prefissoprefisso [agg. e s.m. Der. dal part. pass. praefixus del lat. praefigere "prefiggere, mettere prima"] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, la sequenza iniziale dei quantificatori di una formula [...] simb.) che, anteposto al nome (al simb.) di un'unità di misura, ne modifica il valore, in genere (p. del Sistema Metrico Decimale, SMD, e del Sistema Internazionale, SI) per potenze intere positive o negative di 10: deci- (d)=10-1, mega (M)=106, ecc ...
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Biologia
In biologia molecolare, u. trascrizionale, la distanza fra i siti di inizio e di terminazione riconosciuti dalla RNA polimerasi (➔ trascrizione); può includere più di un gene. In genetica, u. [...] genere il nome che risulta dalla giustapposizione di un prefisso al nome dell’u. (tab. 1). Va è l’elemento indifferente rispetto alla moltiplicazione, cioè se a è un qualunque numero reale, si ha (1∙a=a∙1=a): ne segue perciò che ogni numero intero è ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] foglio ecc.), un sinsegno (o token; il prefisso «sin» sta per semel; si tratta di «una cosa o un evento fattualmente e un legisegno (o type; «una legge che è s.»; si tratta del modello astratto, le cui repliche o occorrenze individuali sono i ...
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Linguistica
Processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente. Si distinguono comunemente una d. primaria, quando da una radice o base si formano [...] lat. virtus da vir), mediante prefisso (per es., lat. exigĕre da agĕre), con prefisso e suffisso insieme (per es., parecchie luci situate a diverse quote e disposte o su una torre che si eleva nel lago e dalla cui base ha origine una galleria di ...
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. Introduzione. - L'a. o. è stata già introdotta nella voce topologia, (App. III, 11, p. 960) in quanto è proprio in questa materia che essa trova le sue motivazioni d'origine. Infatti, in topologia, "teorie [...] questa App.), sussiste non solo nella categoria duale A* di A, ma anche in A (si usa, quando non troppo sgradevole, dare a P* il nome di P col prefisso co, per es. nucleo S-107??? conucleo), e così ogni proposizione ne fornisce un'altra, generalmente ...
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Geometria differenziale
Simon M. Salamon
SOMMARIO: 1. Introduzione: le origini. 2. Proprietà delle superfici. 3. Studio della curvatura gaussiana. 4. Dimensioni superiori. 5. Varietà e topologia. [...] punto Q di M appartenga a una regione U tale che π-1 (U) si possa identificare con il prodotto U × F; in altri termini, lo spazio totale devono essere di dimensione pari e il prefisso ‛quasi' si toglie se esistono coordinate compatibili con ω e ...
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Algebra
Irving Kaplansky
sommario: 1. Introduzione. 2. Gruppi in generale. 3. Gruppi semplici finiti. 4. Gruppi infiniti. 5. Gruppi liberi. 6. Gruppi abeliani infiniti. 7. Anelli in generale. 8. Corpi. [...] aa-1 = a-1 a = e (la legge associativa assicura anche l'unicità di a-1).
Si può di fatto esigere un po' meno, in quanto bastano una unità a destra (ae = a) ' (ottenuto sopprimendo in ‛omomorfismo' il prefisso ‛omo') e questo suggerimento è stato ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] tre dimensioni. Ora, fra due numeri 'cubici', per esempio 8 (2³) e 27 (3³), si trovano due termini medi, 12 (2²×3) e 18 (2×3²), ciò che può esprimersi così intesa come mantenimento di un rapporto (indicato dal prefisso sym-) tra le misure (métra) che ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Le tradizioni sulle coniche...
Roshdi Rashed
Philippe Abgrall
Le tradizioni sulle coniche e l'inizio delle ricerche sulle proiezioni
A [...] se egli non utilizza la terminologia delle proiezioni che presto entrerà nell'uso ‒ e se infine si pensa allo scopo che si era prefisso, ci si accorge facilmente che non si è più sul terreno di Apollonio, anche se è dalle Coniche che prende il via la ...
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Computazione, teoria della
Fabrizio Luccio
La necessità del calcolo, pur riconosciuta dall'uomo in tutte le epoche storiche, ha condotto solo in tempi relativamente recenti a una sistemazione teorica [...] di S corrisponde alla memoria di una proprietà del prefisso di α che termina sull'ultimo carattere letto. Poichè stringhe L(M)={α tale che ∂(s′,α)∈F}. Un linguaggio (o insieme) L si dice regolare se esiste un automa finito M tale che L=L(M). Per l ...
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prefisso
s. m. [dal lat. praefixus, part. pass. sost. di praefigĕre «prefiggere»]. – 1. In linguistica, morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile,...
prefissare1
prefissare1 v. tr. [comp. di pre- e fissare]. – Fissare, determinare in precedenza: p. la data della partenza; in partic., nella tecnica, stabilire i valori che determinate grandezze devono assumere: p. le dimensioni; com. l’uso...