Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La semiotica, o semiologia – dal greco sēmêion, “segno” – viene tradizionalmente definita [...] cui i segni si concatenano tra loro), semantica (che riguarda il rapporto dei segni con i loro oggetti o significati) e pragmatica (che si occupa del rapporto tra i segni e i loro interpreti), specificando che negli effettivi processi semiosici i tre ...
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PRETI, Giulio
Roberto Gronda
PRETI, Giulio. – Ultimo di cinque figli, nacque a Pavia il 9 ottobre 1911, da Roberto e da Alberta Giulia Mariani.
I genitori, emiliani di origine, erano entrambi maestri [...] fra storicità e analiticità delle categorie. Miscelando sapientemente le analisi degli empiristi logici con l’epistemologia pragmatista di Dewey e Morris, Preti mostrava la funzione sistematrice delle categorie, considerate come principi formali e ...
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MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] , il valore prevalente del senso pratico e morale del dogma stesso, aprendo così la via a una reinterpretazione pragmatista del dogma a tutto scapito del valore intellettuale della Rivelazione. Intanto, richiamandosi al metodo apologetico difeso ne L ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] di G. Preti (1911-1972). In Praxis ed empirismo (1957) Preti svolgeva una serie di argomentazioni tese a coniugare pragmatismo e marxismo, allo scopo sia di mettere fuori gioco il materialismo dialettico che di dare densità storica al neopositivismo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ernesto Buonaiuti
Giacomo Losito
Precoce cultore degli studi storico-filosofici sviluppati all’estero, partecipe indagatore della realtà socioreligiosa contemporanea e prete in conflitto con la sua [...] Roy, Buonaiuti seguì inizialmente la cauta linea blondeliana, ma presto riconobbe come adeguata l’interpretazione in senso pragmatista degli enunciati dogmatici, finendo con l’essere individuato nel 1907 come il più radicale esponente delle posizioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il richiamo all’immediatezza dell’esperienza interiore è il punto di partenza della [...] ”. La rivalutazione del ruolo dell’intelligenza è riscontrabile anche sul piano antropologico: la figura in parte pragmatista dell’homo faber rivela tutto il carattere ambivalente dell’intelligenza fabbricatrice, che emerge come “annesso della ...
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Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] Roy sul senso pratico dei dogmi uno sviluppo coerente delle posizioni di Blondel e si interessò alla filosofia pragmatista, individuandovi, con originale eclettismo, la base teorica utile a spiegare l’essenziale dimensione collettiva dello sviluppo ...
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Etica
Carlo Augusto Viano
sommario: 1. La crisi della morale. 2. La ricostruzione dell'etica. 3. Il linguaggio dell'etica. 4. La revisione dell'utilitarismo. 5. Dal mercato ai diritti. 6. La morale [...] a stati di fatto.
L'etica poteva però essere riabilitata partendo dalla sua attribuzione alla sfera emotiva. Del resto il pragmatismo faceva della conoscenza non una descrizione delle cose, ma un modo di reagire a esse, mai privo di aspetti emotivi ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] delle arti mediche.
Ben presto emerse come le concezioni di queste arti fossero, nei due, completamente opposte: pragmatista, attento ad una sperimentazione continua per aggiornare i sistemi diagnostici e terapeutici il D.; legato invece alle ...
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Croce e il marginalismo
Riccardo Faucci
La criptoeconomia crociana degli anni giovanili
Di tutti i filosofi italiani del secolo scorso, Benedetto Croce appare quello che ha dato il maggiore rilevo alla [...] p. 262). A maggior ragione, nella stessa recensione Croce stigmatizza il tentativo, per lui aberrante, del giovane pragmatista Mario Calderoni (Disarmonie economiche e disarmonie morali. Saggio di un’estensione della teoria ricardiana della rendita ...
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pragmatista
(o prammatista) s. m. e f. [der. di pragmatismo] (pl. m. -i). – Seguace del pragmatismo in filosofia o, più genericam., nel modo di trattare o considerare determinati problemi. Talvolta anche come agg., nello stesso senso di pragmatistico.
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...