Filosofo (Montpellier 1798 - Parigi 1857). Allievo della Scuola Politecnica a Parigi nel 1814 e 1815, segretario di Saint-Simon dal 1817 al 1824, il suo primo interesse, sotto l'influenza appunto di Saint-Simon, [...] ricerca di cause ma di leggi. Una seconda caratteristica delle scienze comtiane è la loro natura, in ultima istanza, pragmatica. La conoscenza scientifica non è disinteressata, ma ha sempre un diretto o indiretto fine sociale. Il sapere positivo è ...
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Filosofo francese (n. Argentan, Orne, 1959). Pensatore tra i più significativi dell'odierno panorama intellettuale francese, ha tentato di rifondare in chiave del tutto atea e materialista i paradigmi [...] fatto seguito La puissance d'exister. Manifeste hédoniste (2006, trad. it. 2009), tentativo di fondazione di una filosofia pragmatica applicabile al quotidiano, Le souci des plaisirs. Construction d'une érotique solaire (2008, trad. it. 2009), sul ...
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Hamer, Robert
Emanuela Martini
Regista e sceneggiatore cinematografico inglese, nato a Kidderminster (Hereford e Worcester) il 31 marzo 1911 e morto a Londra il 4 dicembre 1963. Considerato unanimemente [...] Dearden) e una sintesi esemplare delle diverse anime che caratterizzavano la Ealing (quella surrealista e fantasiosa di Cavalcanti e quella pragmatica e realistica di Balcon). Nel giro di pochi anni H. divenne uno dei registi di punta della casa di ...
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Crawford, Broderick (propr. William Broderick)
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico statunitense, nato a Filadelfia il 9 dicembre 1911 e morto a Rancho Mirage (California) il 26 aprile 1986. La [...] volgarità e alla tracotanza di Harry Brock, l'uomo d'affari disonesto, un tocco di sapida, umoristica e pragmatica lucidità. Agli inizi degli anni Cinquanta interpretò altri film appartenenti a generi diversi, in cui ebbe comunque ruoli secondari ...
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Uomo politico britannico (n. Edimburgo 1953). Eletto segretario del Labour party (1994), guidò il partito alla vittoria nelle elezioni del 1997, sostenendo una politica che coniugava i principi liberali [...] unica, B. avviò un nuovo corso laburista che, ben lontano dalla tradizione del partito, affiancava a una linea pragmatica e liberale una forte carica etico-nazionalistica: indicativi in questo senso sono stati i richiami morali ai "doveri contro ...
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Filosofo statunitense (Denver, Colorado, 1901 - Gainesville, Florida, 1979); ha recato sul terreno del pragmatismo e del behaviorismo americani le istanze più vive delle indagini neopositivistiche europee [...] i segni e gli oggetti denotati, e alla sintattica, volta a determinare le relazioni tra i segni, M. auspicava la nascita della pragmatica, interessata alle relazioni tra i segni e chi li usa. Accanto all'interesse per la semiotica, è presente nella ...
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Gerini, Claudia. – Attrice teatrale, cinematografica e cantante italiana (n. Roma 1971). Esordì sul grande schermo nel film Roba da ricchi (1987); il successo è arrivato, però, solo in seguito ad alcune [...] corpo; Fuori la verità (2025). Nel 2022 l'attrice ha esordito nella regia con la pellicola Tapirulàn, di cui è stata anche interprete, e nel 2023 ha pubblicato l'autobiografia Se chiudo gli occhi. Vita, amori e passioni di una pragmatica sognatrice. ...
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BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] di A. B.,in Riv. di filosofia neo-scolastica,XXXVIII (1946), pp. 307-322; A. Vasa, La problematica di razionalismo critico e pragmatismo sociale in A. B. e nella sua scuola,in Riv. di storia della filosofia,III (1948), pp. 34-44; G. Bontadini, Dall ...
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DORIA, Marcantonio
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque attorno al 1570 da Agostino e da Eliana Spinola di Goffredo, primogenito di tre maschi e due femmine: Gian Luta, Giacomo Massimo, Gian Carlo (tutti [...] complicità tra il Prato, il Cebà e il Doria. In effetti, scarna di dati che documentino una partecipazione pragmatica alla vita politica, la personalità del D. andrebbe piuttosto indagata attraverso la riflessione teorica da lui condotta ed affidata ...
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Filosofo tedesco, nato a Düsseldorf il 15 marzo 1922; ha insegnato nelle università di Kiel (1962-69), Saarbrücken (1969-72) e Francoforte sul Meno (1972-92). Nel 1988 gli è stato assegnato il premio internazionale [...] su implicite regole intersoggettive il cui rispetto è la precondizione di ogni discorso significante.
Innestando i motivi pragmatici presenti nella semiotica di Peirce e nella teoria del significato dell'ultimo Wittgenstein su una linea di pensiero ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...