ABIGNENTE, Mariano Marcio (Mariano da Sarno)
Antonio Balducci
Nacque a Sarno nel 1471 da Giacomo e da una nobildonna di casa Longo dei marchesi di Vinchiaturo. Fu uno dei tredici italiani che parteciparono [...] Sarno (20 dic. 1503). L'atto di assenso alla donazione del conte (riportato del duca di Termoli (agosto 1508) e sotto Prospero Colonna nella battaglia di Ravenna era infine alle dipendenze del conte di Potenza. Assai caro ad Ettore Fieramosca, fu ...
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ESTE, Obizzo d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, nacque il 14 luglio 1294 dal marchese Aldobrandino (II), fratello del signore di Ferrara, di Modena e di Reggio Azzo (VIII), e da Alda di Tobia [...] di loro, convinto come era che, se il conflitto in atto si fosse allargato per l'intervento di altre potenze, inevitabile sarebbe stato l'aumento della potenza veneziana e che, se si voleva scongiurare questo pericolo, bisognava per forza giungere ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] il protagonista del racconto di Amato è infatti Guaimario nel momento della sua massima potenzae di pieno accordo col re suo nome è ricordato nella dispositio di vari documenti dei vescovi Lamberto eAtto di Firenze, Iacopo il Bavaro e Atinulfo di ...
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MAZZINI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Genova il 22 giugno 1805 da Giacomo, medico e poi professore di patologia e di anatomia nell’ateneo cittadino, e da Maria Drago.
Unico maschio e terzo [...] , p. 206). Alla base c’era la definitiva presa d’atto della conclusione dell’epoca «individuelle» aperta dalla Rivoluzione francese di mai stato: il viatico a una politica di potenzae di affermazione della nazionalità italiana nello scontro con le ...
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MATILDE di Canossa
Paolo Golinelli
MATILDE di Canossa. – Figlia di Bonifacio, signore di Canossa e marchese di Toscana, e di Beatrice di Lorena, nacque tra la seconda metà del 1045 e la prima del 1046 [...] grado di reggere un potere vasto nella lotta in atto, l’importante ruolo da lei svolto in un 485; V. Fumagalli, M. di Canossa. Potenzae solitudine di una donna del Mille, Bologna 1996; M. Ronzani, Chiesa e «Civitas» di Pisa nella seconda metà del ...
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EMO, Giorgio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 15 dic. 1450 da Giovanni di Giorgio e dalla sua prima moglie, Chiara Priuli di Giacomo, sposata nel 1448.
Il padre fu una delle figure più rappresentative [...] egli rifiutò, tra la sorpresa e il malumore dei senatori. Un atto, quello dei rifiuto, che l'E. ripeterà altre volte nel di rinuncia alle alleanze militari con questa o quella potenzae viceversa con l'attenzione rinnovata al principio di equilibrio ...
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FOSCARINI, Antonio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 27 ag. 1570, terzogenito di Nicolò di Alvise del ramo di S. Polo, e di Maria Barbarigo di Antonio, sposatisi nel 1556. Dall'unione nacquero altri [...] e la S. Sede, di cui biasimava il temporalismo con accenti talora aspri, e la sua fierezza per la potenzae il di Venezia. Fu l'ultimo atto di rilievo del F., che nel dicembre 1621 fu ancora eletto nella zonta del Senato e nel marzo del 1622 giudice ...
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DELLA TOSA, Rosso (Guidorosso detto Rossellino; Rossellino detto Rosso)
Massimo Tarassi
Nacque a Firenze.nel 1234 da Gottifredo ed Ermellina. Abile e spregiudicato uomo politico, fu tra gli esponenti [...] ceto che aveva come tratti distintivi la "grandigia", la "potenza" e la "tirannia", contribuì certamente, insieme con i suoi il potere a Firenze, messo in atto da un gruppo di fuorusciti bianchi e ghibellini e fallito miseramente il 20 luglio a La ...
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CARAPELLE, Aristide
Alessandro Albertazzi
Nacque a Napoli il 18 marzo 1878 da Carlo e Ambrogia Lattuada. Laureatosi in giurisprudenza nell'università di Palermo nel 1901, l'anno dopo entrò per concorso [...] trasferimento, degli impiegati e degli uffici dal centro alla periferia, ma lo stesso atto amministrativo avrebbe avuto un di ogni contenuto di potenzae di ogni contenuto etico... e quindi era il meno adatto a comprendere e quindi a volere l' ...
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LANCIA (Lanza), Galvano
Aldo Settia
Nipote ex fratre, piuttosto che figlio (come sostengono alcuni), di Manfredi (II) Lancia, marchese di Busca; certo figlio di una Beatrice, signora di Paternò, della [...] rifugiò dapprima nella propria terra di Tolve, presso Potenza, e raggiunse in seguito Manfredi. Approfittando anche dello a far atto di sottomissione. Essi, forse solo per guadagnare tempo, chiesero di potersi presentare al papa a Viterbo e di essere ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona volontà (I. Nievo); in senso relativo,...
atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica un giudizio morale: a. onesto, disonesto;...