. Famiglia comitale romana. La sua storia appartiene, per quel che è più importante e più nota, agli ultimi secoli del Medioevo; e si connette alla storia della Tuscia romana e di Roma.
Di stirpe probabilmente [...] , a cominciare dalla seconda metà del sec. XIII, che vide, con varia fortuna e senza esito decisivo, le fiere lotte fra Pietro IV prefetto di Vico e quel Pandolfo II d'A., che fu poi podestà benemerito di Viterbo (1274-75). Nel sec. XIV, gli A. non ...
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Costantino e la crisi donatista
Michel-Yves Perrin
Nella sua Vita di Costantino (I 45), in una sezione dedicata all’operato dell’imperatore in qualità di koinos episkopos intenzionato a placare le dispute [...] a un incontro tra Costantino da un lato e dall’altro il proconsole d’Africa Anullino e il vicario dei prefetti del pretorio, Patrizio, il quale aveva sotto la sua autorità i governatori delle altre province africane. A questo punto converrebbe ...
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ALDROVANDINI, Pompeo
Rezio Buscaroli
Pittore, nato a Bologna nel 1677. Figlio di Mauro, da cui fu avviato all'arte, fu allievo e aiuto anche del cugino Tommaso. Fu alla scuola di Ercole Graziani, condiscepolo [...] e Petronio) eseguite col Gambarini e con Stefano Orlandi, l'ornamento dell'altare maggiore nella chiesa di S. Nicolò de' Prefetti e affreschi nel palazzo pontificio a S. Giovanni in Laterano. Fece inoltre " il disegno e il bellissimo arco trionfale ...
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TUSCANIA
P. Rossi
(lat. Tuscana; dal sec. 14° fino al 1911 Toscanella)
Cittadina del Lazio settentrionale, in prov. di Viterbo, situata su uno sperone tufaceo sopra il fiume Marta.
T. fu un importante [...] T. in libero Comune (sec. 13°), dilaniato però da lotte interne tra le diverse fazioni e conteso tra la Chiesa e i prefetti di Vico. Il declino della città, che era ormai avviato da lungo tempo, portò quindi Bonifacio VIII (1294-1303) a cambiarle il ...
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Uomo politico, nato a Bologna il 27 settembre 1878. Laureatosi in lettere nell'università di Bologna, entrò nel giornalismo, e prima nel Resto del Carlino, poi nel Giornale d'Italia scrisse, sotto lo pseudonimo [...] del governatorato di Roma e dell'alto commissariato di Napoli; l'ampliamento e il rinvigorimento delle attribuzioni dei prefetti; la repressione della mafia siciliana; la regolamentazione della stampa periodica; la nuova legge di pubblica sicurezza ...
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Nato a Rimini nel 1769, morto ivi nel 1836. Di agiata famiglia, parteggiò fin dal primo momento per la rivoluzione. Membro dell'Amministrazione centrale dell'Emilia e, sotto la Cisalpina, commissario del [...] di salute e privo d'autorità e di energia, non seppe ordinare il suo ministero, né godere la fiducia dei prefetti e dei subalterni. Destituito dal viceré Eugenio, lasciò l'amministrazione in una situazione di vera anarchia, per entrare nel Consiglio ...
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FILIPPESCHI, Bartolomeo
Lucio Riccetti
Nato in Orvieto, probabilmente tra il 1160 e il 1180, figlio di Filippo, è il primo personaggio storicamente certo della sua famiglia e, almeno da un punto di [...] maggiori casate orvietane - i Monaldeschi ed i Filippeschi - l'appropriazione dei beni delle famiglie comitali presenti in Orvieto (prefetti di Vico e conti Bovacciani), grazie ai matrimoni contratti tra le figlie dei conti e i capostipiti delle due ...
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TETTAMANZI, Dionigi
Raffaella Perin
– Nacque a Renate in Brianza il 14 marzo 1934 da Egidio, operaio, e da Giuditta Ciceri, casalinga.
Al termine della scuola elementare, nel 1945, il parroco del paese, [...] laici. Nel 1960 rientrò nel seminario di Seveso dove insegnò lettere ai giovani seminaristi e discipline teologiche ai chierici prefetti. Nel 1966 venne trasferito nel seminario maggiore di Venegono dove per vent’anni tenne la cattedra di teologia ...
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Comune del Lazio settentrionale (406,23 km2 con 65.911 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 326 m s.l.m., su un piano ondulato dove vengono a contatto i prodotti vulcanici dei Monti [...] periodo di maggior floridezza della città, cui seguì una graduale decadenza. Nel 14° sec. V. fu disputata fra i Gatti e i Prefetti di Vico. Verso la metà del secolo Giovanni di Vico estese la sua signoria a quasi tutta la Tuscia romana, ma nel 1354 ...
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Il governo di Roma e la Nuova Roma
John Curran
«Serdica è la mia Roma»1
Nonostante lo scetticismo degli storici moderni, non vi è in realtà alcun motivo di dubitare che Costantino avesse una sincera [...] ivi, p. 218.
101 Cod. Theod. VI 4,7 (nel 354). Cod. Theod. VI 4,4 (nel 354) mostra Costanzo II che esorta il prefetto del pretorio in Italia a obbligare i senatori morosi a recarsi a Roma per allestire i giochi. Si veda A.H.M. Jones, The Later Roman ...
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prefetto
prefètto s. m. [dal lat. praefectus, propr. «preposto, messo a capo» (der. di praeficĕre, comp. di prae «avanti» e facĕre «fare»)]. – 1. Nell’antica Roma, funzionario o ufficiale investito di funzioni giurisdizionali per delega di...
prefettura
s. f. [dal lat. praefectura, der. di praefectus «prefetto»]. – 1. Nell’antica Roma, la carica di prefetto; anche, il territorio governato da un prefetto e gli uffici da lui dipendenti (dalla fine del sec. 4° a. C. erano dette prefetture...