Pittore (Valenza 1772 - Madrid 1850). Studiò a Valenza e Madrid con M. S. Maella; risentì anche l'influsso di R. Mengs. Pittore di corte dal 1815, ebbe incarichi per grandi pitture decorative (nel Palazzo [...] Reale e nel cosiddetto Casino di campagna), ma soprattutto svolse una larga attività di ritrattista. Collaborò anche alla creazione del museo del Prado. ...
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Pittore (Fuente de la Higuera, Valenza, 1506 circa - Bocairente 1579), allievo del padre Vicente, ne derivò le suggestioni dell'arte italiana (specie di Leonardo e di Raffaello) che egli accentuò fortemente, [...] forse anche in seguito a un supposto suo soggiorno in Italia. La maggior parte delle sue opere si trova a Valenza e nel museo del Prado (Madrid). ...
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SÁNCHEZ COELLO, Alonso
José F. Rafols
Pittore, nato verso il 1531 a Benifairó (Valenza), morto a Madrid l'8 agosto 1588. Fu l'allievo più abile di Anthonys Moor, dal quale derivò elementi fiamminghi; [...] di Tiziano. In grande favore presso il re, moltiplicò i ritratti dei principi e dei cortigiani (al Museo del Prado, ritratti dell'infante Don Carlos, dell'infanta Isabella Clara, ecc.) dipingendo con limpida e fredda precisione. Meno notevoli sono ...
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GARCÍA de MIRANDA, Juan
José F. Rafols
Pittore castigliano, nato a Madrid il 13 settembre 1677, ivi morto l'8 maggio 1749. Fu scolaro di Juan Delgado. Monco della mano destra fin dalla nascita, dipingeva [...] Madonna. Gli furono ordinate pitture per il romitorio di S. Isidoro, per i Cappuccini del Prado e per la chiesa di S. Egidio a Valladolid. Nel museo del Prado a Madrid si conservano due suoi quadri, la Natività e lo Sposalizio della Vergine.
Bibl ...
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Scultore e medaglista (Menaggio 1509 - Milano 1590); come medaglista, rivelò un fine senso pittorico, unito a forti qualità ritrattistiche: medaglie dell'Aretino (1537), Carlo V, Filippo II, Maria d'Ungheria, [...] anche dell'influsso di Michelangelo e del Sansovino: statua di Filippo II (1551); gruppo di Carlo V e il Furore (Madrid, Prado, fuso nel 1551); monumento di Ferrante Gonzaga (1557-64) a Guastalla; monumento a Gian Giacomo Medici (1560-63) nel duomo ...
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Pittore e incisore (Santander 1781 - Madrid 1859), capostipite di una famiglia d'artisti. Studiò a Madrid e presso J.-L. David a Parigi (1802-06); fu a Roma con G. Ferro fino alla restaurazione; tornato [...] 1823) fu il massimo esponente del neoclassicismo; in seguito divenne rettore dell'accademia di Madrid e direttore del museo del Prado (1838-57), che riorganizzò e di cui compilò il primo catalogo sistematico; fondò un laboratorio litografico. Fu noto ...
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Pittore (Parigi 1656 - ivi 1746), uno dei principali ritrattisti del suo tempo. Formatosi ad Anversa, studiò poi a Londra con P. Lely: il suo stile, fondato su un sicuro senso della composizione fastosa [...] il tono aulico voluto dai soggetti (Giacomo Stuart fanciullo, Londra, National portrait gallery; Anna Maria Vittoria di Spagna, Prado; ecc.). Accolto nel 1683 all'Académie Royal, L. dipinse anche quadri storici e nature morte in cui riaffiorano le ...
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Pittore lombardo (n. 1580 circa - m. Madrid 1649), forse allievo del Caravaggio; dal 1611 lo si trova a Toledo, e poi a Madrid dove fu maestro di disegno del re Filippo IV. Risentì dell'influenza di O. [...] Gentileschi e di D. Velázquez, del quale fu amico. Opere a Toledo (affreschi in S. Pedro Martir), a Cordova (cattedrale), e al Prado (Allegoria). ...
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Città della Spagna (6.497.124 ab. nel 2018), capitale dello Stato e capoluogo dell’omonima provincia. Situata nella Nuova Castiglia, sorge sulla Meseta, alle pendici meridionali della Sierra de Guadarrama, [...] (2005).
Di notevole rilievo è l’attività delle arazzerie, attive a M. sin dal 16° secolo.
Tra i musei, oltre al Prado (imponente collezione di pitture italiane, spagnole, fiamminghe) e al Museo Reina Sofia (che dal 1991 ha annesso il Museo d’arte ...
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Commediografo spagnolo (Madrid 1731 - ivi 1794). Il suo teatro, di grande valore storico e documentario, fonde talvolta l'ultima tradizione della commedia mitologica calderoniana con i nuovi interessi [...] frequente offre nel sainete il quadro preciso di tutti i possibili aspetti della vita madrilena, spec. popolari, come per es. in El Prado por la noche (1765), La Plaza Mayor por Navidad (1765), La Pradera de San Isidro (1766), El rastro por la mañana ...
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pradiano
s. m. e agg. Chi o che preferisce indossare abiti o accessori della casa di mode Prada; che si richiama alle sue linee e al suo stile. ◆ Venti modelli di borse, compresa una rivisitazione del vecchio zaino pradiano. Femminile e maschile...
pradismo
s. m. Stilema tipico della casa di mode Prada. ◆ Gli stilisti più celebri non si capacitavano, stava succedendo qualcosa di imprevisto, di sfuggente: e tanto per adattarsi all’aria che tirava, ce ne furono che cominciarono a fare...