Sono in generale definiti substandard gli elementi che, nell’architettura sociolinguistica di una lingua (➔ varietà), stanno al di sotto dello standard (➔ italiano standard), vale a dire occupano i settori [...] plurale, neutralizzando l’opposizione con loro (gli amici con il suo [= «loro»] cane); costrutti frasali a prevalente organizzazione pragmatica come il ➔ tema sospeso (io il vino non mi prende alle gambe). Nella ➔ pronuncia, è substandard un accento ...
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CARPESANO (Carpesani, de Carpesanis), Francesco
Tiziano Ascari
Nato a Parma il 4 ott. 1451 da Antonio, medico e letterato, studiò probabilmente nella città natale e si fece prete. Nel 1473 entrò, come [...] dell'opera è molto equilibrata, sono, come testimonianze dirette, un'ottima fonte di notizie. La narrazione è strettamente pragmatica: l'autore non dà mai giudizi sulle persone, né cerca di delinearne il carattere. Le orazioni dei personaggi ...
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storia dell’economia e diritto
Enrico Baffi
Francesco Parisi
Le relazioni law and economics
La disciplina law and economics, cioè «diritto ed economia» (o «analisi economica del diritto») è tra gli [...] dalla fine del 1800), basata sull’analisi dei casi giurisprudenziali e sulla elaborazione di una visione della legge, pragmatica, ma al contempo frammentaria e priva di coerenza unitaria. L’economia ha fornito il rigore analitico necessario per ...
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Giuliano Battiston
Dal 2010, in Afghanistan e nelle cancellerie occidentali prevale l’idea che la soluzione militare al conflitto sia inefficace, e che sia indispensabile perseguire la via del dialogo [...] compromessi, ma che una volta conquistata la fiducia dei suoi uomini possa tornare a dare voce all’anima più pragmatica e conciliante. Sul fronte governativo, va segnalato l’attivismo del presidente Ghani, che sin dal suo insediamento nel settembre ...
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CAFARO, Costantino
Aldo Mazzacane
Di famiglia d'origine genovese, nacque intorno al 1600 a Cava dei Tirreni, dove il padre Gian Leonardo, capitano nel corpo degli ingegneri militari dell'esercito napoletano, [...] nunc viventium nomenclatura, Neapoli 1653, p. 68. In qualità di ingegnere regio il C. è citato nella Pragmatica VI, de Magistris artium seu artificibus, in B. Aldimari, Pragmaticae, Edicta, Decreta, Regiaeque Sanctiones Regni Neapolitani, Nealpoli ...
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Ogni fenomeno passivo della coscienza.
Aristotele identifica l’a. con il patire, e quindi con una delle dieci categorie della sostanza vivente. Oggetto del patire sono i sensi, che trasmettono all’anima [...] a meno delle a., genera solo una conoscenza illusoria. Intese come passioni, peraltro, le a. sono giudicate da Kant, non diversamente che dal razionalismo, «cancri della ragion pura pratica, per lo più inguaribili» (Antropologia pragmatica, § 81). ...
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prameya
Termine sanscr. («conoscibile») che indica ciò che è oggetto di una conoscenza valida. A seconda delle scuole, l’oggetto della conoscenza è ritenuto esterno o interno, reale o concettuale. L’approccio [...] e che quindi non necessitano di strumenti per conoscerli, vanificando quindi l’intero schema dei pramāṇa. Jayanta Bhaṭṭa e Vācaspati Miśra adottano invece una posizione pragmatica ritenendo autovalidante una conoscenza non messa in dubbio. ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] senza che questo subisca perdite in potenzialità espressive.
Affine alla teoria ridondantistica della v. è la concezione pragmatica sostenuta da F.P. Strawson, nota come teoria performativa della v., secondo la quale premettendo la locuzione ...
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Cenni storici. - Speciale menzione meritano, per l'Oriente, le carceri cinesi, indiane ed ebraiche. In Cina si ebbero varie forme, dai ceppi a prigioni anguste, dal sistema indiretto e raffinato di estremo [...] in quelle carceri; i baroni di Napoli, ancora nel 1560, avevano carceri sotterranee prive di luce e d'aria, e una pragmatica emanata per ottenere una riforma non fu eseguita. Le carceri dei vescovi e dell'inquisizione non si fermarono al Medioevo ma ...
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PIDGIN E CREOLE, LINGUE
Maurizio Gnerre
(v. pidgin-english, XXVII, p. 164; creole, lingue, XI, p. 833)
Le lingue p. e c. parlate attualmente sono forse più di 200, presenti in tutti i continenti, con [...] Medioevo in poi (un p. a base romanza chiamato anche sabir), oppure ad alcune tendenze universali presenti nella pragmatica e nell'uso delle lingue (o addirittura, come alcuni studiosi sostengono, nella mente umana) che spiegherebbero la somiglianza ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...