Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] (territorio che meriterebbe una trattazione a parte, anche solo per quanto riguarda la sua utilizzazione nel d. tradizionale, moderno e postmoderno) è entrato in scena con Godard in commistione con la pellicola in Numéro deux (1975) e poi da solo in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nello spazio dello schermo, nella durata di una proiezione, molte dimensioni espressive [...] di Oberwald (1980) e le incursioni nel genere fantascientifico con un occhio alla pop art, a Escher, e all’ibridismo postmoderno di Gabriele Salvatores con Nirvana (1997).
Arti del tempo: cinema e musica
Anche il rapporto cinema-musica si articola su ...
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Jodorowsky, Alejandro
Bruno Roberti
Regista e attore cinematografico e teatrale, drammaturgo e sceneggiatore cileno, di origine russa, nato a Iquique il 7 febbraio 1929. Dotato di una fantasia scatenata, [...] progetto visivo si contaminavano visioni orientali, esotiche e neosurrealiste, e un cifrario magico-religioso in anticipo sui tempi del postmoderno e della New Age. L'impresa passò nelle mani di Dino De Laurentiis, che affidò la regia a David Lynch ...
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Stalling, Carl
Nicola Campogrande
Compositore, pianista e direttore d'orchestra statunitense, nato a Lexington (Missouri) nel 1888 e morto nel 1974. Considerato il più prolifico e geniale autore di [...] di genere e provenienza, S. diventò di fatto una sorta di nume tutelare della composizione statunitense di orientamento postmoderno, anche se il primo disco con le sue colonne sonore venne pubblicato soltanto nel 1990.
Bibliografia
G. Michelone ...
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Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] di vista va segnalata la riflessione di J.-F. Lyotard su quella che ha definito la «condizione postmoderna» (➔ postmoderno) tipica della contemporaneità.
Gli sviluppi della storiografia scientifica e della filosofia della scienza nel Novecento hanno ...
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Città e spazio pubblico
Valerio Paolo Mosco
Come nasce l’attuale spazio pubblico
Nel 1962, in Guide to modern architecture, Reyner Banham auspicava per l’architettura un cambiamento genetico; partendo [...] in poco tempo.
La città si rinnova
Sul finire degli anni Settanta, seguendo l’onda del riflusso postmoderno, le interpretazioni paradigmatiche e perentorie dello spazio pubblico hanno stemperato il loro carattere radicale. Si è smesso allora ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Società civile
Luigino Bruni
I mercanti e il monastero
È ormai un dato storiografico consolidato considerare l’Italia, nell’arco temporale che va dal Medioevo alla modernità, il principale (sebbene [...] e delle prassi di cui si alimenterà tutto l’Umanesimo medioevale, rinascimentale e moderno, e dal quale, invece, l’Occidente postmoderno si sta allontanando.
Da quei luoghi di spirito e di lavoro si generarono importanti innovazioni tecniche, sia in ...
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Pulp Fiction
Altiero Scicchitano
(USA 1994, colore, 154m); regia: Quentin Tarantino; produzione: Lawrence Bender per A Band Apart; soggetto: Quentin Tarantino, Roger Avary; sceneggiatura: Quentin Tarantino; [...] è che dentro ci sia il cinema, ossia ‒ rubando l'espressione a Douglas Sirk ‒ lacrime e velocità. Perché giunto al capolinea del postmoderno, Tarantino si è reso conto di avere ancora una storia da raccontare. E un'altra. E così via, all'infinito ...
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Jarmusch, Jim
Daniela Daniele
Regista cinematografico statunitense, nato ad Akron (Ohio) il 22 gennaio 1953. Autore di gusto europeo, ha mostrato sempre un profondo interesse per l'incontro tra le culture [...] di Neil Young. Ghost Dog (film basato su Le Samouraï, 1967, di Jean-Pierre Melville) presenta un altro titano postmoderno destinato a soccombere: il samurai dai solidi principi Zen che si muove in un mondo incomprensibile. Il regista ne traccia un ...
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Parte introduttiva di Stanisław Tabaczyński
Nell'ultimo decennio l'evoluzione delle impostazioni filosofiche, teoriche e metodologiche delle scienze umane ha subito una marcata accelerazione. Alcuni autori [...] M. Johnson (2000, p. 163 e segg.), che si riallaccia alla definizione di J.-F. Lyotard, la condizione postmoderna si caratterizza per una decisa "diffidenza rispetto alle metanarrazioni", come le grandi periodizzazioni storiche; anche l'a. odierna ...
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postmoderno
postmodèrno (o pòst-modèrno) agg. [dall’ingl. postmodern, comp. di post- e modern «moderno»]. – Termine usato a partire dagli anni ’60 del Novecento, inizialmente negli Stati Uniti e poi in Europa, per definire le varie tendenze...
postmodernismo
s. m. [dall’ingl. postmodernism, der. di postmodern «postmoderno»]. – Termine con cui, nella critica artistica, si indica una serie di esperienze teoriche e pratiche svolte nel campo architettonico (e analogam. anche in altri...