greco, mentre l'insegnamento delle scienze doveva contendere con (e difendersi dai) nuovi avanzamenti di matrice positivistico-evoluzionistico-darwiniana, e l'insegnamento dell'italiano isteriliva nella vieta retorica (senza che i ragazzi imparassero ...
Leggi Tutto
COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] s. 5, XXVII [1901], pp. 39 ss.), sia, e soprattutto forse, perché qui non lo potevano seguire né osteggiare filologi positivistici e storici razionalisti, incapacissimi entrambi di cogliere l'atmosfera d'un'epoca di costruttivo travaglio, quale il IV ...
Leggi Tutto
Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] crisi dei sistemi politici e delle teorie morali la via alla soluzione dei rinascenti problemi è stata cercata in visioni positivistiche, e l'irrequieta e perennemente inappagata ricerca di stabilità e di certezza nel mondo delle realtà quotidiane ha ...
Leggi Tutto
Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] concepita come sociologia, cioè da costruirsi secondo il metodo delle scienze naturali (sperimentale nel senso grettamente positivistico) e una filosofia propriamente detta, che poi sarebbe il materialismo filosofico o metafisico o meccanico (volgare ...
Leggi Tutto
FABBRI, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Fabriano, in provincia di Ancona, il 22 dic. 1877 da Curzio e da Angela Sbriccioli. Era studente delle scuole tecniche di Ancona quando la frequentazione dell'anarchico [...] di questa linea, tanto ideologica che pratica, rimaneva però nell'incapacità di superare i limiti dell'impianto positivistico e di confrontarsi con il risveglio idealistico che pervadeva i più agguerriti circoli intellettuali del paese" (Santarelli ...
Leggi Tutto
MARCHESI, Concetto
Luciano Canfora
Nacque a Catania il 1° febbr. 1878 da Gaetano e da Concettina Strano. Nella sua città frequentò il liceo classico e, a sedici anni, diede vita a un giornaletto, Lucifero, [...] di ricavare dal Manifesto di K. Marx e di F. Engels e che invece era frutto di una sua interpretazione positivistico-meccanicistica - della "necessità" del comunismo. A Livorno il M. era nelle file bordighiane; il suo impianto mentale, nel passaggio ...
Leggi Tutto
VILLARI, Pasquale
Francesco Ercole
Storico e uomo politico italiano, nato a Napoli il 3 ottobre 1826, morto a Firenze il 17 dicembre 1917. Dal 1859 al 1865 insegnante di storia nell'univeesità di Pisa; [...] interpretato come una sua sconfessione di un precedente indirizzo idealistico del suo pensiero e una sua conversione all'indirizzo positivistico di Comte e di Stuart Mill. Egli non aveva voluto fare adesione a una scuola filosofica nuova: ma solo ...
Leggi Tutto
positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...