Architetto russo (n. 1883 - m. 1945). Esponente dell'avanguardia russa, dal 1918 partecipò alla pianificazione urbanistica di Mosca svolgendo nel contempo una intensa attività didattica. Membro della SASS [...] delle soluzioni razionaliste per poi volgersi, dopo il 1935, al recupero di un linguaggio classico e accademico. Tra le sue opere: centro commerciale a Mosca (1926); palazzo dell'Educazione a Leningrado (1928); la sede della Pravda a Mosca (1934). ...
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Drammaturgo inglese (n. Bexhill, Sussex, 1947). Fondatore della compagnia sperimentale Portable Theatre (1968) e del Joint stock theatre group (1975), è autore di testi scarni e politicamente impegnati, [...] di una società più giusta.
Opere
Slag (1970); Brassneck (1973, con H. Brenton); Knuckle (1974); Plenty (1978); Pravda (1985, ancora in collab. con Brenton); The secret rapture (1988); Racing demon (1990); Murmuring judges (1991); The absence ...
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Rivoluzionario russo (Mosca 1793 - Pietroburgo 1826), uno degli artefici dell'insurrezione dei decabristi. Combatté contro Napoleone (1812-14), rientrando in patria dall'Occidente con idee chiaramente [...] poi fusasi con Obščestvo soedinënnych slavjan ("Gli Slavi riuniti"). Consegnò il suo programma politico e sociale in Russkaja pravda ("La legge russa", 1824), dove delineò quella che avrebbe dovuto essere l'organizzazione dello stato russo dopo la ...
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Figlio (978-1054) del granduca Vladimiro; nel 1016 vinse il fratello maggiore Svjatopolk, entrando a Kiev. Cacciato da Boleslao di Polonia e dal fratello, lo sconfisse e lo uccise (1018), affrontando quindi [...] Bisanzio; di particolare rilievo fu la sua opera di riorganizzazione dello stato con l'elaborazione del primo codice (Russkaja Pravda "La giustizia russa"), l'apertura di scuole, la costruzione di chiese e monasteri. Sua figlia Anna sposò Enrico I ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] . V. cominciò a sperimentare queste idee nella Kinopravda, ossia un giornale che realizzava nel cinema l'analogo del quotidiano "Pravda", ma in cui pravda indica anche la 'verità' delle cose, così come il cinema la può far apparire e mettere in forma ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e politico russo G. E. Apfelbaum (n. Elizavetgrad, od. Kirovograd, 1883 - m. 1936). Entrò in contatto con Lenin fin dal 1903 ed ebbe parte importante nell'organizzazione del [...] imposta da Stalin al partito, fu arrestato, con l'accusa di alto tradimento e, processato nel primo dei cosiddetti grandi processi di Mosca, venne fucilato. Z. fu direttore e collaboratore dei principali organi di stampa comunisti, fra cui la Pravda. ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1930 - Rolle, Svizzera, 2022). Tra i massimi esponenti del movimento francese nouvelle vague, si è sempre contraddistinto per la sua produzione attenta alle forme [...] militante, sperimentando nuovi modi di produzione e insieme di elaborazione estetica e ideologica: La chinoise (1967); British sound (1969); Pravda (1969); Lotte in Italia (1970); Tout va bien (Crepa padrone, tutto va bene, 1972). Liricità e ironia ...
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Architetto e urbanista (Nižnij Novgorod 1880 - Mosca 1933); assieme ai fratelli Viktor (Jurievec, Ivanovo, 1882 - Mosca 1950) e Aleksandr (Jurievec 1883 - Mosca 1959) tra i più significativi esponenti [...] degli ambienti in una unità d'impianto. Seguirono progetti di grande interesse nella svariata tipologia (uffici della Leningradskaja Pravda, 1924; grandi magazzini Arkos a Mosca, 1924; biblioteca Lenin a Mosca, 1928) e di realizzazioni di altissimo ...
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Drammaturgo inglese (n. Portsmouth 1942). Tra i più interessanti e politicamente impegnati drammaturghi di sinistra dell'ultima generazione, dal 1969 al 1972 ha lavorato come scrittore e attore con The [...] un'analogia tra gli inglesi in Ulster e i Romani nelle battaglie militari con i Celti; The genius (1983); Pravda (in collab. con Hare, 1985), una grottesca commedia sul mondo giornalistico; Iranian nights (1989), Moscow gold (1990), Ugly rumours ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo di stato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] una certa notorietà negli ambienti rivoluzionarî. Tornato a Pietrogrado nel marzo 1917, assunse con Kamenev la direzione della Pravda, aderendo in aprile alle tesi rivoluzionarie di Lenin. Membro del Politbjuro dall'ott. 1917, dopo la rivoluzione fu ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...