PRETORE
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Magistrato romano fra i maggiori. Il senso originario della parola praetor (da prae e ire: colui che va innanzi) è quello di comandante di un esercito; e fu infatti questo [...] dei capi è in situazione inferiore rispetto all'altro, ma anche da un'antica legge di Roma stessa, dove è menzionato un praetor maximus. Da ciò varie ipotesi, in parte conciliabili l'una con l'altra e in parte contrastanti: che la magistratura più ...
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Capo (praetor) della Lega latina insieme a L. Numisio (340 a. C.), oriundo di Sezze, chiese al senato romano la parità dei diritti tra Romani e Latini; si narra che avendo, di fronte alla ripulsa del senato, [...] manifestato disprezzo per il Giove dei Romani, sia morto improvvisamente ...
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Nome umanistico del teologo protestante Gottschalk Schulz (Salzwedel, Magdeburgo, 1524 - Wittenberg 1573), formato sul latino praetor per il ted. Schulz e sul corrispondente ebraico Abdias di "servo di [...] Dio" per il ted. Gottschalk. Allievo di Melantone a Wittenberg, divenne prima rettore del Gymnasium di Salzwedel (1548), poi (1553) preside di quello di Magdeburgo. Prof. di lingua ebraica all'accademia ...
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Storico romano (n. 118 a. C. circa - m. Creta 67 a. C.). Nel 78 fu praetor urbanus, poi propretore in Sicilia; prese parte alla guerra contro i pirati come legato di Pompeo, ma cadde malato e morì a Creta. [...] Della sua opera (Historiae), che in 23 libri narrava la guerra sociale e la guerra civile di Silla, abbiamo molti ma brevi frammenti. Sallustio, lodando l'arte di S., ne biasimava la parzialità, ciò che ...
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FRONTINO, Sesto Giulio (Sextus Iulius Frontinus)
Marco Galdi
Nacque verso il 40 d. C., e fu praetor urbanus nel 70. In lui le qualità di scrittore tecnico si fondono egregiamente con quelle di soldato [...] e di amministratore. Console nel 74, successe al bellicoso Petilio Cereale nel governo della Britannia, dove poi fu sostituito, nel 78, da Agricola. Nel 97 fu curator aquarum di Roma. Nel 98 fu consul ...
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Giureconsulto canonista (n. Roma - m. 1527). Avvocato concistoriale (1485), uditore di Rota (1493), quindi vicario del pontefice e praetor nel Gymnasium Romanum; vescovo di Lucera, fu creato cardinale [...] (1517). Tra le opere: De computatione dotis in legitimam; De concilio ...
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Magistrato istituito ai tempi di Adriano nelle circoscrizioni giurisdizionali dell’Impero – eccettuata la diocesis urbica dove aveva competenza il praetor urbanus – per esercitare la giurisdizione civile [...] superiore a una certa somma e per tutti gli atti per i quali occorreva prima adire i magistrati urbani. In Italia, dove furono in numero di cinque, gli iuridici scomparvero con Diocleziano, quando questa ...
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Giurista romano (m. 152 a. C.); figlio di Catone il Censore, distintosi alla battaglia di Pidna nel 168 a. C., praetor designatus per il 151. Fu celebrato sia come autore di responsa, sia come scrittore [...] fecondo. Pare vadano attribuiti a lui, anziché al padre (col quale venne dai posteri talvolta confuso), i Commentarii iuris civilis e un'altra opera di almeno 15 libri. n Da lui prende nome la cosiddetta ...
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Diritto
Organo monocratico (cioè composto da un unico magistrato) a cui era affidata la giurisdizione civile e penale, oltre ad attività secondarie di natura amministrativa e di volontaria giurisdizione, [...] chiamati consoli. Secondo la tradizione, solo nel 367 a.C. fu creato un pretore per esercitare la giurisdizione in Roma (praetor urbanus). Accanto al pretore urbano ne fu creato, nel 243 a.C., un altro, cui spettava l’esercizio della giurisdizione ...
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IACOVACCI, Domenico
Giuseppe Ermini
Giureconsulto canonista italiano, nato a Roma da nobile famiglia e morto il 2 luglio 1527. Fu nominato avvocato concistoriale nel 1485, uditore di Rota nel 1493, [...] e poi vicario del pontefice e praetor nel Gymnasium Romanum; vescovo di Lucera, fu assunto nel 1517 al cardinalato.
Scrisse un'opera De computatione dotis in legitimam, e un ampio lavoro De concilio (Roma 1538, Parigi 1672, e in Tractat. univ. iuris, ...
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de minimis non curat praetor
〈de mìnimis ... prètor〉. – Massima latina («il pretore non tiene conto delle cose piccolissime», cioè dei particolari minimi, insignificanti) tuttora in uso, talvolta anche nella forma abbreviata de minimis, per...
propretore
propretóre s. m. [dal lat. propraetor -oris, comp. di pro- «al posto di» e praetor «pretore» (anche pro praetore)]. – Nella Roma repubblicana, il pretore che, dopo aver esercitato per un anno tale carica, veniva destinato al comando...