ossiacidi
Andrea Ciccioli
Composti chimici inorganici contenenti almeno un atomo di ossigeno e un atomo di idrogeno dotato di proprietà acide (cioè con tendenza a essere ceduto come protone H+). Secondo [...] ancora l’uso dei nomi tradizionali per gli acidi più comuni) ne propone un’altra basata sull’uso del prefisso osso- preceduto da un altro prefisso che indica il numero di atomi di ossigeno, mentre la desinenza è sempre -ico; così, l’acido solforico ...
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NOMENCLATURA CHIMICA (XXIV, p. 896)
Giovanni Battista Marini-Bettolo
La n. chimica, adottata fin dallo scorso secolo, è stata profondamente modificata in questi ultimi anni per ottenere una più rigida [...] solfato di sodio che si abbrevia in solfato di sodio.
Le proporzioni stechiometriche dei vari costituenti possono essere indicate con prefissi greci (mono-, di-, tri-, ecc.) fino a dodici, quindi con numeri arabi. Nel caso si debba indicare il numero ...
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Chimica
Fenomeno per il quale due o più composti chimici aventi proprietà diverse hanno la stessa formula grezza ma diversa formula di struttura, oppure hanno la medesima formula di struttura ma diversa [...] destrogiro (un tempo designato con d-) e quello levogiro (un tempo designato con l-); la configurazione assoluta è invece indicata dai prefissi R e S. Quasi sempre in natura si trova solo una delle due possibili forme enantiomere: così è diffuso il D ...
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sale
sale [Lat. sal salis, dal gr. háls halós] [CHF] (a) Composto di un metallo con un radicale acido ottenuto per neutralizzazione di un acido con una base, cioè derivante da un acido per sostituzione [...] indicando la valenza tra parentesi (in numeri romani) dopo il nome del metallo, o indicando nel nome del s., con un prefisso, il numero di atomi presenti, o, nel caso di metalli che abbiano solo due valenze, ricorrendo ai suffissi -oso e -ico ...
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(v. carboidrati, VIII, p. 945; App. I, p. 358; II, I, p. 503)
Col termine carboidrati ci si riferisce attualmente a una vasta famiglia di composti organici naturali di massa molecolare variabile entro [...] :
a) i monosaccaridi sono identificati da sigle di tre lettere come esemplificato in tab. 1, e sono geometricamente definiti dai prefissi enantiomerici (D e L) e anomerici (alfa e beta);
b) le dimensioni degli anelli sono specificate con le lettere p ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] : per es., l è s. di lunghezza, t di tempo; m di metro. Per i s. delle varie grandezze e unità, nonché dei prefissi moltiplicativi usati per i multipli e sottomultipli delle unità stesse ➔ unità.
Filosofia
Il s. ha a lungo coinciso con il segno ed è ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] ancora che non sia affatto stigmatico, e si dice astigmatico (da quest’ultimo termine deriva, con strano gioco di prefissi, la corrente qualifica di anastigmatico attribuita a un s. stigmatico). La mancanza di stigmatismo non è l’unica aberrazione ...
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prefissare1
prefissare1 v. tr. [comp. di pre- e fissare]. – Fissare, determinare in precedenza: p. la data della partenza; in partic., nella tecnica, stabilire i valori che determinate grandezze devono assumere: p. le dimensioni; com. l’uso...
prefissare2
prefissare2 v. tr. [der. di prefisso]. – Fornire di prefisso una parola: p. un verbo, un aggettivo, un sostantivo, per dare luogo a nuove unità lessicali. ◆ Part. pass. prefissato, anche come agg., di parola fornita di prefisso;...