Scultore ateniese (sec. 4º a. C.). Tra i massimi artisti della classicità, le sue opere vennero replicate in numerosissime copie e lodate dagli autori antichi. Enorme è stata la sua influenza in tutte [...] completa nudità, in atto di deporre il chitone per il bagno. P. trattò più volte questo tema di Afrodite, e di gusto prassitelico ci appare l'Afrodite nota da una copia di Arles, opera certo di un periodo antecedente alla Cnidia (360 circa e formante ...
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Oltre al precedente P., si conoscono cinque scultori greci di questo nome: 1. Ateniese del demo di Eiresìdai; avrebbe lavorato nella seconda metà del sec. 5º a. C., ma la sua esistenza rimane una ipotesi fondata su una notizia di Plinio, che attribuisce a un P. una statua bronzea posta a completare una quadriga del bronzista Calamide; notizia che può essere riferita però anche al grande P., pensando ...
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Vedi PRASSITELE dell'anno: 1965 - 1996
PRASSITELE (Πραξιτελης, Praxiteles)
G. Becatti
Scultore nato ad Atene, forse alla fine del V o nei primissimi anni del IV sec. a. C., da Kephisodotos, di cui fu [...] tre Muse. I panneggi delle Muse dai bene avvolti mantelli, il ritmo gravitante, spesso con la mano sul fianco, appaiono di gusto prassitelico e si possono datare tra il 350 e il 340. Questo schema del panneggio e del ritmo si ritrova anche in un tipo ...
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TIMARCHOS (Τίμαρχος, Timarchus)
P. Moreno
1°. - Figlio di Prassitele, ateniese, scultore attivo tra il IV ed il III sec. a. C.
Plinio ne pone l'acmé alla cxxi Olimpiade (296-293 a. C.) insieme a quella [...] dove si ha l'impressione che si parli dei figli di Prassitele come di persone ancora viventi: il che sarebbe un elemento cronologico una statua di sacerdotessa di Atena Poliàs, firmata dai figli di Prassitele (I. G., 11°, 3455). La sola opera, di ...
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Nome di due scultori greci: 1. Ateniese (sec. 5º-4º a. C.), padre di Prassitele. Gli furono commesse statue per Megalopoli; per la pace del 375 fra Atene e Sparta creò forse nell'agorà la statua bronzea [...] copie. Plinio ne ricorda un'altra opera in bronzo, un Ermete con in braccio il piccolo Dioniso. 2. C. il giovane, figlio di Prassitele, attivo tra il 345 e il 280 a. C., lavorò con il fratello Timarco. Le fonti letterarie ed epigrafiche (cioè le basi ...
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KEPHISODOTOS (Κηϕισόδοτος, Cephisodotus)
D. Mustilli
2°. - K. il giovane fu figlio e discepolo di Prassitele, e la sua attività si svolse dal 345 al 280 a. C.; Plinio (Nat. hist., xxxvi, 10), infatti, [...] , in Röm. Mitt., XXXVIII-XXXIX, 1923-24, p. 41 ss.; L. Curtius, in Jahrbuch, XLIII, 1928, p. 281 ss.; G. E. Rizzo, Prassitele, Milano 1932, pp. 4 ss., 112 ss.; Ch. Picard, Manuel, La Sculpture, III, Parigi 1948, p. 77 ss. Per la riproduzione della ...
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PAPYLOS (Πάπυλος, Papylus)
Red.
Scultore greco noto solo attraverso Plinio (Nat. hist., xxxvi, 34), che lo dice scolaro di Prassitele e autore di uno Iuppiter hospitalis (Zeus Xènios) che era nella collezione [...] di Asinio Pollione. Trattandosi certamente del grande Prassitele e non di un omonimo più tardo, si può fissare l'attività di P. alla metà del IV sec. a. C.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. griech. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 394; J. Overbeck, ...
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PRAXITELES (Πραξιτέλης)
Red.
2°. - Supposto scultore ateniese, che si è pensato padre di Kephisodotos (1°) e nonno del grande Prassitele.
Gli si attribuisce la statua bronzea di un auriga che era sopra [...] da Kalamis, fiorito verso il 470, ricordata da Plinio (Nat. hist., xxxiv, 71) che la dice per altro del grande, Prassitele. Poiché sembra strano che nel IV sec. si sia completata una quadriga del V, dedicata certamente in occasione di una vittoria ...
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Pittore ateniese (2a metà sec. 4º a. C.); figlio di Nicomede, discepolo di Charmantidas, usò l'encausto e colorì statue, alcune anche di Prassitele. Predilesse figure femminili e grandi composizioni, come [...] scene di battaglia, curando effetti luministici e un cromatismo forse ispirato alla scultura contemporanea; fu inoltre il primo a raffigurare le ombre, usando biacca bruciata. Tuttavia, particolarmente ...
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MENODOROS (Μηνόδωρος)
L. Guerrini
3°. - Scultore di Atene, del I sec. d. C. Fece per la città di Tespie una copia dell'Eros di Prassitele, portato probabilmente prima del regno di Caligola a Roma, e [...] riportato da Claudio a Tespie. Ma non si sa se l'imperatore Claudio rimandò da Roma l'originale o non piuttosto una copia, dato che alla metà del II sec. d. C. Pausania (ix, 27, 3), visitando il santuario ...
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prassitelico
prassitèlico agg. (pl. m. -ci). – Relativo a Prassìtele, celebre scultore ateniese del sec. 4° a. C.; che è caratteristico della sua arte, o ne ricorda lo stile, la morbidezza: con un’ombra di p. dolcezza sul viso appena segnato,...
prassiteleo
prassitelèo agg., letter. – Di Prassìtele (lo stesso che prassitèlico): non esiste ricamo che non sia ricamato su qualche canovaccio, e non esiste statua prassitelea se non nel marmo (C. E. Gadda).