Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] e della scienza come formulazioni simboliche di possibili operazioni, Morris approfondisce lo studio della semiotica connettendola con la pragmatica, inserendola così in un campo più vasto di quello dell’analisi linguistica in senso stretto.
Il p ...
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Filosofo italiano (Ferrara 1879 - Imola 1914). Esponente, insieme a G. Vailati, del pragmatismo italiano, sostenne una teoria della scienza in cui assume il massimo rilievo il momento della previsione, [...] e validità delle proposizioni scientifiche. Tra i suoi Scritti (2 voll., 1924): I postulati della scienza positiva ed il diritto penale (1901), Disarmonie economiche e disarmonie morali (1906), Il pragmatismo (in collab. col Vailati, post., 1920). ...
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Filosofo statunitense (Denver, Colorado, 1901 - Gainesville, Florida, 1979); ha recato sul terreno del pragmatismo e del behaviorismo americani le istanze più vive delle indagini neopositivistiche europee [...] i segni e gli oggetti denotati, e alla sintattica, volta a determinare le relazioni tra i segni, M. auspicava la nascita della pragmatica, interessata alle relazioni tra i segni e chi li usa. Accanto all'interesse per la semiotica, è presente nella ...
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Filosofo statunitense (South Hadley, Massachusetts, 1863 - Chicago 1931), uno dei maggiori esponenti del pragmatismo americano. Allievo di James e Royce, dal 1888 al 1891 studiò psicologia e filosofia [...] in Europa. Dal 1892 insegnò all'univ. di Chicago. La filosofia di M., che va sotto il nome di "behaviorismo sociale", affonda le sue radici in quel nuovo ambiente culturale statunitense che sul finire ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] di comunità, quelle scientifiche.
N. Goodman, uno dei più autorevoli esponenti della f. statunitense sorta dalla commistione tra pragmatismo ed empirismo logico, era pervenuto a elaborare una teoria generale dei sistemi simbolici il cui compito non è ...
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Filosofo statunitense (New York 1931 - ivi 2007). Di formazione analitica, ha accolto temi della filosofia del linguaggio, del pragmatismo e dell'ermeneutica, proponendo una filosofia basata sul dialogo [...] e della politica. Sostenitore di un radicale antifondazionalismo in cui confluiscono la riflessione dell'ultimo Wittgenstein, il pragmatismo di Dewey e di Heidegger e Gadamer, ha contestato l'immagine specialistica e professionale che della filosofia ...
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Storico della filosofia (n. Mira 1926 - m. 2006); prof. nell'univ. di Bologna. Studioso del pensiero moderno e contemporaneo, ne privilegiò alcuni importanti sviluppi, quali l'empirismo, l'esistenzialismo [...] dei fondatori della rivista e della casa editrice Il Mulino. Tra le sue opere: Esistenzialismo e filosofia italiana (1959; 2a ed. 1967); Il pragmatismo in Italia (1963); Sistema e ricerca in David Hume (1969); Introduzione a Hume (1971); Storia del ...
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neoempirismo
neoempirismo [Comp. di neo- e empirismo] [FAF] Termine con il quale sono designate correnti filosofiche ed epistemologiche di fine Ottocento e del Novecento (pragmatismo, neopositivismo, [...] operazionismo, filosofia analitica), le quali ravvisano nell'esperienza, comune e scientifica, l'unica fonte da cui pensiero e linguaggio, conoscenza e comunicazione, desumono i propri contenuti: strutture ...
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Storico delle scienze, filosofo e matematico (Crema 1863 - Roma 1909). Figura di studioso originale, costantemente in contatto con la ricerca e la cultura europea (e statunitense) più avanzata, si occupò [...] della Commissione reale per la riforma della scuola media.
Pensiero
Sostenne e diffuse nella cultura italiana il pragmatismo americano allora in pieno sviluppo, privilegiandone la versione più rigorosa di Ch. S. Peirce (Alcune osservazioni sulle ...
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Filosofo statunitense (Chicago 1926 - Boston 2016). Filosofo dai molteplici interessi e dalla vasta produzione, P. è collocabile all'interno della corrente analitica così come questa si è venuta configurando [...] , ha applicato anche in metafisica, precisando la sua iniziale opzione realistica nel senso di un realismo «interno» o «pragmatico», secondo cui il mondo dipende da fattori tanto oggettivi quanto soggettivi. I suoi scritti, più che un corpus coerente ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...