culto
Adriano Favole
Gli atti con cui l'uomo venera divinità e forze sovrannaturali
Preghiere, cerimonie, riti e pellegrinaggi sono presenti in gran parte delle società umane. A partire da credenze [...] e della notte può essere segnato dalla preghiera (la preghiera del mattino e della sera); il trascorrere ricorda nel mondo islamico il sacrificio di Isacco. La Pasqua ebraica celebra la liberazione dalla schiavitù dell'Egitto e il passaggio del ...
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astrattismo
Stella Bottai
Immagini oltre il mondo visibile
Nel 1910 l'artista russo Vasilij V. Kandinskij realizza un acquerello composto di segni e macchie che non assomigliano a niente di riconoscibile. [...] né esseri umani né animali? Certo. Se visitiamo una moschea (il luogo di preghiera della religione musulmana) o una sinagoga (il tempio della religione ebraica), possiamo osservare che le decorazioni non raffigurano mai uomini e animali. Si tratta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Marcella Raiola
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento, la storia degli ebrei è caratterizzata dall’espulsione della comunità [...] non sia incaricato di redimere il mondo, ma che la redenzione sia compito dell’intero popolo ebraico, in comunione mistica con Dio attraverso la preghiera, la pratica religiosa e le opere di devozione. Un pensiero particolarmente consolatorio per un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo spazio sacro dell'ebraismo
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Analogamente a quanto avviene per gli edifici di culto [...] posta a est, spesso in un’abside, in modo che la preghiera dei fedeli sia rivolta a Gerusalemme, mentre di fronte è il ’origine della domus ecclesiae ebraica
Il termine sinagoga è una parola greca che traduce l’ebraico Beit Kenneset e ne conserva ...
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MEDINA
M. Bernardini
(arabo Madīna)
Città dell'Arabia Saudita, situata nella regione dello Ḥijāz. M., il cui nome arabo significa 'città del Profeta' (Madīnat al-Nabī) o 'città per eccellenza' (Madīna), [...] conobbe prima dell'avvento di Maometto una forte presenza ebraica. Fu verso questa città che nel 622 Maometto compì miḥrāb, probabilmente a nicchia, per indicare la direzione della preghiera, in precedenza segnalata da una lancia (῾anaza) infissa nel ...
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Religione del popolo ebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione [...] 613 fra regole positive (di obbligo) e negative (di divieto) che la tradizione ebraica ha ricavato e formulato dalla legge biblica. Il culto ebraico è essenzialmente preghiera. Il giorno festivo è il sabato, consacrato alla memoria e al rispetto del ...
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Voce ebraica di acclamazione e di preghiera (ebr. hōshī ῾āh-nnā «salva!»), diretta dalla folla verso Gesù in occasione della sua entrata trionfale a Gerusalemme (Matteo 21, 9, 15 e paralleli). La voce [...] è quindi entrata nella liturgia cristiana, oltreché nel Sanctus della messa e nella domenica delle Palme; nella liturgia ebraica è ripetuta nella festa dei Tabernacoli. ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] tedesco, polacco, ungherese, rumeno, ai quali si uniscono antiche formule di canto e preghieraebraiche, una base tonale che mescola modi antichi ebraici, modi medievali europei, modi arabi, acquistando un sapore del tutto nuovo. In particolare ...
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qaddīsh Preghiera di esaltazione divina, usata nella liturgia ebraica per la chiusura di riunioni di preghiera e di studio, e nella commemorazione dei defunti. Ne esistono una versione breve e altre più [...] lunghe per diverse circostanze. Alcuni brani sono molto simili al Padre nostro ...
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Shemīnī ‛Aṣeret Festa autunnale ebraica. Di istituzione biblica (Numeri 29, 35), è immediatamente successiva al settimo e ultimo giorno della festa di Sukkōt, da cui il nome di ‘ottavo giorno’. Con la [...] preghiera di S. inizia il ciclo liturgico annuale di richiesta della pioggia. ...
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sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...
selihah
sĕlīḥāh 〈seliiḥàah〉 s. f., ebr. (propr. «perdono»). – Preghiera penitenziale ebraica che, secondo il Talmūd (v. talmudico), Dio stesso avrebbe insegnato a Mosè quando, sul Sinai, gli manifestò la sua misericordia (Esodo 34, 6-7): il...