DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] ibid. 1917).
Se, per l'oggetto, la filosofia morale riguarda l'azione ed il comportamento, il D., contro l'unilaterale pragmatismo, ne rivendica la natura e dignità teoretica, in quanto riflessione e metodo di pensiero, che si collocano a livello più ...
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PALLAVICINO, Orazio
Stefano Villani
PALLAVICINO (Pallavicini), Orazio. – Nacque a Genova intorno al 1540, secondo figlio di Tobia (morto nel 1581) e di Battina Spinola (1522-1607).
Il padre era un’importante [...] copia). Se non sembrano esservi dubbi sulla coerenza delle sue azioni dopo la conversione al protestantesimo, è significativo del pragmatismo delle sue posizioni che i suoi più stretti amici fossero tutti esponenti della Chiesa alta noti per le loro ...
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PESCANTINI, Federico
Arianna Arisi Rota
PESCANTINI, Federico. – Nacque a Lugo, allora nel Dipartimento del Reno della Repubblica italiana, il 30 luglio 1802 da Francesco e da Ginevra Bedeschi.
Le condizioni [...] crisi militare dell’estate 1848 la fiducia nella politica di Pio IX fu in lui messa alla prova da un crescente pragmatismo: «Pio nostro deve esser grande, e rispettato, deve terminare l’opera incominciata, e Noi nulla potremo senza di Lui. Ma egli ...
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GRIPPA, Giuseppe
Antonello Pizzaleo
Nacque a Napoli nel 1744, da Francesco e Antonia Bonanni.
Mancano notizie precise sulla sua prima formazione e la gioventù. Annoverato tra gli allievi di A. Genovesi [...] attività pubblicistica il G. ebbe modo di studiare il pensiero economico di G. Palmieri, avvicinandosi al pragmatismo borghese dello scrittore pugliese, come testimoniano gli Opuscoli risguardanti la pubblica economia, pubblicati con l'Apologia del ...
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DORIA, Giovanni
Maristella Cavanna Ciappina
Cavaliere e signore di Pornassio (Riviera di Ponente), figlio di Domenico Bartolomeo fu Giovanni e di Isotta Negroni di Nicolò, nacque verosimilmente a Genova, [...] di obbligare la città a pagare i debiti contratti dai fuorusciti per riconquistare il potere. E, con il consueto pragmatismo, alla coraggiosa dichiarazione di principio il D. affiancò la proposta di una commissione che studiasse i provvedimenti atti ...
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LEONE IX, papa, santo
Michel Parisse
Brunone nacque il 21 giugno 1002 dal conte Ugo d'Egisheim e da Helvide (di Dabo?), in Alsazia. I genitori parlavano principalmente il tedesco pur essendo, secondo [...] Chiesa della quale era a capo e l'Impero di cui faceva parte. Un costante spirito di riforma e un accentuato pragmatismo animavano il Paese d'origine del papa: queste caratteristiche furono all'origine dei viaggi intrapresi da L. IX e dell'attenzione ...
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GIANNINI, Amedeo
Guido Melis
Nacque a Napoli il 18 sett. 1886, da Pietro, insegnante ginnasiale di storia e geografia, e da Maria D'Andrea. Conseguita la licenza liceale nel 1903-04, si iscrisse alla [...] rilievo nelle trattative per i Patti lateranensi, cui diede il contributo della sua cultura giuridica incline al pragmatismo e della sua personale capacità diplomatica. Particolarmente intensi furono i suoi rapporti con le gerarchie cattoliche e ...
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GREPPI, Paolo
Elena Puccinelli
Nacque il 23 sett. 1748 a Cazzano Sant'Andrea, in Val Gandino, ultimo dei cinque figli maschi di Antonio e Laura Cotta giunti all'età adulta. Nella stessa Cazzano, che [...] , promossi a elemento decisivo per il futuro della penisola e a patrioti, grazie a un ragionamento che "nel suo pragmatismo senza veli istituisce lo schema strutturale dell'imminente Risorgimento moderato" (Bollati, 1972, pp. 969-971).
Le speranze di ...
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CALDA, Ludovico
Bruno Anatra
Nacque a Parma il 9 luglio 1874 da Giacomo ed Erminia Bosi. Quando il padre, maestro elementare, nel 1887 prese servizio a Licciana (Massa-Carrara), egli aveva già lasciato [...] di Genova, vecchio organo di collegamento, riesumato dai riformisti, per ridare vigore alla loro azione nel Genovesato.
Il pragmatismo del primo decennio si va stemperando in un arido e incolore tecnicismo, in un possibilismo molto lato, che non ...
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EMO, Giorgio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 15 dic. 1450 da Giovanni di Giorgio e dalla sua prima moglie, Chiara Priuli di Giacomo, sposata nel 1448.
Il padre fu una delle figure più rappresentative [...] . L'E. non apparteneva al gruppo dei filofrancesi, era per educazione e inclinazione un patrizio del Quattrocento, incline al pragmatismo e alle scelte di alleanza che di volta in volta apparivano più vantaggiose per Venezia e la sua potenza. Nei ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...