BRANDO (Brandi), Domenico (Micco)
Antonella Pampalone
Figlio del prospettico e ornatista Gaetano e di Angiola Donadio, nacque a Napoli e fu battezzato il 12 ag. 1684 con i nomi di Martino Domenico Raimondo. [...] - o ad altri paesaggisti ancora sconosciuti alla critica - o viceversa; rare le opere firmate (Stoccarda, Museo; Madrid, Prado): oltre le numerosissime opere in collezioni private si ricordano quelle nella Galleria Harrach di Vienna già citata dal De ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] opere sopra citate. La Cacciata dei mercanti dal tempio del Prado ci offre un primo piano con una natura morta veramente superba un Velázquez in tono minore. Il Concerto, anche del Prado, parimenti sfoggia un senso degli oggetti straordinario pur nel ...
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MARATTI (Maratta), Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Camerano, nei pressi di Ancona, il 18 maggio 1625, figlio di Tommaso (di natali dalmati) e di Faustina Masini. Grazie al sostegno economico dell'amico [...] cittadina. Pur ispirata a una tela sacchiana di analogo soggetto databile intorno al 1628-29 (oggi conservata al Museo del Prado di Madrid), la pala d'altare si mostra già sorprendentemente sicura e autorevole. A essa fecero seguito la Gloria dei ...
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TORTORINO, Francesco
Paola Venturelli
– Non si conoscono il luogo e la data esatta di nascita di questo «milanese, intagliator ne’ camei et nel cristallo», citato quale autore di vasi con «gli amori [...] F. T.» (1554-1565), in Artes, V (1997), pp. 138-159; Ead., «Nel buon gusto greco». F. T. e un vaso di cristallo al Prado, in Itinerari d’arte in Lombardia dal XII al XX secolo. Scritti offerti a Maria Teresa Binaghi Olivari, a cura di M. Ceriana - F ...
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LEONI, Leone
Walter Cupperi
Nacque nel 1509, ad Arezzo o nei suoi dintorni, da Giovambattista. Sono ignoti sia il nome della madre sia quello del maestro presso cui il L. si formò come scultore. Sposò [...] 1556, con l'intesa che Pompeo le avrebbe portate a termine a Madrid, dove sono oggi conservate al Museo del Prado. Le parti attribuibili al primo rivelano un'ampia e sedimentata cultura figurativa: nei quadri marmorei la ricca cornice rinvia molto ...
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SINATRA, Vincenzo
Stefano Piazza
– Nacque a Noto da Antonio e da Paola Gaita nel 1707, in un momento in cui la città stava vivendo un’eccezionale attività edificatoria, esito dello sforzo ricostruttivo [...] , de’ mastri muratori ed intagliatori di questa suddetta città» (ibid.).
Morì il 26 agosto 1782.
Fonti e Bibl: V. Arezzo Prado, Cenni storici sugli avvenimenti netini, Noto 1862, p. 156; N. Pisani, Noto, barocco e opere d’arte (con documenti inediti ...
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CESURA, Pompeo
Giuseppe Scavizzi
Nacque probabilmente all'Aquila (donde il soprannome di Pompeo dall'Aquila, o Pompeo Aquilano) da una "onorata famiglia" che diede anche alcuni scrittori durante i secoli [...] poteva poi rafforzarsi nella stessa città natale dove era allora visibile, nella chiesa di S. Silvestro, quella Visitazione del Prado che è un chiaro esempio delle tendenze della tarda arte raffaellesca. Ma su questo primo periodo del C. non si ...
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TORRESANI, Andrea
Francesco Baccanelli
– Nacque intorno al 1695, a Brescia o nelle vicinanze, da Antonio (risulta sconosciuta, invece, l’identità della madre). La data si ricava dal registro dei morti [...] 1802 da Andrea Appiani e Alessandro Belinzaghi e confermati grazie al confronto con il Paesaggio con torrente, pastori e mucche del Prado (Bona Castellotti, 1991, pp. 105, 111; Bianchi, 1999), e il Gruppo di popolani, a matita nera con lumeggiature a ...
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CRESPI, Giovanni Battista, detto il Cerano (anche Cerrano e Serrano)
Marco Rosci
Figlio di Raffaele, la mancanza del documento di nascita ne rende incerta, oltre che la data (di cui si tratta in seguito), [...] , in L'Arte, XLV (1942), pp. 159-79; XI-VI (1943), pp. 14-38; Varia. El "San Carlos Borromeo", atribuido a C., en el Prado, in Archivo español de arte, XXII (1949), pp. 79 s.; M. Gregori, I ricordi figurativi di A. Manzoni, in Paragone, I ( 1950), 9 ...
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DUGHET, Gaspapd (detto Gaspard Poussin o Le Guaspre)
Marie Nicole Boisclair
Figlio di Jacques, cuoco di origine parigina, e di Dorotea Scaruffo, italiana, nacque a Roma il 4 giugno 1615. Poco dopo il [...] cadenza più animata.
I più begli esempi di questa maniera sono, nel 1656-57: Paesaggio con Maddalena penitente (Madrid, Prado), con Tancredi ed Erminia (Roma, Galleria naz. d'arte antica), con Piramo e Tisbe (Liverpool, Walker Art Gallery), Marina ...
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pradiano
s. m. e agg. Chi o che preferisce indossare abiti o accessori della casa di mode Prada; che si richiama alle sue linee e al suo stile. ◆ Venti modelli di borse, compresa una rivisitazione del vecchio zaino pradiano. Femminile e maschile...
pradismo
s. m. Stilema tipico della casa di mode Prada. ◆ Gli stilisti più celebri non si capacitavano, stava succedendo qualcosa di imprevisto, di sfuggente: e tanto per adattarsi all’aria che tirava, ce ne furono che cominciarono a fare...