Scultore greco (n. Sicione 370 a. C.). Fu attivo nell'età di Alessandro Magno, che ritrasse in numerose opere. Fu principalmente un bronzista, ma non possediamo di lui alcun originale; il suo stile ci [...] artistica. La più famosa copia rimasta è l'apoxyòmenos (ora ai Musei Vaticani).
Vita
Più giovane di Scopa e di Prassitele, lavorò molto a Sicione ma anche in altri centri della Grecia. Plinio pone l'acme della sua carriera artistica nell'olimpiade ...
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KEPHISODOTOS (Κηϕισόδοτος, Cephisodotus)
D. Mustilli
1°. - Scultore greco, detto K. il vecchio, per distinguerlo da altro omonimo; fu quasi certamente il padre e non il fratello maggiore, come alcuni [...] Il nome del padre di K. il vecchio ci è ignoto, poiché è supposizione destituita di fondamento che egli fosse figlio di uno scultore Prassitele, vissuto nel V sec. a. C. Sappiamo solo che fu cognato di Focione il quale, nato verso il 402 a. C., sposò ...
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THYMILOS (Θύμιλος)
P. Moreno
Scultore greco, attivo ad Atene forse nel IV sec. a. C.
È ricordato da Pausania per aver eseguito un Eros ed un Dioniso in un edificio sacro sulla Via dei Tripodi (Paus., [...] 1889, p. 399; J. Overbeck, Schriftquellen, n. 1224; E. White, in Journ. Hell. St., XXIX, 1909, p. 251 ss.; G. E. Rizzo, Prassitele, Milano 1932, pp. 15 s.; 113 s.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, VI A, 1937, c. 714, s. v.; M. Bieber, in Thieme-Becker ...
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AURAE (Αὖραι)
G. Bermond Montanari
Personificazioni delle dolci brezze. Secondo Ovidio (Met., vii, 837), Kephalos muove la gelosia di Prokris poiché canta Aura, la fresca aria del mattino. Secondo Plinio [...] (Nat. hist., xxxvi, 29) Prassitele rappresentò Aurae velificantes sua veste. Un'anticipazione dell'Aura velificans è su uno sköphos italiota (di acquisto recente del Nicholson Museum di Sydney) della fine del V sec. a. C., che si avvicina per stile ...
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ONASIMEDES (᾿Ονασιμήδης)
L. Guerrini
Bronzista greco, di patronimico, etnico ed età ignoti, autore di una statua di Dioniso, interamente in bronzo, che Pausania (ix, 12, 4) vide in Tebe, non lontano [...] dall'altare dei figli di Prassitele.
Bibl.: G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XVIII, 1939, c. 406, s. v., con bibl. precedente. ...
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FLORA (Flora)
A. de Franciscis
Divinità propria dell'ambiente italico e romano, della quale restano varie testimonianze sia epigrafiche che letterarie, mentre mancano sicure documentazioni iconografiche. [...] Plinio (Nat. hist., xxxvi, 23) riferisce che. a Roma negli Horti Serviliani erano, opere di Prassitele, Flora, Trittolemo e Cerere. È molto probabile che quella che Plinio chiama F. sia stata in realtà una Persefone, ma sia che si tratti di una ...
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Scultore (Milano 1839 - Precotto, Milano, 1892). Influenzato da V. Vela, eseguì con virtuosa abilità soggetti di genere (Mosca cieca, Vanerella, ecc.) e monumenti (Napoleone III, Manzoni, G. Verdi a Milano; [...] N. Tommaseo a Venezia, ecc.), d'ispirazione moderatamente realistica. Scultore fu anche il figlio Prassitele (Milano 1880 - ivi 1921), allievo di E. Butti (La madre, Gall. d'arte moderna di Milano; Fanciulla pregante, Cimitero monumentale di Milano). ...
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Archeologo italiano (Melilli 1869 - Roma 1950); ispettore al Museo di Napoli, quindi agli scavi del Foro e Palatino e poi al Museo nazionale romano; prof. all'univ. di Torino, poi di Napoli e di Roma; [...] socio nazionale dei Lincei (1923). Scrisse una monografia su Prassitele (1932); nel campo della pittura, oltre a un volume su quella ellenistico-romana (1930) e al saggio sul fregio della villa dei Misteri, diresse un Corpus delle pitture scoperte in ...
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PAREGOROS (Παρήγορος)
P. Moreno
Personaggio femminile del seguito di Afrodite; era insieme a Peitho (v.) una personificazione della forza di persuasione dell'amore: il nome significa forse "colei che [...] di Afrodite Praxìs a Megara insieme a Peitho, Eros, Himeros e Pothos; la statua di P., come quella di Peitho, era opera di Prassitele (Paus., i, 43, 6). L'iconografia di P. deve essere nata alla fine del V sec. a. C., in Attica, quando il thìasos ...
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EUBIOS (Εὔβιος, var Εὔβοιος)
G. Fogolari
Scultore di Tebe. Eseguì, assieme al suo compatriota Xenokritos, la nuova statua di culto di Eracle Pròmachos per l'Herakleion tebano (Paus., ix, ii, 4). Il collocamento [...] di questa statua va posto probabilmente in relazione con l'opera di Prassitele nel tempio. Il Lippold data l'attività di E. al 370-330 a. C.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftq., 1578; C. Robert, in Pauly-Wissowa, VI, 1909, c. 851, s. v., n. 7; W. Amelung, ...
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prassitelico
prassitèlico agg. (pl. m. -ci). – Relativo a Prassìtele, celebre scultore ateniese del sec. 4° a. C.; che è caratteristico della sua arte, o ne ricorda lo stile, la morbidezza: con un’ombra di p. dolcezza sul viso appena segnato,...
prassiteleo
prassitelèo agg., letter. – Di Prassìtele (lo stesso che prassitèlico): non esiste ricamo che non sia ricamato su qualche canovaccio, e non esiste statua prassitelea se non nel marmo (C. E. Gadda).