Vedi RAVENNA dell'anno: 1965 - 1996
RAVENNA (Ravenna, ῾Ραβέννα, ῾Ραουέννα)
F. W. Deichmann
Capitale dell'Impero Romano d'Occidente dal 402-4 al 476; poi del regno di Odoacre e dal 494 del regno ostrogoto; [...] città fu da allora in poi la sede del Praefectus praetorio per l'Italia e perciò direttamente dipendente da R. nel passato: D. Spreti, De amplitudine, eversione et restauratione Urbis Ravennae libri tres, i° ed., Venezia 1489, 2a ed., Ravenna 1793 ...
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Vedi CATACOMBE dell'anno: 1959 - 1994
CATACOMBE
E. Coche de La Ferté
Red.
Red.
1. L'espressione ad catacumbas, in catacumbas indicava una zona tra la seconda e la terza colonna miliare sulla via Appia, [...] tutti i sarcofagi cristiani è senza dubbio quello del praefectus urbi Giunio Basso (v.) (metà del IV Osservazioni sopra gli antichi cimiteri, p. 564 ss.; G. B. De Rossi, Inscr. chr. urbis Romae, I, Roma 1861, p. 530; id., in Bull. Arch. Crist, II s., ...
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MAGAZZINO (ὡρεῖον, σιτοϕυλακεῖον, ἀποϑηκη; horreum [granarium])
R. A. Staccioli
Speciali costruzioni ideate per scopi puramente pratici come depositi di derrate alimentari e, quindi, magazzini, ma per [...] sotto la sorveglianza degli edili, durante la Repubblica, e del praefectus annonae, attraverso procuratores, durante l'Impero, essi erano particolarmente dai frammenti della pianta marmorea severiana (Forma Urbis), ci offre un panorama, sotto molti ...
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PORTO (Ostia) (Portus Ostiensis, Portus Urbis Romae)
V. Scrinari
Antico nucleo urbano dell'epoca imperiale romana, oggi non più esistente come tale ed il cui territorio è diviso tra la proprietà privata [...] ) diventando poi sempre più strettamente dipendente da Roma, sotto l'amministrazione, nel IV sec., del suo praefectus annonae e poi nel V sec. del comes Portus Urbis Romae.
È bene precisare che nelle iscrizioni dal I al III sec. non si parla mai di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Ravenna
Francesca Romana Stasolla
Ravenna
Città (gr. Ῥαβέννα, Ῥαουέννα; lat. Ravenna) dell’Emilia Romagna, posta [...] il palazzo di Onorio, sulle strutture del praetorium del praefectus classis, situate nei pressi del porto, e il successivo con una serie di trasformazioni che modificarono la forma urbis ravennate, fino ad allora immutata nelle sue linee generali ...
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PROBIANO (Rufius Probianus)
C. Bertelli
Il nome di Rufio P., con l'appellativo di vir clarissimus vicarius urbis Romae, compare nell'iscrizione di un dittico d'avorio, nei Musei di Berlino, con raffigurazione, [...] gruppo è datato.
L'elenco dei vicarii urbis presenta alcune lacune: significative, per collocarvi l Mazzarino egli sarebbe invece quel Gabinio Vezio Probiano che, cristiano, era stato praefectus urbi nel 377 e che è ricordato da iscrizioni (C.I.L., ...
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numerario1
numeràrio1 agg. e s. m. [der. di numero, numerare; nel sign. 2, dal lat. numerarius «computista, contabile»]. – 1. agg., ant. Che rientra nel numero fisso e limitato per la sua categoria (in contrapp. a soprannumerario): diacono...