MALATESTA (de Malatestis), Carlo
Anna Falcioni
Figlio di Galeotto (I) e di Gentile di Rodolfo da Varano, nacque il 5 giugno 1368. Alla morte del padre, avvenuta nel 1385, acquisì la signoria di Rimini [...] sue spiccate attitudini diplomatiche e cercando nella costante fedeltà alla S. Sede la conciliazione fra idealità e pragmatismo, fra tradizione e innovazione -, fece di lui il principale moderatore della politica italiana. La ricerca del consenso ...
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GRIMANI, Filippo
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 4 giugno 1850 da Pietro Luigi del ramo di S. Luca e da Elena Milissinò, nobile padovana, che morì di parto dandolo alla luce, primo maschio dopo [...] , Venezia 1992, pp. 100-110 e passim; M. Donaglio, Il difensore di Venezia. Pompeo Molmenti fra idolatria del passato e pragmatismo politico, in Venetica, XIII (1996), 5, pp. 45-72; G. Distefano - G. Paladini, Storia di Venezia 1797-1997, III, Dalla ...
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PITATI, Bonifacio, detto Bonifacio Veronese
Francesco Trentini
PITATI (de’ Pitati), Bonifacio, detto Bonifacio Veronese. – Nacque a Verona, nell’anno 1487 circa, da Marzio de’ Pitati figlio di Bonifacio [...] con le Allegorie del Giorno e della Notte (Sarasota, Ringling Museum of art), databile al 1545 circa.
Il pragmatismo riscontrabile nella disponibilità di Bonifacio Pitati a entrare sul mercato con prodotti alla moda e relativamente economici è ...
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BORGIA (Borgio), Girolamo
Gianni Ballistreri
Nacque nel 1475 da Antonio e Girolama Rufolo a Senise in Lucania, donde poi si trasferì con la famiglia a Napoli, di dove erano originari i genitori.
Assai [...] latina, e particolarmente di Livio, persino nel riferire i prodigia e le arringhe dei generali; la storia, secondo il pragmatismo umanistico, è un susseguirsi di fatti la cui causa è cercata nelle imprese e nel carattere dei singoli.
Discontinuo è ...
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DE FERRARI, Agostino
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nella seconda metà del XV secolo e fu uno dei protagonisti della vita della Repubblica tra il 1500 e il 1528.
I De Ferrari appartenevano [...] la sopravvivenza economica e politica della classe dirigente. Ma durante questo incarico, che è il coronamento del suo pragmatismo politico, il D. nel 1528morì, come altri colleghi, probabilmente vittima della peste.
Alla riforma subito attuata da ...
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BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] di A. B.,in Riv. di filosofia neo-scolastica,XXXVIII (1946), pp. 307-322; A. Vasa, La problematica di razionalismo critico e pragmatismo sociale in A. B. e nella sua scuola,in Riv. di storia della filosofia,III (1948), pp. 34-44; G. Bontadini, Dall ...
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GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] che sia uno dei maggiori collezionisti della sua epoca a dare appropriata forma letteraria a un simile spirito pragmatico: un appassionato conoscitore così desideroso di aggiornarsi e di ampliare i propri orizzonti da intraprendere, nel 1606, una ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] spesso per spostare su posizioni difensive e conservatrici le masse moderate. Il L. cominciava a contrapporre a questo "finalismo" un pragmatismo di fondo, che avrebbe costituito una delle note distintive del suo pensiero.
Il 20 febbraio Parri e il L ...
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CUSTODI, Pietro
Livio Antonielli
Nacque il 29 nov. 1771 a Galliate, presso Novara, da Giuseppe, originario di Inveruno, e da Geltrude Milanesi. All'età di soli tre anni rimase orfano di padre, per cui [...] di una cultura innovatrice, volta all'industriosità e alla "scienza applicata", e figlia al tempo stesso del pragmatismo economico settecentesco. Non deve pertanto stupire che il Melzi accogliesse con favore una prima organica pubblicazione delle ...
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MALATESTA (de Malatestis), Sigismondo Pandolfo
Anna Falcioni
Figlio naturale di Pandolfo (III) e di Antonia di Giacomino dei Barignano, nobildonna lombarda, nacque a Brescia il 19 giugno 1417.
Morto [...] e cortesi; affrontò le esperienze culturali vivendo sia le più nuove e diverse emozioni estetiche sia quelle più pragmatiche delle arti belliche. In questa commistione fra arti liberali e meccaniche intervenne l'apporto di un grande numero ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...