GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] della Lega della democrazia, nata a Roma nell'aprile del 1879, un programma nel quale spiccavano riforme di grande pragmatismo a lui già care da tempo, quali in primo luogo il suffragio universale, l'istruzione elementare obbligatoria e gratuita ...
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GORINI, Paolo
Fulvio Conti
Nacque a Pavia il 28 genn. 1813 da Giovanni, professore di matematica, e da Martina Pelloli. Compì gli studi nella città natale, prima presso il ginnasio del collegio di S. [...] pervenire dai mazziniani lodigiani, e il successivo avvicinamento alle posizioni della Società nazionale con cui accoglieva il pragmatismo della linea garibaldina e non poneva più in discussione la legittimità della monarchia sabauda. Del Mazzini ...
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DE VINCENTI, Antonio Felice
Daniele Pescarmona
Nacque a Torino intorno al 1690. Arruolatosi ancora giovane quale soldato del battaglione dei cannonieri, ebbe occasione di guadagnarsi di volta in volta, [...] e del classicismo iuvarriano. In maniera notevole, e la circostanza è da mettere in connessione con il pragmatismo delle proposte tecniche di solito accettate, conviene fare avvertimento alla composizione modulare che sta alla base delle soluzioni ...
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PALLAVICINI, Sandro
Antonella Pagliarulo
PALLAVICINI, Sandro (Alessandro Mario Luigi Piero). – Nacque a Ronciglione (Viterbo) il 23 febbraio 1908, da Chiara Draghi, figlia di Alessandro ‘possidente’, [...] dovette tornargli utile nella transizione verso la democrazia; certo è, infatti, che nel difficile tornante si mosse con pragmatismo aspettando gli eventi e non compromettendosi troppo con il fascismo.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre e la nascita ...
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FATTORI, Marino
Cristoforo Buscarini
Nacque a Cailungo, villaggio della Repubblica di San Marino, il 25 marzo 1832 da Giovanni e da Maria Veronesi. La famiglia era di modeste condizioni sociali, benché, [...] di uomo di governo diede voce con tenacia allo spirito della tradizione, diffidente verso le innovazioni, ma non privo di pragmatismo. In forza della disposizione della rubrica XIV del libro I degli Statuta della Repubblica, in veste di docente delle ...
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GATTI CASAZZA, Giulio
Ennio Speranza
Nato a Udine il 3 febbr. 1869 da Stefano e da Ernestina Casazza, ereditò dal padre, direttore del teatro Comunale di Ferrara, il grande interesse per il teatro d'opera [...] , e non senza attriti, con il precedente amministratore A. Dippel, il G., grazie alla sua intraprendenza e al suo pragmatismo, divenne direttore unico; riuscì a far quadrare i bilanci precedentemente in netto passivo e acquistò un ruolo fondamentale ...
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BURZIO, Filippo
Silvio Lanaro
Tommaso D'alessio
Nacque a Torino il 16 febbr. 1891 dall'ingegnere Antonio e da Enrichetta Prette. Nel 1914 conseguiva presso il politecnico di Torino la laurea in ingegneria [...] "oggettiva" delle regole della politica e il suo desiderio di fissare entro una robusta trama teorica il felice pragmatismo dei grandi "servitori dello stato" della nostra tradizione moderata, da Cavour a Giolitti.
Di fronte a Gobetti, che ...
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DELITALA, Francesco
Silvano Mastragostino
Nacque il 28 febbr. 1883 a Orani (prov. di Nuoro) da Bardilio, medico condotto, e da Adelaide Corti. Seguì a Sassari gli studi di medicina frequentando, come [...] . Caposcuola non comune, si poteva bene definire concettoso ma sintetico, concreto ma immaginifico, un misto di pragmatismo e fantasia. Fu relatore ufficiale a numerosi congressi nazionali e internazionali della specialità. Per tre periodi (1923 ...
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CHIAPPELLI, Alessandro
Carlo Coen
Nacque a Pistoia il 20 nov. 1857 da Francesco, medico, e da Clementina Sozzifanti, di nobile e antica famiglia. La sua vasta e multiforme cultura trovò uno dei suoi [...] ) ed entra in una lunga polemica con le correnti vitalistiche e irrazionalistiche, discutendo animatamente in vari articoli il pragmatismo del James e l'intuizionismo bergsoniano. Riaffermando il carattere sintetico e non astratto della ragione, il C ...
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PONZIO, Giuseppe
Claudio Pavese
PONZIO, Giuseppe. – Nacque a Milano il 20 maggio 1853 in una famiglia di modeste condizioni economiche, figlio unico, da Carlo, sarto, e da Teresa Padovani.
Per le promettenti [...] Corriere della sera – propugnarono da posizioni liberali la municipalizzazione dei servizi elettrici.
In consiglio comunale con spiccato pragmatismo affermò: «In fatto di municipalizzazioni io non seguo principi generali, ma distinguo caso per caso e ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...