femminismo
Per filosofie del femminismo si intende la pluralità di teorizzazioni e pratiche che vanno dalle prime formulazioni del prefemminismo, agli studi sulla costruzione del genere (➔), al pensiero [...] del f. storico (Seyla Benhabib), anche scalzandoli, come da ultimo il paradigma della lingua madre che il ‘soggetto nomade’ del f. postmoderno non conosce (Rosi Braidotti). Si tratta di linee di sviluppo più che di fuga, e i soggetti pure nomadi e ...
Leggi Tutto
Architetto, nato a Roma il 7 maggio 1933, morto ivi il 10 novembre 1987. Professore ordinario di Composizione architettonica all'università di Roma ''La Sapienza'', è stato docente anche nelle università [...] , sempre mirata all'individuazione di linguaggi figurativi originali, lontani sia dall'International Style sia dal Postmoderno.
Della sua produzione architettonica si ricordano gli edifici residenziali alla Trinità dei Pellegrini in Roma (1959 ...
Leggi Tutto
La fotografia degli artisti
Ludovico Pratesi
Nell’ambito della storia della fotografia, il 21° sec. si è aperto con una novità: il superamento della distinzione tra fotografi puri e artisti che utilizzano [...] legato all’esigenza di stabilire un rapporto di presa diretta con il mondo. Alla libertà di azione aperta dal postmodernismo si aggiunge così, nell’ultimo decennio del 20° sec., la necessità di partecipare alla produzione di criteri interpretativi di ...
Leggi Tutto
L’immaginario tecnologico
Francesco Ghelli
Il gadget del 2000
Il 23 ottobre 2001, poco dopo il trauma delle Twin Towers che ha inaugurato il 21° sec., è stato presentato un prodotto tecnologico destinato [...] ossia la trasformazione di merci e luoghi di consumo in evocazioni dei più vari universi culturali – un fenomeno tipico del mondo postmoderno con la sua tendenza a ‘imparare da Las Vegas’ e dai parchi giochi come Disneyland – è solo l’ultimo episodio ...
Leggi Tutto
Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] a quelle che si affacciarono negli anni Settanta, come la cilena, quando un 'nuovo rinnovamento' (quello del cinema postmoderno) prese avvio, per affermarsi negli anni Ottanta e oltre, determinato dalla grande mutazione mediologica e dagli scambi ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel jazz europeo dagli anni Sessanta a oggi si possono individuare la presenza e la rielaborazione [...] favore di un recupero di modelli arcaici e/o folklorici. Dagli anni Ottanta emerge un’eterogeneità stilistica di gusto postmoderno che tende a sintetizzare le tradizioni colte antiche europee e i reperti della cultura massmediale, e una tendenza alla ...
Leggi Tutto
videoinstallazione
videoinstallazióne s. f. – Pratica di arte audiovisiva, ai confini tra il video, il cinema e l’installazione d’arte, che si è venuta configurando dapprima, a partire dagli anni Settanta [...] caso del lavoro di Fabio Mauri. Quale diretta o indiretta conseguenza di queste pratiche artistiche, in un clima di citazionismo postmoderno o in una ripresa del concetto di ‘cinema espanso’ e nell’idea di oltrepassare i limiti dello schermo, si è ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La trattazione dell’area musicale nel Novecento ci ha posto di fronte [...] in musica avviene qualcosa di simile a ciò che dalla fine degli anni Settanta si inizia genericamente a indicare come “postmoderno”: un concetto in cui è implicito un capovolgimento di valori rispetto a quella “cultura della modernità” in cui si era ...
Leggi Tutto
(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] (Discours, figure, 1971; trad. it. Milano 1988, p. 37 e segg.). Ma Lyotard è anche uno dei maestri del postmoderno: ne La condition postmoderne (1979; trad. it. Milano 1981) registra la conclusione dell'epoca moderna, del "sapere narrativo", della ...
Leggi Tutto
Utopia nell’architettura
François Burckhardt
Burghart Schmidt
La città ideale
Da lungo tempo esiste, nella storia della cultura occidentale, una stretta connessione fra architettura e utopia. È consuetudine [...] . E con Rem Koolhaas è nata l’utopia dell’architettura ironico-satirica.
Per il resto, dalle realizzazioni del postmoderno e del decostruttivismo si può estrarre solo indirettamente un’interpretazione in termini di utopia. Così, per es., quando ...
Leggi Tutto
postmoderno
postmodèrno (o pòst-modèrno) agg. [dall’ingl. postmodern, comp. di post- e modern «moderno»]. – Termine usato a partire dagli anni ’60 del Novecento, inizialmente negli Stati Uniti e poi in Europa, per definire le varie tendenze...
postmodernismo
s. m. [dall’ingl. postmodernism, der. di postmodern «postmoderno»]. – Termine con cui, nella critica artistica, si indica una serie di esperienze teoriche e pratiche svolte nel campo architettonico (e analogam. anche in altri...