Somma di denaro che si trae dalla vendita, o rivendita, di un prodotto, da una prestazione e simili.
Più tecnicamente, ogni acquisizione di ricchezza numeraria ottenuta dallo scambio di beni o servizi [...] dal r. medio (risultante dalla divisione del precedente per il numero delle unità vendute) e dal r. marginale (incremento positivo o negativo del r. totale in funzione di un aumento infinitesimo della quantità venduta). Dalla differenza tra r. totale ...
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successione numerica
Legge che a ogni intero positivo n≥1 fa corrispondere un numero an. Il termine an è chiamato n-esimo termine della successione. Quest’ultima è identificata generalmente con la famiglia [...] dei suoi infiniti termini, {an}, n≥1. Si può pensare a una s. come a una funzione definita sull’insieme dei numeri naturali, N. Esempi di s. sono {an}={1,1,1,..,} che è costante per ogni n, e {an}={2n−1}={1,2,4,8,16,...}, ...
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NEGATIVO
Si usa in matematica, col suo contrapposto "positivo", a designare le due specie di numeri relativi, o con segno, che nel loro insieme permettono di misurare le grandezze suscettibili di variare [...] il minuendo.
3. Il prodotto di due numeri relativi ha come valore assoluto il prodotto dei valori assoluti dei fattori ed è positivo o negativo secondo che i due fattori hanno o no lo stesso segno (onde si dice correntemente che "+ per + e − per ...
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In fisica, l’antiparticella dell’elettrone, detta anche in passato elettrone positivo; fu scoperta da C.D. Anderson nel 1932 in una fotografia di tracce di raggi cosmici in camera di Wilson, ma la sua [...] esistenza era già stata prevista teoricamente da P.A.M. Dirac (➔ Dirac, Paul Adrien Maurice). Il p. è osservato, oltre che come particella secondaria nella radiazione cosmica, nel decadimento di isotopi ...
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numero altamente composto
numero altamente composto numero intero positivo che ha un numero di divisori distinti, compresi 1 e sé stesso, maggiore di qualunque intero positivo minore di esso. Ci sono [...] composti e i primi cinque sono: 1, che si considera altamente composto perché, anche se ha un solo divisore, non ci sono interi positivi minori di esso; 2, che ha due divisori; 4, che ha tre divisori (1, 2 e 4); 6, che ha quattro divisori (1 ...
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Apparecchio con il quale si dimostra il geotropismo positivo della radice e quello negativo del fusto. È costituito da quattro porta-vasi girevoli intorno a un asse orizzontale con un periodo di rotazione [...] da 10 a 20 minuti. Con tale rotazione ininterrotta risulta mediamente nulla l’azione della gravità e le piantine crescono, nei vasi, nelle direzioni nelle quali furono messe al principio dell’esperienza ...
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numero relativo
numero relativo numero che può essere positivo, negativo o nullo. Spesso la locuzione è utilizzata come sinonimo di → numero intero. ...
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numero di Harshad
numero di Harshad numero intero positivo che, in un sistema di numerazione posizionale di data base, è divisibile per la somma delle sue cifre. È tale per esempio il numero 12 perché [...] è divisibile per 3 = 1 + 2 e il numero 81 perché è divisibile per 9 = 8 + 1. Il nome, attribuito loro dal matematico indiano D.R. Kaprekar, deriva dal sanscrito «harşa», che significa «grande gioia» ...
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numero semiperfetto
numero semiperfetto o pseudoperfetto, numero intero positivo che risulta essere la somma di alcuni suoi divisori, ma non di tutti. È tale per esempio il numero 104 perché i suoi divisori [...] sono 1, 2, 4, 8,13, 26, 52, ma risulta essere la somma di tutti i suoi divisori eccettuato 2; infatti 104 = 1 + 4 + 8 + 13 + 26 + 52 ...
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numero quasi perfetto
numero quasi perfetto numero intero positivo n tale che la somma dei suoi divisori diversi da n è uguale a n − 1. Per esempio, è quasi perfetto il numero 8 = 23 perché la somma [...] di tali suoi divisori è 1 + 2 + 4 = 7. Tutte le potenze di 2 sono numeri quasi perfetti perché i divisori di 2n sono tutte le successive potenze di 2 da 20 = 1 fino a 2n−1 e inoltre 1 + 2 + 22 + ... + ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come dato sul piano della realtà oggettuale,...
positio
〈po∫ìzzio〉 s. f., lat. (pl. positiones). – Termine latino corrispondente all’ital. posizione. In linguistica, positio debilis, di una vocale, il trovarsi in posizione debole (v. posizione, n. 1 b).