Scultore (n. San Julián de Cumbraos, Galizia - m. Santiago de Compostela 1677), allievo di G. Fernandez. Tra le opere, gli stalli del coro del monastero benedettino di S. Martín Pinario a Santiago (1641-47), i retablos della cattedrale di Orense e del monastero cisterciense di Montemerramo, il S. Giacomo nella cappella maggiore della cattedrale di Santiago (1667) ...
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Pittore (Toledo 1545 circa - Madrid 1599). Ottimo ritrattista, fu inviato da Filippo II in Marocco per ritrarre i membri della corte del sultano. Nelle sue opere dimostra la conoscenza dell'arte italiana, [...] in particolare di A. del Sarto e G. Muziano (Sacra famiglia tra santi e Alonso de Villega, 1589, Prado). ...
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Scrittore cileno (Santiago 1886 - Viña del Mar 1952), prof. d'estetica e di storia dell'arte, direttore del Museo di belle arti di Santiago. Di tendenza naturalista, non disdegnò le note intimistiche e il simbolismo. Ha pubblicato, tra l'altro, raccolte di poesie: Flores de cardo (1908), La casa abandonada (1912), El llamado del mundo (1913), Los pájaros errantes (1915), No más que una rosa (1949); ...
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Generale e uomo politico peruviano (Huánuco 1826 - Parigi 1901); capeggiò (1865) la rivoluzione contro J. A. Pezet; assunta la dittatura, ottenne (1866) l'alleanza del Cile nel conflitto contro la Spagna. Deposto (1868) per un'impopolare politica amministrativa ed economica, P. fu chiamato alla presidenza nel 1876; fautore della guerra contro il Cile, le successive sconfitte portarono alla sua caduta ...
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Ingegnere e uomo politico peruviano (Lima 1889 - Suresnes 1967), figlio di Mariano Ignacio P.; deputato (1919-21), esiliato fino al 1932, poi presidente della Repubblica (1939-45); avvicinò il suo paese alla politica degli USA e legalizzò all'interno l'APRA. Di nuovo presidente della Repubblica nel 1956, fu deposto nel 1962 da un colpo di stato militare e quindi costretto a recarsi in esilio ...
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Conquistatore spagnolo (sec. 16º). Partecipò alla conquista del Perù; di qui discese nel nord dell'Argentina, e fondò nella regione del Tucumán la città omonima e altre, nel 1550. Dipendente dapprima da P. Valdivia, conquistatore del Cile, N. tentò in seguito di governare in modo autonomo; fu arrestato da F. de Aguirre e inviato a Santiago del Cile ...
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Pittore (Orgaz, Toledo, 1561 - Granada 1627), allievo di Blas de Prado. Specialista di nature morte (San Diego, Fine art gallery), coltivò anche la pittura religiosa, in composizioni semplificate che mostrano [...] un vivo interesse per la resa della luce e del volume. Nel 1603 si ritirò nella certosa di Paular e poi (1612) in quella di Granada, per la quale eseguì numerose opere (Storie di s. Bruno, 1615 circa) ...
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Pittore (Madrid 1823 - Siviglia 1897). Si dedicò alla pittura di soggetto storico: per il Prado dipinse una serie di ritratti idealizzati di re di Spagna, e per la Biblioteca Colombiana di Siviglia una [...] serie di umanisti e poeti ...
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Pittore (n. in Castiglia 1550 circa). Fra le sue opere, influenzate dalla pittura rinascimentale italiana, ricordiamo La morte della Vergine (Madrid, Prado). ...
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pradiano
s. m. e agg. Chi o che preferisce indossare abiti o accessori della casa di mode Prada; che si richiama alle sue linee e al suo stile. ◆ Venti modelli di borse, compresa una rivisitazione del vecchio zaino pradiano. Femminile e maschile...
pradismo
s. m. Stilema tipico della casa di mode Prada. ◆ Gli stilisti più celebri non si capacitavano, stava succedendo qualcosa di imprevisto, di sfuggente: e tanto per adattarsi all’aria che tirava, ce ne furono che cominciarono a fare...