NIKIAS (Νικίας, Nicias)
G. Becatti
2°. - Pittore greco, ateniese, figlio di Nikodemos, operante nel IV sec. a. C. Sulla sua attività abbiamo varie notizie nelle fonti letterarie. Plinio soprattutto (Nar. [...] re e offrirla in dono alla propria città, di cui fu uno dei più famosi artisti nel IV sec. per la pittura, come Prassitele lo fu per la scultura, e come sembra che proclamasse l'iscrizione incisa sulla sua tomba sulla via dell'Accademia, accanto ad ...
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Vedi MENANDRO dell'anno: 1961 - 1995
MENANDRO (Μένανδρος, Menander)
L. Laurenzi
Il maggiore poeta (343? - 291 a. C.) della Commedia Nuova greca, amatissimo dagli antichi. Aristofane di Bisanzio l'aveva [...] al più alto grado l'entusiasmo per M., un artista greco, verso il 220 a. C., si sia ispirato al ritratto dei figli di Prassitele e ne abbia tratto una nuova redazione nel gusto dinamico del suo tempo. Da questa redazione e non dall'opera dei figli di ...
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Vedi THALES dell'anno: 1966 - 1973
THALES (Θάλης)
P. Moreno
È la lettura, evidentemente corrotta, del nome di uno scultore greco in uno scrittore bizantino degli inizî del XIV sec. d. C. (Anecdota Graeca, [...] esponenti della scultura in marmo e della pittura, Th. come rappresentante della plastica in bronzo. Invece di Prassitele (Klein), bisognerà leggervi Folicleto, per analogia con la probabile fonte di Theodoros, Dionigi di Alicarnasso (De Dinarcho ...
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COREGICI, Monumenti
P. E. Arias
Piccoli sacelli eretti in Atene a ricordo dei coreghi, cioè dei patroni degli spettacoli teatrali e dei cori, nella via dei Tripodi, nelle immediate vicinanze del teatro [...] attraverso iscrizioni (I. G., 12, 769, 770, 771; ii, 1234, 1250), ovvero da testimonianze letterarie, come a proposito del Satiro di Prassitele che era sulla via dei Tripodi (Plin., Nat. hist., xxxiv, 69; Paus., i, 20; Athen., xiii, 591); e ben poco ...
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ENYO (᾿Ενυώ)
A. Comotti
Dea della guerra, seminatrice di rovine (Il., v, 592). Appartiene alla cerchia di Ares, di cui viene presentata ora come madre (Schol., Il., v, 333), ora come figlia o nutrice [...] . ᾿Ενυεῖον viene infatti chiamato il tempio di Bellona in Roma (Cass. Dio, xlii, 26 e altrove). Una sua statua, opera dei figli di Prassitele, si trovava nel tempio di Ares in Atene (Paus., i, 8, 5).
E. o Bellona appare su monete dei Bruzii e dei ...
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PRAXITELES (Πραξιτέλης)
Red.
4°. - Scultore della prima metà del II sec. a. C., attivo a Pergamo dove partecipò all'esecuzione dei donarî degli Attalidi, come attesta una base firmata, e a lui si può [...] essere l'autore del famoso Hermes di Olimpia, originale in marmo che caratteri tecnici e stilistici riporterebbero a questo periodo (v. prassitele e vol. iv, fig. 11).
Bibl.: Altertümer von Pergamon, VIII, Inschriften, I, p. 71 ss., nn. 137 a 141; E ...
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(gr. Μαντὶνεια) Città dell’Arcadia orientale. La fondazione della città fortificata avvenne solo nel 464-59 a.C., nei pressi di un insediamento esistente già fin dal periodo geometrico (➔ Grecia). Più [...] muraria (370 a.C.) rimane il basamento in pietra. All’interno delle mura si è in parte ricostruito il tracciato di alcune strade, l’agorà, il teatro, il buleuterio. Dagli scavi provengono lastre con Apollo, Marsia e le Muse attribuite a Prassitele. ...
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LOKROS (Λόκρος)
G. A. Mansuelli
Scultore di Paro menzionato (Paus., i, 8, 4) come autore della statua di Atena nel santuario di Ares in Atene. Nulla potendosi dire intorno alla statua, il problema che [...] seconda metà del V sec. a. C. D'altra parte nel santuario si trovava anche una statua eseguita dai figli di Prassitele. Recentemente il Lippold è ritornato a supporre la contemporaneità con Alkamenes. Il nome L. è anche in un'iscrizione attica del ...
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Vedi MEGARA dell'anno: 1961 - 1995
MEGARA (Μέγαρα)
L. Rocchetti
Città greca, centro politico della Megaride, la regione posta fra l'istmo di Corinto, l'Attica e la Beozia, a breve distanza dal golfo [...] citato un santuario di Dioniso Patròos che custodiva una immagine lignea del dio presso la quale era la statua del satiro di Prassitele. Vicino al santuario di Dioniso è un tempio di Afrodite in cui era una immagine eburnea della dea; tra le altre ...
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HUMANITAS
S. Ferri
Questo termine astratto è stato creato nel latino dotto, come sembra, alla fine del II o ai primi decennî del I sec. a. C. Aulo Gellio ce ne dà la genesi e il significato, che partecipa [...] " non tanto si riferiscono alle arti in sé, ma alla capacità di alcuni uomini di apprezzarle, di valutarle, di ricercarle. Dice Varrone (v.) che Prassitele (v.) non è ignoto a nessun uomo "humanior" in quanto costui ha appreso dai libri chi sia stato ...
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prassitelico
prassitèlico agg. (pl. m. -ci). – Relativo a Prassìtele, celebre scultore ateniese del sec. 4° a. C.; che è caratteristico della sua arte, o ne ricorda lo stile, la morbidezza: con un’ombra di p. dolcezza sul viso appena segnato,...
prassiteleo
prassitelèo agg., letter. – Di Prassìtele (lo stesso che prassitèlico): non esiste ricamo che non sia ricamato su qualche canovaccio, e non esiste statua prassitelea se non nel marmo (C. E. Gadda).