Filosofo italiano (n. Bologna 1933), professore di filosofia teoretica all'Università di Milano. Allievo di E. Paci, si è inizialmente interessato al pensiero fenomenologico, inaugurando successivamente [...] e ontologiche del simbolo e della scrittura. Tra le opere: Introduzione alla fenomenologia come scienza (1965); Il pragmatismo americano (1972); Semiotica e filosofia (1978); Passare il segno. Semiotica, cosmologia, tecnica (1981); Il silenzio e la ...
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Filosofo inglese (Ottensen, Altona, 1864 - Los Angeles 1937), di famiglia oriunda tedesca; prof. al Corpus Christi college di Oxford; quindi (1929) negli USA quale prof. alla Cornell University e all'univ. [...] umana (così come gli altri valori, bellezza, bontà, ecc.), sempre relativa e sempre connessa ai fini dell'uomo. Tipicamente pragmatista l'accento sulla relazione tra vero e utile, anche se S. giudicò sempre improponibile un suo rovesciamento puro e ...
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Regista cinematografico (Galveston 1895 - Paso Robles, California, 1982). Uno dei più significativi autori del cinema statunitense tra l'apogeo del muto e l'affermazione del sonoro, iniziò l'attività di [...] regista nel 1919. Celebrò nei suoi film i valori tipici di certa ideologia americana come il pragmatismo e l'individualismo, ma con una vocazione umanistica e una solidità linguistica ed espressiva per alcuni aspetti inimitabile. Tra i suoi numerosi ...
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Kramer, Stanley (propr. Stanley Earl)
Francesco Bolzoni
Produttore e regista cinematografico statunitense, nato a New York il 29 settembre 1913 e morto a Woodland Hills (California) il 19 febbraio 2001. [...] sempre conservare un equilibrio fra l'atteggiamento liberal caratteristico dell'intellettuale newyorkese legato al pragmatismo democratico fiorito negli anni Trenta, e l'attivismo imprenditoriale dell'industriale cinematografico della California ...
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Epstein, Julius J.
Patrick McGilligan
Sceneggiatore statunitense, nato a New York il 22 agosto 1909 e morto a Los Angeles il 30 dicembre 2000. Negli anni Quaranta, lavorando sotto contratto alla Warner [...] Bros. insieme al fratello gemello Philip G. (m. 1952), si distinse per l'efficienza, il pragmatismo e l'intelligenza, privilegiando l'adattamento di romanzi e testi teatrali alla scrittura di opere originali, esposte agli interventi della censura o ...
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Storico della logica e filosofo della scienza tedesco (n. Hagen 1928) cittadino statunitense dal 1944. Filosofo dai vasti interessi, R. ha contribuito in modo rilevante alla conoscenza della logica araba [...] for philosophy of science.
Opere
Numerosi i suoi lavori dedicati all'epistemologia nella prospettiva di una possibile conciliazione tra pragmatismo e idealismo in cui si colloca il recupero da parte di R. della teoria della verità come coerenza. Il ...
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Saggista e moralista (Resina 1887 - Roma 1941). Redattore del quotidiano Il Mondo e, soppresso questo, di altri giornali (fra cui da ultimo il Popolo di Roma), avversò il fascismo (Diario politico, post., [...] dedicò al giornalismo e alla saggistica, impegnandosi inoltre, sul piano filosofico, a sintetizzare le esigenze del pragmatismo e dell'idealismo (Teoria del pragmatismo trascendentale, 1915; Saggi di etica e di filosofia del diritto, 1915) e, dopo la ...
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Ritter, Thelma (propr. Thelma Adele)
Isabella Casabianca
Attrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a New York il 14 febbraio 1905 e morta ivi il 5 febbraio 1969. Il volto arguto e angoloso, [...] eloquente, la lunga linea delle labbra spesso piegate in un sorriso sardonico la resero ideale interprete di un brusco pragmatismo che si traduceva nella battuta pronta e pungente, nei modi burberi, temperati da ironia mista a dolcezza. Prestò la ...
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Uomo politico inglese (Portsmouth 1912 - Ringmer, East Sussex, 2005). Deputato laburista dal 1945 e membro della direzione del partito dal 1957, fu cancelliere dello Scacchiere (1964-67) e ministro degli [...] (1974-76), nel 1976 successe a Wilson nella carica di leader del Partito laburista e di primo ministro. Il suo pragmatismo non riuscì a venire a capo dei difficili problemi rappresentati dalla questione irlandese e dalla crisi economica, mentre il ...
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Poeta e critico letterario e teatrale ceco (Praga 1889 - ivi 1954). Dopo le prose decadenti degli esordî (Smuteční slavnosti srdcí "Cerimonie funebri dei cuori", 1911), si volse a una poesia segnata da [...] vlna "Onda di fuoco", 1922; Měsíčná noc "Notte di luna", 1927). Come critico all'inizio partecipò di quel pragmatismo e relativismo che ebbe in K. Čapek il maggior rappresentante, per poi dedicarsi a una critica spiccatamente soggettivistica. Tra i ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...