Figlio (n. 1395 - m. 1444) di Francesco signore di Mantova e di Margherita Malatesta. Successe nel 1407 al padre, sotto la tutela prima di Carlo Malatesta, poi del conte Albertino da Prato. Uscito di tutela [...] nel 1413 e liberatosi di Albertino (marzo 1414), si alleò con Venezia e combatté contro Braccio da Montone (1416), poi (1426) contro Filippo Maria Visconti: poté avere così ampliamenti territoriali della ...
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ARDINGHELLI, Gualtieri
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Nacque a San Gimignano, nella seconda metà del secolo XIII, da Primerano, di potente famiglia locale e uno dei caporioni del partito guelfo. Nel 1307 fu podestà a Prato e nel [...] 1312 ricoprì la stessa carica prima ad Imola, poi a Perugia; fu nel 1322 capitano a Ferrara e di nuovo ad Imola. Venendo meno alla linea politica seguita dalla famiglia nel corso della seconda metà del ...
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AMBROGIO da Firenze
Elena Fasano Guarini
Il suo nome completo fu forse, a quanto sembra risultare da una memoria inedita citata in nota alla Storia di Milano (p. 332) scritta da G. A. Prato e da un [...] , e Nicolò Fiorenza, che appare sulla lista di coloro che furono relegati fuori Milano nel 1522.
Fonti e Bibl.: G. A. Prato, Storia di Milano scritta... in continuazione ed emenda del Corio, dall'anno 1499al 1514,in Arch. stor. ital.III, (1842), pp ...
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ALIGHIERI, Bellincione
Arnaldo D'Addario
Figlio di Alighiero di Cacciaguida, con molta probabilità è il figlio di quella donna di casa Berti dei Ravignani che, secondo Pietro di Dante, aveva sposato [...] Belluzzo (ricordato anche in docc. del 1270 e 1277), Gherardo (anch'egli "campsor",nel 1270 e nel 1277) e Donato (in Prato nel 1270).
Fonti e Bibl.: I documenti sono editi nel Codice diplomatico dantesco,a cura di R. Piattoli, Firenze 1950, nn. 3 ...
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ALIGHIERI, Alighiero
Arnaldo D'Addario
Figlio di Bellincione di Alighiero, in documenti del marzo-aprile 1246 appare, con il padre ed i fratelli, partecipe di operazioni finanziarie, come garante o [...] concedente prestiti in Prato. Ancora in questa città, e poi a Montemurlo (16 marzo 1247 e 20 ott. 1257), egli esercitava una tale attività, che pare gli procurasse anche fama di usuraio. A questa supposizione sembrerebbero apportare argomenti le ...
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Famiglia comitale toscana, le cui prime tracce risalgono al sec. 10º: si divide in parecchi rami che prendono nome dai varî feudi (per es. di Vernio, di Capraia, di Mangona). Nel sec. 12º il ramo più potente [...] era quello di Prato, impadronitosi dei beni dei conti Cadolingi, per il matrimonio di Tancredi, detto Nontigiova, con la vedova di Ugo dei Cadolingi (m. 1131). Goffredo, fratello di Tancredi, era, nello stesso tempo, vescovo di Firenze. I conti A. ...
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Letterato e uomo politico fiorentino (Firenze 1363 - Bologna 1415), priore nel 1384, console della Zecca nel 1389. Ricco e liberale, accolse (1389) nella sua villa del Paradiso geniali adunanze di letterati, [...] descritte nel romanzo Il paradiso degli Alberti di Giovanni Gherardi da Prato. A tali adunanze partecipavano l'organista cieco Francesco Landini, il matematico Biagio Pelacani, il tomista Pievano dell'Antella, oltre a Coluccio Salutati. Esiliato da ...
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DOLCINO
Giovanni Miccoli
Sconosciuta è la data della sua nascita, che va collocata presumibilmente nella seconda metà del '200. Variamente indicato ne è il luogo, anche se si può ritenere con una buona [...] fondatezza che fosse nel Novarese: Trontano, Prato Sesia, o Novara stessa.
La precisazione: "Dolcino di Novara", che si trova in alcuni processi bolognesi dei primi anni del '300, è precedente infatti alla sua resistenza armata in quelle zone, e non ...
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CORSI, Carlo
Rossella Motta
Nacque a Firenze di nobile famiglia il 21 ott. 1826 da Giuliano, segretario particolare del granduca Leopoldo, e da Anna Bellini delle Stelle, e rimasto orfano dei genitori [...] in tenera età, studiò nel collegio Cicognini di Prato. Iscritto alla facoltà di legge a Siena, contro le intenzioni dei parenti che lo volevano diplomatico lasciò l'università per intraprendere la carriera militare, arruolandosi il 4 ott. 1844 ...
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Famiglia originaria di Quona (presso Pontassieve), stabilitasi (seconda metà del sec. 13º) con un Lapo di Rinuccino a Firenze, dove raggiunse presto posizione preminente, giungendo (1363) al priorato con [...] Francesco (1316-1381), benemerito verso il comune per forti somme prestate per l'acquisto di Prato nel 1350 e per la guerra di Pisa nel 1363. I R. si distinsero in molti campi della vita pubblica: nell'ambito culturale e letterario diedero ...
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prato
s. m. [lat. pratum] (pl. -i, ant. le prata, le pràtora). – 1. a. In scienza della vegetazione, ogni fitocenosi costituita da specie erbacee (sinon. di prateria). In Italia sono prati naturali quelli che si sviluppano dove gli alberi...
prativo
agg. [der. di prato]. – Di terreno tenuto a prato: pianura, valle p.; terreni p. e seminativi. Meno com., di pianta che cresce nei prati: erbe, fiori prativi.