Storia e diritto
Attività di cattura o di uccisione di animali selvatici, mediante l’uso di strumenti tecnici idonei e in particolare di armi.
La c. si vale di mezzi e strumenti offensivi: le prime armi [...] che è trascurata negli altri paesi. La c. grossa è praticamente inesistente se si eccettua quella al cinghiale e ai camosci sulle Un peculiare sistema penale è previsto per la violazione di norme venatorie: l’arresto per la c. nei parchi nazionali e ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di graffiti o incisioni che rimandano all’attività venatoria e ad alcuni aspetti rituali e magici a in alcune annate, il grano. Il commercio è potenziato grazie alla nuova pratica dei porti franchi: il primo è quello di Livorno, al quale nel corso ...
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Preistoria
Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
di Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
Preistoria
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi di indagine. 3. Paleolitico inferiore. 4. Paleolitico medio. 5. Paleolitico [...] i cereali venissero seminati, ciò che costituirebbe una vera pratica agricola, ma è certo che i natufiani raccoglievano il dell'Asia centrorientale. Quivi il passaggio dall'attività venatoria a quella agricolo-pastorale non soltanto avvenne in tempi ...
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Vicino Oriente antico. Storiografia
Mario Liverani
Alfonso Archi
Giovanni Garbini
Storiografia
Mesopotamia: caratteri generali
di Mario Liverani
Storiografia e celebrazione regia
Nella Mesopotamia [...] la menzogna e le forze del male, la valentia personale (venatoria e bellica, da cavaliere e da arciere).
Altri elementi esseri che vi s'incontrano hanno costumi strani: usano pratiche cannibalesche e bisogna offrire loro della carne per stabilire se ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] la pubblicazione del De progressu et lampade venatoria logicorum, sorta di compendio della Topica aristotelica trattati tutti che tendono a dimostrare la possibilità dell'utilizzazione pratica delle forze naturali occulte. Il 10 aprile intervenne a ...
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GIAN GALEAZZO MARIA Sforza, duca di Milano
Francesca M. Vaglienti
Primogenito di Galeazzo Maria, duca di Milano, e di Bona, figlia del duca Ludovico di Savoia e cognata di Luigi XI di Francia, G. nacque [...] avrebbe assistito alle riunioni del Consiglio segreto per un'ora (pratica di cui si perde testimonianza a seguito dell'ascesa dello zio duca si verificò poi nel corso di una vacanza venatoria che ottenne dallo zio di poter trascorrere nel Parmense, ...
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De arte venandi cum avibus
Anna Laura Trombetti Budriesi
Il trattato De arte venandi cum avibus, relativo alla caccia praticata con l'ausilio di uccelli rapaci, compilato da Federico II nel corso di [...] politica al vertice dell'Impero, l'ars venandi cum avibus fridericiana poco ha in comune con le tradizionali pratichevenatorie, alle quali sovrani e aristocrazie, in Oriente come in Occidente, dedicavano e avrebbero dedicato per molti secoli ancora ...
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battere
bàttere v. tr. e intr. [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. – 1. tr. In genere, colpire ripetutamente con le mani o con altro arnese: a. In senso proprio: b. qualcuno, picchiarlo, bastonarlo; Batte col remo qualunque s’adagia...
credenza1
credènza1 s. f. [lat. mediev. credentia, der. di credĕre «affidare, fidarsi, ritener vero»]. – 1. Propr., il credere, l’atto del credere, e quindi: a. Opinione, convinzione: è c. generale; è mia ferma c.; anche in senso più concr.:...