Patrizia romana (sec. 4º d. C.) della famiglia degli Anici Petronî, figlia di Petronio Probo, praefectusurbi (329-31), moglie di Clodio Celsino Adelfio, praefectusurbi (351). Scrisse un poema, perduto, [...] sulle lotte di Costanzo II contro l'usurpatore Magnenzio (351-53); poi (362 circa), o convertitasi al cristianesimo o confermatasi nella fede cristiana, scrisse una narrazione del Vecchio e del Nuovo Testamento ...
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Nome di alcuni personaggi della gente Lucrezia, dei quali principali furono: 1. Spurio L. T., secondo la tradizione senatore e praefectusurbi di Tarquinio il Superbo, consul suffectus nel 509 a. C., padre [...] di Lucrezia. 2. Tito L. T., console nel 508 e nel 504 a. C., che si distinse nella guerra contro Porsenna e vinse i Sabini. 3. Lucio L. T., console (462 a. C.) vincitore degli Equi e dei Volsci. 4. Lucio ...
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Funzionario romano (4º sec. d. C.) di origine araba; fu comes Orientis (358), e partecipò con Giuliano l'Apostata alle operazioni contro i Parti, convertendosi al paganesimo per tornare, poco dopo la morte [...] di Giuliano (363), al cristianesimo. Fu in seguito assai influente a Costantinopoli (dove fu praefectusurbi nel 363 e 369, console nel 372 e praefectus praetorio per Orientem dal 369, per diversi anni) fino verso il 377. Fu amico di Libanio che gli ...
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Uomo politico romano (1º-2º sec. d. C.). Console suffetto (110), governatore della Cappadocia e dell'Armenia, poi della Siria (117-119); di nuovo console (120), poi governatore dell'Africa (125), infine [...] praefectusurbi, nel 138 fu dimesso da questa carica poiché, aspirando alla successione di Adriano, si dimostrò contrario all'adozione di Antonino Pio. Proavo di Marco Aurelio. ...
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Console suffetto (45 d. C.), proconsole d'Asia (56 circa), fu (57) legato in Mesia, ove sottomise varie popolazioni danubiane, e trasferì oltre 100.000 persone al di qua dal Danubio (intorno al 62); praefectus [...] urbi (73), ricevette da Vespasiano gli ornamenti trionfali, e fu console per la seconda volta nel 74; fu sepolto nella tomba dei Plauzî (v.). ...
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Uomo politico romano (sec. 1º d. C.), originario di Torino; fu pretore urbano, legato d'Asia e due volte console; fissò i confini tra l'Africa vetus e nova (73-74 circa); in Germania fece prigioniera l'eroina [...] e profetessa Velleda (77); fu praefectusurbi (88). A lui dedicò una poesia Stazio (83). ...
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Console (1 a. C.), nel 6-8 circa d. C. governatore dell'Africa, dove si guadagnò gli ornamenta triumphalia per una spedizione contro i Musulamî e i Getuli. Nel 31 fu nominato praefectusurbi da Tiberio. [...] Un figlio e un nipote, omonimi, furono rispettivamente consoli nel 25 e nel 60 ...
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Nome gentilizio romano; importante fu la famiglia dei P. che (sec. 4º d. C.) si imparentò con gli Anici, quando Petronio Probino (lat. Petronius Probinus; console nel 341), figlio di Petronio Probiano [...] praefectusurbi (329-331) e fratello di Proba, sposò una discendente degli Anici. ...
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Nel mondo romano, titolo proprio, fino al 4° sec. d.C., di alti funzionari: praefectus praetorio, praefectusurbi, magister militum, comites rerum privatarum e sacrarum largitionum, i consoli ecc. Al titolo [...] era connessa una serie di privilegi nel diritto pubblico e privato ...
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Generale romano (fine 1º - inizî 2º sec. d. C.); oriundo di Augusta Taurinorum (Torino), senatore, due volte console (97 e 103), più volte legato (in Spagna, Belgica, Pannonia), infine praefectusUrbi. ...
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prefetto
prefètto s. m. [dal lat. praefectus, propr. «preposto, messo a capo» (der. di praeficĕre, comp. di prae «avanti» e facĕre «fare»)]. – 1. Nell’antica Roma, funzionario o ufficiale investito di funzioni giurisdizionali per delega di...
eparco
(o eparca) s. m. [dal gr. ἔπαρχος «comandante», comp. di ἐπί «sopra» e ἄρχω «comandare»] (pl. -chi). – Nome con cui i Greci, al tempo dell’Impero romano, indicavano il capo di una provincia; fu così chiamato anche il praefectus urbi...