Kumarila Bhatta
Kumārila Bhaṭṭa
Filosofo indiano (7° sec. ca.). Aderente alla scuola Mīmāṃsā, fu fondatore al suo interno della corrente Bhāṭṭa. Con i suoi commenti (Ślokavārttika, Tantravārttika, Tupṭīkā [...] contro la scuola Nyāya. Sul piano epistemologi- co, K. riconosce sei mezzi di valida conoscenza (pramāṇa), ossia percezione sensibile (pratyakṣa), inferenza (anumāna), comunicazione linguistica (śabda), analogia, cogenza (arthāpatti), assenza (abhāva ...
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Dharmakirti
Dharmakīrti
Filosofo e logico indiano (n. 600 ca.-m. 660 ca.).
Vita e opere
Poco sappiamo della vita di Dh., che secondo la tradizione nacque nell’India meridionale da una famiglia brahmanica [...] che ognuno mette in atto per sé (svārthānumāna, ➔ anumāna); (2) del Buddha come mezzo di valida conoscenza (pramāṇa); (3) della percezione diretta (pratyakṣa); (4) delle inferenze in forma sillogistica utilizzate nella comunicazione con gli altri ...
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Navyanyaya (o Navya Nyaya)
Navyanyāya
(o Nāvya Nyāya) Termine sanscr. («nuovo Nyāya») usato per indicare la letteratura risultante della sintesi di Nyāya (➔) e Vaiśeṣika (➔). Gli esordi del N. sono [...] una relazione di assenza (abhāva). Questa definizione della relazione di assenza ha particolare importanza nelle teorie dell’errore (➔ pramāṇa) e degli universali. Un altro tipo di relazione molto usato è quello di limitazione (avaccheda), in senso ...
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Mimamsa
Mīmāṃsā
Sistema filosofico indiano sviluppatosi a partire dall’esegesi dei testi vedici.
Storia
Il termine significa letteralmente «desiderio di riflettere» e si trova già in testi sacrificali [...] Miúra (ca. 11° sec.) e Someśvara Bhaṭṭa (13° sec.).
Epistemologia
La M. definisce uno strumento di conoscenza valida (pramāṇa) come un mezzo che permette di conoscere un oggetto prima ignoto. Questo requisito fa sì che non vengano ammesse fra i ...
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Prabhakara Misra (detto Guru)
Prabhākara Miśra
(detto Guru) Filosofo ed esegeta indiano (forse 6°-7° sec.).
Problemi di datazione
Esponente della Mīmāṃsā (➔), P. è considerato il fondatore della corrente [...] oggetto di conoscenza perché l’epistemologia indiana non ritiene che il proprio dominio sia riferito solo ai dati percepibili, ➔ pramāṇa). Al contrario, nel caso di un parlante umano la comunicazione linguistica (śabda) non è un mezzo di valida ...
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tibetana, filosofia
La filosofia t. si sviluppa a partire da testi e presupposti del buddismo indiano e quasi esclusivamente in ambito buddista, offrendo interessanti soluzioni e sviluppi alle correnti [...] , sostiene Tsong kha pa, è autocontraddittoria e non spiega che cosa venga appreso dai mezzi di valida conoscenza (pramāṇa). Se infatti ogni oggetto è ultimativamente vuoto e illusorio, non esiste alcuna distinzione fra il contenuto di una conoscenza ...
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Pramanavada
Pramāṇavāda
Termine sanscr. (letteral. «dottrina circa i mezzi di valida conoscenza») con cui viene individuata da parte dei suoi continuatori tibetani (➔ tibetana, filosofia) la scuola [...] di accertare quale fra le possibili concettualizzazioni sia errata. La Parola (śabda) del Buddha viene invece respinta come pramāṇa a sé e considerata un caso di inferenza basata sull’affidabilità del suo autore. Dharmakīrti (➔) precisa che si ...
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Scienza indiana: periodo classico. Matematica
Takao Hayashi
Matematica
'Gaṇita' ('matematica')
Prima dell'introduzione e diffusione dell'astrologia oroscopica e dell'astronomia matematica nella società [...] quantità' (la regola del tre), che è così enunciato: "Quando nel trairāśika si moltiplica il risultato b (phala) [di una certa misura a (pramāṇa)] per una misura scelta c (icchā) e il prodotto è diviso per a, si ha ciò che risulta da c, cioè x (icchā ...
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guna
guṇa
Termine sanscr. che significa «filo» (all’interno di un tessuto), «qualità». Negli elenchi dei prameya («oggetti conoscibili»), che aprono le trattazioni ontologiche della maggior parte delle [...] (non accettato fra i g. dalla Prābhākara Mīmāṃsā), individualità (considerata solo un caso di non esistenza reciproca, anyonyābhāva; ➔ pramāṇa), prossimità e remotezza (considerate una conseguenza di spazio e tempo). I vari g. sono poi soggetti a ...
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Udayana
Autore indiano (11° sec.) appartenente alla tradizione del Nyāya. È considerato tra i principali fautori della convergenza tra Nyāya e Vaiśeṣika e dell’evoluzione graduale che portò dal Nyāya [...] , che implica il criterio di novità nella validità della conoscenza (accettato dalla Mīmāṃsā, ma non dal Nyāya, ➔ pramāṇa), risponde che questa non è una caratteristica necessaria della conoscenza valida e vi contrappone la definizione classica del ...
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