L’insieme dei modi di comportamento religioso, regolati da norme o tradizioni collettive, che si esplicano in occasione di un caso di morte.
Sin da remote epoche preistoriche si hanno tracce di riti funebri: [...] , spesso per più giorni, alla famiglia colpita dal lutto; la lamentazione funebre fatta dai parenti o da piagnone prezzolate (prefiche); i tempi di lutto riguardante gli abiti, con varianti in rapporto al vincolo di parentela con il defunto; gli usi ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] pagano, antecedente al 5° sec. d.C., sono rimaste poche antiche canzoni epiche o di circostanza, dovute a cantastorie, a prefiche, e specialmente ai cantori di Gołthn (in Vaspurakan), intonate al suono dei cimbali. Dal sec. 5° si assiste al rapido ...
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FARA, Giovanni Francesco
Antonello Mattone
Nacque a Sassari il 4 nov. 1543, in una delle più antiche e facoltose famiglie del patriziato cittadino, da Stefano, notaio. Nel novembre 1561 intraprese gli [...] nelle taverne, come l'abitudine di cantare, danzare e dormire nelle chiese nel corso delle feste, come i pianti delle prefiche durante i funerali.
Nella relazione ad limina inviata a papa Gregorio XIV il 28 ag. 1591 il F. esponeva un ambizioso ...
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prefica
prèfica s. f. [dal lat. praefĭca, der. di praeficĕre (v. prefetto), propr. «donna preposta (alle ancelle che si lamentano)»]. – Nell’antica Roma, donna pagata per far parte di cortei funebri e intonare canti di elogio del defunto,...
nenia
nènia s. f. [dal lat. nenia o naenia]. – 1. Nell’antica Roma, canto funebre intonato dalle prefiche dietro il feretro secondo schemi fissi e al suono del flauto; sopravvive anche oggi in vario modo come tradizione popolare in certe regioni...