Concili e sinodi
Davide Dainese
Scrivere la storia dei concili in epoca precostantiniana e costantiniana significa ripercorrere un segmento della storia delle società umane, del loro vivere assembleare. [...] , quella di appello resta teoricamente riservata all’imperatore, ma esercitata in realtà, per delegazione permanente (vice sacra) dai prefettidelpretorio e dai sostituti». Si veda in quest’opera il contributo di V. Aiello, Costantino e i vescovi di ...
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Costantino nel Codice Teodosiano
La raccolta delle leggi per un nuovo Codice
Rita Lizzi Testa
Nella vastissima bibliografia internazionale su Costantino, per quanto paradossale ciò possa sembrare, non [...] attribuì a Costantino per contrastare il tentativo di Leonzio, prefetto urbano di Costantinopoli nel 434-435, di ristabilire i Probo, che avrebbe cumulato quell’ufficio con la prefettura delpretorio tra il 368 e il 370, secondo quanto suggerito ...
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SIMMACO, santo
Teresa Sardella
S. nacque in Sardegna e il padre si chiamava Fortunato. Il Liber pontificalis non dice nulla di più della sua famiglia e delle sue origini. Da lui stesso si sa che la [...] -73 che, però, non conosce l'edizione critica di Th. Mommsen del 1894) contano fino a sette concili, protrattisi fino al 504. Il (ibid., ep. 1, 20), il "vir clarissimus" prefetto al pretorio della Gallia, Pietro Marcellino Felice Liberio (ibid., ep. 9 ...
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MILZIADE, santo
Angelo Di Berardino
M. (variante Melchiade): le fonti latine usano normalmente Miltiades (Catalogo Liberiano del 336, Depositio episcoporum, il Liber pontificalis [con varianti], Ottato [...] risultava che egli aveva delegato i diaconi Stratone e Cassiano, con lettere di Massenzio e delprefetto al pretorio, per recarsi da Rufio Volusiano, prefetto di Roma, al fine di recuperare i beni che erano stati sequestrati, e quindi non bruciati ...
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DECIO, Cecina Mavorzio Basilio
Filippo Burgarella
Nato certamente a Roma prima della caduta dell'Impero romano d'Occidente (476), D. fu membro di una delle più antiche e potenti casate dell'aristocrazia [...] (j. Sundwall, A. Chastagnol). Verosimilmente in giovane età e prima del consolato (a. 486), D. fu prefetto della città di Roma e poi, forse nello stesso anno del consolato, prefetto al pretorio d'Italia. Nel 486 fu console ordmario, non pubblicato in ...
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Augusto, Gaio Giulio Cesare Ottaviano
(C. Iulius Caesar Octavianus; imp. Caesar Augustus) Primo imperatore romano (Roma 63 a.C.-Nola 14 d.C.). Nacque da Gaio Ottavio e Azia, ma Cesare lo adottò nel 45 [...] e agli ordini di un funzionario apposito, il prefetto al pretorio. Una volta avviato il processo di trasformazione dello Stato Cleopatra ad Azio
30 a.C
Presa di Alessandria e conquista del potere assoluto su Oriente e Occidente
27 a.C
Assume il ...
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municipio
Nella Roma repubblicana (dalla metà del 4° sec. a.C.) m. era la città assoggettata a Roma e sottoposta a oneri (munus capere). Con l’assoggettamento il m. perdeva la propria sovranità, senza [...] dell’impero la cittadinanza romana con la Costituzione di Caracalla del 212, le città peregrine si avvicinarono alle italiche in il defensor plebis o civitatis, nominato prima dal prefettopretorio poi eletto dalla città, con giurisdizione civile e ...
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prefetto
prefètto s. m. [dal lat. praefectus, propr. «preposto, messo a capo» (der. di praeficĕre, comp. di prae «avanti» e facĕre «fare»)]. – 1. Nell’antica Roma, funzionario o ufficiale investito di funzioni giurisdizionali per delega di...
praeceptum
〈prečèptum〉 s. neutro lat., usato in ital. al masch. (pl. praecepta). – Precetto, insegnamento, ordine; compare in formule giur., per es. nell’espressione praecepta iuris «precetti di legge» (v. precetto). Nel tardo Impero romano...