BARTOLOMEO da Pratovecchio
Zelina Zafarana
Nacque probabilmente verso la metà del sec. XV da ser Felice, a Pratovecchio. Compiuti gli studi forse a Firenze, dal 1470 al 1473 lesse retorica, poesia e [...] lettere greche nello Studio di Bologna.
È Lorenzo de' Medici, che nel 1472 aveva riorganizzato lo "Studio di Pisa, l'anno seguente lo chiamò, insieme con Lorenzo Lippi da Colle, alla cattedra di poetica ...
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Pittore toscano attivo a metà del 15º sec., vicino ad A. del Castagno, D. Veneziano e Pollaiolo; autore di un trittico per la chiesa di P. (dove resta l'Assunta; gli scomparti laterali con Santi sono a Londra, National Gallery), intorno al quale vengono riunite varie opere: I tre arcangeli (Berlino, Gemäldegalerie); Madonna con Bambino (Cambridge, Mass., Fogg art museum); Madonna con Bambino (New York, ...
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Pittore (Pratovecchio 1592 - Firenze 1664). Formatosi su M. Rosselli e L. Cigoli, risentì, per i contrastati effetti di luce, di R. Manetti e Guercino. Le sue opere si trovano in chiese e musei della Toscana. ...
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Naturalista e matematico (Pratovecchio 1736 - Firenze 1808), abate camaldolese, prof. (1781-95) di geometria nell'univ. di Siena. Per primo introdusse il metodo paleontologico per la cronologia dei terreni [...] e dimostrò la natura extratellurica delle meteoriti. Si dedicò particolarmente allo studio dei Foraminiferi, dei quali tentò una classificazione stabilendo confronti con forme viventi. Compì anche studî ...
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Pittore (Firenze 1297 - Pratovecchio 1349 o 1358). Nel 1339, fu, con Bernardo Daddi e altri pittori fiorentini, tra i fondatori della corporazione di S. Luca. Intorno alla sua Madonna di Mercato o della [...] Tromba (Firenze), attribuitagli dalle fonti, la critica recente ha raggruppato numerose altre opere, che rivelano influssi senesi, del maestro di S. Cecilia e, più tardi, di B. Daddi ...
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Erudito (Pratovecchio 1777 - Firenze 1856); dal 1802 bibliotecario della Laurenziana, di cui lasciò un buon catalogo di manoscritti greci a complemento di quello di A. M. Bandini; operoso accademico della [...] Crusca; insegnante di greco nello studio fiorentino; editore di testi greci e volgari. Per l'edizione di Esopo (1809), fu nominato membro dell'Accademia di Berlino. Fondò e diresse dal 1807 la Collezione ...
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Umanista (Pratovecchio prima del 1328 - Ferrara dopo il 1411); insegnò, fra il 1345 e il 1382, grammatica e retorica a Ravenna e a Venezia; si stabilì quindi a Ferrara, dove fu precettore e dal 1398 referendario [...] di Niccolò III d'Este. Ebbe allievi Giovanni di Conversino e Giovanni Malpaghini, e fu amico del Boccaccio (che gli dedicò il Bucolicum carmen), del Petrarca (che gli dedicò il De sui ipsius et multorum ...
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Pittore (Pratovecchio, Casentino, 1397 - Firenze 1475). P. U. fu della generazione di Masaccio e di Brunelleschi; il rigore prospettico e la potenza plastica delle loro opere impressionarono il suo spirito, [...] sopra il substrato sostanziale dell'educazione gotica. Fra gli artisti della prima generazione del Quattrocento fiorentino, si interessò soprattutto ai problemi della prospettiva come metodo di rappresentazione. ...
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MACCIONI, Migliorotto
Fabrizio Vannini
Nacque nel 1732 a Pratovecchio, nel Casentino, da Pietro Maria, avvocato, laureato in utroque iure a Pisa; il nome della madre è ignoto. Restò sempre molto legato [...] ), 1, p. 27; E. Micheli, Storia dell'Università di Pisa dal 1737 al 1859, Pisa 1877, pp. 43 s.; C. Chisci, Pratovecchio in Casentino, Arezzo 1899, p. 35; M.A. Morelli, Note biografiche su Filippo Buonarroti, in Critica storica, IV (1965), pp. 555-557 ...
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