Figlio (m. 1337 circa) di Pietro IV, succeduto al fratello Pietro V nella prefettura (1304 circa), fu, al contrario del fratello, ostile al papato, e sostenne Enrico VII. S'impadronì (1313) di Orvieto, assumendone per breve tempo il governo; fu cacciato dai guelfi sopravvenuti da Perugia. Favorì in seguito per breve tempo Ludovico il Bavaro, ma poi lo abbandonò ...
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Figlio (m. dopo il 1223) di Giovanni I, continuò la politica del padre ostile al papa; ma alla morte di Enrico VI stimò conveniente cedere e venne investito della prefettura da Innocenzo III (1198). Ma con la venuta di Ottone IV si schierò, insieme con i figli, dalla sua parte e fu anch'egli travolto nella sconfitta dell'imperatore ...
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Successore (sec. 12º) di Giacomo nella prefettura, in un primo tempo favorì Adriano IV contro l'imperatore (in quel tempo ebbe forse in custodia Arnaldo da Brescia). Ma poi passò dalla parte del Barbarossa e sostenne l'antipapa Vittore IV contro Alessandro III; per la sua fedeltà all'impero ottenne favori anche per il figlio Giovanni ...
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Successore (m. 1262) di Giovanni II, dopo aver parteggiato per Federico II si schierò con il pontefice Gregorio IX, per cui l'imperatore gli tolse con le armi (1246) Vico e Bieda. Morto Federico II, recuperò le sue terre, ottenendo anche Civitavecchia col patto che, alla morte, sarebbe stata restituita alla S. Sede ...
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Figlio (m. Soriano 1435) di Giovanni IV. Unitosi ai Colonna contro Eugenio IV, si arrese quando costoro ottennero di riconciliarsi. Ma poi, assalito dall'esercito papale a Vetralla (1431), fu fatto prigioniero dal card. Vitelleschi e decapitato. Con lui ebbe fine la potenza della famiglia ...
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I prefetti e la città nei primi decenni postunitari
Nico Randeraad*
Introduzione
Il 26 marzo 1888 il consiglio comunale di Venezia decise all’unanimità di intitolare una calle sul retro della chiesa [...] prima apertura al 1869, Milano 1869.
36. A.S.V., Gabinetto di Prefettura (1866-1871), b. 5, 3, 4/1, lettera del prefetto, 22 agosto 1867.
37. Cf. le varie lettere di Paleocapa a Torelli pubblicate in Giuseppe Di Prima, L’opera politica e tecnica di ...
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Nobile romano (m. 1430). Prefetto di Roma, signore di Viterbo (1391-95) e di Civitavecchia (1387-1430), continuò l'indirizzo politico dei suoi predecessori, sforzandosi di assicurarsi il più possibile [...] l'indipendenza da Roma, appoggiandosi a Ladislao d'Angiò ...
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Nobile romano (m. 1430); continuò l'indirizzo politico degli altri prefetti, cercando di assicurarsi il più possibile l'indipendenza da Roma, lottando contro i papi e appoggiandosi a Ladislao d'Angiò; [...] fu signore di Viterbo (1391-95) e Civitavecchia (1387-1430) ...
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Nell’Impero romano (fino a Settimio Severo), titolo riservato al prefetto del pretorio, successivamente ai prefetti dei vigili. Da Urbano VIII il titolo fu attribuito ai cardinali, agli arcivescovi di [...] Colonia, Magonza e Treviri, come elettori ecclesiastici dell’impero germanico, e al gran maestro dell’ordine di Malta ...
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Montefeltro, Guidantonio da
Luigi Michelini Tocci
Figlio (1378-1443) di Antonio e di Agnesina dei Prefetti di Vico, fratello di Battista, divenne signore di Urbino nel 1405 succedendo al padre, e seppe [...] col mestiere delle armi tradizionale nella sua famiglia, e con abilità politica continuare e consolidare quella che era stata la principale opera paterna, la fondazione dello stato di Urbino. Dal padre ...
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prefetto
prefètto s. m. [dal lat. praefectus, propr. «preposto, messo a capo» (der. di praeficĕre, comp. di prae «avanti» e facĕre «fare»)]. – 1. Nell’antica Roma, funzionario o ufficiale investito di funzioni giurisdizionali per delega di...
prefettura
s. f. [dal lat. praefectura, der. di praefectus «prefetto»]. – 1. Nell’antica Roma, la carica di prefetto; anche, il territorio governato da un prefetto e gli uffici da lui dipendenti (dalla fine del sec. 4° a. C. erano dette prefetture...